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Andreussi, il ritorno: "Avessi rifiutato non mi sarei perdonata"

Anna racconta a Motorsport.com com'è nato il suo ritorno alle corse con Peugeot e accanto al suo Andreucci. Nel 2020 correrà nel CIR 2 Ruote Motrici con la nuova 208 Rally4.

Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5, Peugeot Sport Italia

Marco Passaniti

Nel 2019 non l'abbiamo vista accanto a Paolo Andreucci nell'abitacolo di una Peugeot da competizione e, a dire il vero, ha fatto effetto a tutti. Anna Andreussi si è dedicata a un nuovo progetto, un negozio Sparco aperto nella sua Udine. Certo, è sempre qualcosa che ha un forte legame con le corse, ma non è più essere al centro, nel cuore di ciò che sono le competizioni. Ma, a un anno di distanza, ecco l'inatteso ritorno.

Come in uno dei più celebri capitoli di Batman, in cui la città ha necessità del ritorno del proprio supereroe nel momento del bisogno, Peugeot ha lanciato il segnale e Anna ha risposto presente. Nel 2020 si riforma infatti la pluri-titolata coppia formata da Paolo Andreucci e Anna Andreussi per far fronte a una nuova, grande sfida.

I due, più volte campioni italiani rally, correranno al volante della Peugeot 208 Rally4 ufficiale appena sfornata dagli stabilimenti di PSA Motorsport di Satory. Certo, non lotteranno per la vittoria assoluta del titolo CIR 2020, ma il compito che avranno sarà comunque molto importante, una sfida diversa dal solito, che ricalca quanto fatto nel 2013 con la 208 R2. Un ritorno, quello della Andreussi, che ha fascino. E che ha certamente sorpreso tutti, Anna compresa.

"Nemmeno io mi sarei aspettata di tornare", ha dichiarato Anna ai microfoni di Motorsport.com. "La mia decisione presa lo scorso anno era quella di smettere, poi Peugeot con Carlo (Leoni), Giulio (D'Alberton) e i ragazzi hanno spinto perché tornassi. Poi c'era questa macchina da portare in Italia, aveva bisogno d'essere provata. Hanno pensato a noi. Il fatto d'essere stata fuori un anno mi ha fatto capire quanto sia stato importante il rapporto con Peugeot".

Hai avuto tentennamenti quando ti hanno proposto di tornare o è stata una proposta... automatica?
"Quando me lo hanno proposto, per me è stato grande motivo d'orgoglio e non potevo dire di no, perché non me lo sarei mai perdonata, e ci ritorno consapevole di voler fare bene e anche meglio di quanto ho fatto in questi anni a prescindere da quello che sia poi l'obiettivo raggiungibile".

A proposito, questa volta niente assalto al titolo assoluto CIR. Rimpianti?
"Ho imparato da Paolo che la passione che ci mette nel fare le cose, nel pilotare una vettura, è sempre riferita a quello che può fare con quella vettura. Non importa che si vinca un campionato del mondo, uno italiano, Coppa Italia o Rally Sprint".

"La cosa importante è portare al limite la vettura che si sta guidando e quindi vincere la propria categoria. Raggiungere il proprio obiettivo. Devi fare il meglio che puoi con la vettura che hai a disposizione. Questa è l'essenza del rallismo, dell'automobilismo. Per avere soddisfazioni non ci serve chissà quale palcoscenico o chissà che vettura".

Qual è il filo che lega il tuo ritorno alle corse a Peugeot?
"Alla fine le mie decisioni sono andate di pari passo con quelle di Peugeot. Mi spiego meglio: la 208 T16 R5 ha smesso, e così abbiamo fatto io e Paolo. Ora c'è la nuova 208 R4, che rappresenta la nuova vettura che correrà nel campionato dedicato alle vetture 2 ruote motrici, che ha un nuovo motore turbo, non è più aspirato, ma la categoria è la ex R2. E' una macchina propedeutica, è per i giovani, per i trofei, per tutto quello che riguarda il correre a un costo ridotto. Lo abbiamo fatto nel 2013 e non avrei potuto dire di no questa volta. Non avrei potuto vedere Paolo senza di me sulla 208 Rally4".

Hai già provato la 208 Rally4? Quali sono state le tue impressioni?
"Ho già provato la macchina in alcuni test di sviluppo, però solo su terra. Paolo ne ha fatti 3, io invece ho partecipato a 2 di questi, perché il terzo c'era Rudy Briani (navigatore di Paolo nel CIRT 2019, ndr) per permettere a lui di fare esperienza su un lavoro di test. Mi ha stupito molto la coppia, come ha detto anche Paolo".

"Credo sia più un problema di gestione, più che andarla a cercare. E' un problema in positivo. Credo che sarà una macchina che avrà successo, perché i costi sono paralleli a quelli della R2 precedente, con prestazioni e guidabilità alte. Il nuovo motore dà una bella mano al divertimento, che è una cosa molto importante. Credo che sarà una macchina che supererà la aspettative".

Anna Andreussi, Paolo Andreucci, Peugeot 208 Rally4

Anna Andreussi, Paolo Andreucci, Peugeot 208 Rally4

Photo by: Marco Passaniti

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