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Andreucci: "Attenzione ai muretti del Salento"

Il pilota della Peugeot parla delle insidie della prossima tappa del tricolore

La 207 Super 2000 di Peugeot Italia e la coppia Paolo Andreucci–Anna Andreussi, dopo il secondo posto al Rally d’Italia-Sardegna, prova italiana dell’IRC Intercontinental Rally Challenge, si presentano al 44° Rally del Salento con un avversario in più: oltre i piloti impegnati nel Campionato Italiano Rally dovranno guardarsi anche dagli insidiosi muretti a secco delle strade pugliesi. Il Tricolore 2010 entra nel vivo e ritorna ad una gara d’asfalto, l’equipaggio del Leone pronto a bissare la vittoria della gara d’esordio al Mille Miglia di Brescia. Paolo Andreucci sembra apprezzare molto questa gara: "Un rally su strade che conosco bene e che ho vinto due volte. E’ la gara perfetta per chi vuole vedere un rally unico nel suo genere. Infatti, le prove speciali scorrono lungo la costa da Otranto e scendono oltre Santa Maria di Leuca. E’ una gara spettacolare che consente al pubblico di vedere anche più curve e, grazie ai tanti accessi, gli spettatori possono andare facilmente a vedere il rally in tanti punti diversi tra loro". L'insidia principale è creata dai muretti: "Tutta la gara si svolge su stradine asfaltate molto strette, delimitate da muretti a secco, che durante la gara sono lo spauracchio dei piloti. È necessario guidare con precisione certosina perché un fuori traiettoria significa urtare il muretto e, con molta probabilità, il ritiro. In questa gara è molto facile forare sia per la presenza di pietre sull’asfalto che scendono dai muretti a secco sia per le tante staccate al limite dove è facile arrivare lunghi. Qui ogni secondo di margine è una dura conquista ed ogni minimo errore un potenziale pesante handicap". Il campione italiano in carica analizza anche il percorso: "Si comincia con la prova spettacolo al Kartodromo La Conca, meno di cinque chilometri ma la cornice di pubblico e l’entusiasmo degli spettatori sono tali che noi piloti li sentiamo anche dentro la vettura. Le prove speciali che possono fare la differenza? Difficile dirlo, la Palombara, da percorrere due volte, soprattutto per la sua lunghezza, 23 Km, sarà come sempre selettiva e la S.Cesarea, una prova difficile da interpretare considerati i tanti cambiamenti di ritmo”.

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