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CIR: Crugnola, inferno e ritorno: "Il bicchiere è mezzo pieno"

Un grande botto al sabato ha rischiato di mettere KO il varesino nel primo round del CIR, ma gli uomini della F.P.F. Sport hanno aggiustato la sua Citroen consentendogli di vincere Gara 2.

Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5

Foto di: ACI Sport

All'inferno e ritorno: si può descrivere così il Rally di Roma Capitale di Andrea Crugnola, che lo vedeva debuttare nel CIR e nel FIA ERC con la sua nuova Citroën.

Le cose non si sono però messe bene fin da subito per il varesino e Pietro Elia Ometto, perché già dopo 2,3 km della PS1 "Pico-Greci" (che per altro lo stesso portacolori de Le Double Chevron aveva segnalato come una delle più insidiose dell'evento) è arrivato un errore che è risultato fatale per il resto della giornata.

"Prima di tutto chiedo scusa al team e ai miei sponsor perché ho commesso un errore in una curva veloce – ammette Crugnola – Era una cinque stretta e ho perso la traiettoria, col posteriore sono andato sullo sporco e ho sbandato colpendo prima il guardrail e poi la montagna”.

“Eravamo in una sezione velocissima e non ho avuto tempo di capire che stavo sbagliando, sono andato a sbattere per colpa mia e mi dispiace, è un peccato. Abbiamo gettato al vento la prima gara del campionato italiano, rischiando di non essere neanche al via di Gara 2. Se non fosse stato per il gran lavoro dei nostri meccanici non saremmo partiti".

In effetti la C3 R5 è uscita piuttosto malconcia dal doppio botto e dal capottamento, con due ruote divelte e parecchie ammaccature; gli uomini della F.P.F. Sport hanno compiuto il miracolo lavorando alacremente al parco assistenza di Fiuggi per tutto sabato, in modo da rimandare Crugnola in azione domenica per quella che era considerata la seconda gara CIR del 2020.

Qui il lombardo ha dato prova del suo grandissimo talento partendo inizialmente prudente, per poi incrementare il ritmo, completando rimonta e sorpasso nei confronti di Giandomenico Basso, che è il suo rivale principale tricolore, ma anche segnando temponi nella classifica dell'ERC.

"Riassumento, non è stato certamente il weekend che mi ero immaginato alla vigilia. Cerco comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno. Domenica ho cercato di azzerare tutti i pensieri negativi accumulato nella Tappa 1, cercando di ripartire concentrato perché era importante non commettere errori e portare a casa più punti possibili. Sono stato prudente nelle prime due speciali di oggi, poi ho capito che ne avevo e ho cominciato ad attaccare senza prendere grossi rischi".

"I tempi sono cominciati a venire e, seppur sia stata una vittoria sul filo dei secondi, credo di aver fatto un’ottima Gara 2 e di aver meritato il risultato. Con un campionato così corto e concentrato avrei dovuto evitare di far segnare uno scarto subito all’inizio, però queste sono i rally e l’importante è avere feeling con la vettura e con gli pneumatici Pirelli".

Ora Crugnola e Ometto sanno che dovranno continuare così per il resto della stagione, consapevoli di avere fra le mani la vettura per ambire al titolo e soprattutto le capacità personali per agguantarlo.

"I tempi di Gara 2 mi dicono che stiamo andando nella giusta direzione, ora dobbiamo lavorare sodo ed evitare altri cali di tensione, il nostro jolly nel Tricolore ce lo siamo già giocati ieri. Pensiamo subito al Ciocco e a migliorarci”.

Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
Andrea Crugnola, Pietro Elia Ometto, F.P.F. Sport, Citroen C3 R5
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