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CIR 2019: la Giunta Sportiva ACI conferma Basso campione

La Giunta Sportiva ACI non ha trovato prove con cui poter discutere la classifica del Tuscan Rewind, che è stata così confermata. Basso è campione 2019 CIR.

Lorenzo Granai, Giandomenico Basso, Loran SRL

Foto di: FIA European Rally Championship

Il polverone alzato in seguito a quanto accaduto al Tuscan Rewind 2019, ultima tappa del Campionato Italiano Rally, si è rivelato nient'altro che una nuvola di fumo spazzata via da una folata di vento.

La Giunta Sportiva ACI, riunitasi a Roma nella giornata di ieri per valutare prove ed elementi riguardo le forature giudicate anomale da alcuni team, in particolar modo da Citroen Italia e Orange 1 M-Sport, ha vanutato di non avere elementi né prove che possano ribaltare il verdetto del CIR 2019 arrivato proprio al termine del Tuscan Rewind.

Sebbene l'inchiesta sia ancora in corso, la Giunta Sportiva ACI ha infatti confermato la classifica di gara dell'ultimo appuntamento del CIR, proclamando così in maniera definitiva campioni italiano rally Giandomenico Basso e Lorenzo Granai.

"Allo stato dell’inchiesta, ancora in corso, non abbiamo elementi né tantomeno ci sono state fornite prove che possano consentire alla Giunta Sportiva di prendere decisioni conseguenti se non confermare la classifica di gara". Così recita il comunicato emesso dalla Giunta Sportiva ACI.

La Direzione Centrale per lo Sport in ACI, in accordo con la Presidenza ACI, aveva deciso di interessare la Procura SPortiva per l'apertura di un'inchiesta in seguito ai fatti accaduti alla decima edizione del Tuscan Rewind (le forature giudicate anomale che hanno colpito Rossetti e Campedelli).

Proprio Campedelli era stato convocato a roma venerdì 29 novembre per presentare le prove legate alle forature patite nella gara senese che ha chiuso il CIR 2019 alla commissione Csai formata dal segretario Marco Ferrari, dal presidente di ACI Sport Marco Rogano e dal responsabile della sicurezza Luciano Tedeschini. 

Già a fine novembre, stando alle informazioni raccolte da Motorsport.com, non erano emerse prove schiaccianti di colpevolezza, ma una serie di indizi portati al vaglio della Procura Sportiva. La presenza di chiodi nelle speciali incriminate sarebbe stata accertata, ma non è stata rilevata alcuna evidenza per attribuire la responsabilità a qualcuno in particolare.

In questo modo, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai sono stati confermati campioni CIR 2019, rispettivamente campione Piloti e campione navigatori, con la classifica della decima edizione del Tuscan Rewind che è stata omologata dopo la decisione della Giunta Sportiva ACI.

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