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Un giorno di test con Peugeot e Andreucci in Garfagnana

Il team Italia del Leone Rampante ha premiato tre piloti meritevoli con un test in Garfagnana con le 208 R5 e R2

Nella giornata di ieri Omnicorse ha presenziato al test indetto dal team Italia della Peugeot Sport a Orzaglia, in Toscana, volto a premiare alcuni piloti meritevoli stando a quanto mostrato negli ultimi mesi nelle rispettive categorie. Protagonista della giornata, oltre ai tre premiati e al team Peugeot Italia, il sette volte campione italiano Paolo Andreucci, che ha fatto da tutor a giornalisti e piloti nell'introdurre prestazioni e comportamento delle vetture utilizzate per la prova: la 208 T16 R5 e R2.

"UCCI" CI DA' IL BENVENUTO Vibbiana, Toscana, ore 12:40. La strada che porta a Orzaglia è chiusa al traffico per qualche minuto e noi dobbiamo arrivare alla prima periferia del paese per raggiungere la hospitality della Peugeot Sport Italia per raccontare della giornata che passeremo assieme al loro, ai vincitori del test che andrà in scena nel pomeriggio e a Paolo Andreucci. Ci fermiamo al posto di blocco, dove un commissario ci intima di fermarci. Non facciamo in tempo a scendere dalla nostra vettura ed ecco il potente 1.6 turbo della Peugeot 208 T16 R5 rombare e tagliare in due il silenzio della valle della Garfagnana, seguito da autentiche fucilate, che scandiscono ogni cambiata. Quasi a ritmo di metronomo. Al volante, nemmeno a dirlo, "Ucci" che testa per la prima volta in mattinata la sua arma, con cui dà la caccia al titolo 2014. Paolo arriva a fionda verso di noi, il timore sale, ma con un preciso tre e sessanta a circa una decina di metri dalla nostra macchina gira la sua 208 e torna a risalire la vallata. Non c'è che dire, la R5 non ha nulla a che spartire con le 208 di serie, se non alcune forme della carrozzeria. Il resto è anima e corpo racing, nello stile più puro Peugeot. 

HOSPITALITY IN PURO STILE RALLY Dopo il primo, breve show di Andreucci riavviamo la nostra vettura e raggiungiamo la sede d'alloggio dei bilici Peugeot, uno spiazzo a poche centinaia di metri da Orzaglia. Tre sono le vetture sotto i tendoni principali preparate per il test che vedrà alternarsi al volante Andreucci e i tre piloti vincitori del test con le 208: Gabriele Cogni, Paolo Iraldi e Gianluigi Cogo. Sono due 208 R2 (di cui una inutilizzabile perché vittima di una rottura al motore nel test del giorno precedente) e la splendida T16 R5. Hospitality aperta, pronta ad accogliere stampa e ospiti con buon cibo e bevande e attorno treni di gomme pronte per essere montate e pneumatici consumati. L'aria che si respira è competizione pura, con odori di benzina, olio e freni mischiati alla brezza delle colline toscane.

TEST SU UNA SPECIALE DEL RALLY DEL CIOCCO Al termine del pranzo, consumato nella hospitality del team italiano ha inizio il test vero e proprio, con Andreucci a spiegare le caratteristiche del breve tratto che sarà utilizzato per la prova e Terenzio Testoni di Pirelli a illustrare le caratteristiche delle coperture italiane che verranno utilizzate nell'arco del pomeriggio. Un chilometro e settecento metri insidioso, tra alberi, muretti, case e asfalto non in perfette condizioni e utilizzato come parte di una delle prove speciali del celebre Rally del Ciocco (competizione "di casa" di Paolo Andreucci, nativo di Castelnuovo di Garfagnana). Le 208 R2 e R5 sono state prima messe a disposizione della stampa per una dimostrazione con il sette volte campione italiano, poi a servizio di Cogni, Iraldi e Cogo, che hanno così potuto saggiare le potenzialità delle due vetture del Leone Rampante.

208 R5: ABITACOLO ESSENZIALE, PROPULSORE 1.6 TURBO A prima vista, la 208 T16 R5 di Andreucci assomiglia - escludendo la livrea e gli sponsor - ai modelli di serie, ma è sotto la pelle che la R5 svela un'anima racing con pochi eguali. L'abitacolo, rivestito e protetto dai tralicci del roll-bar, è essenziale. I fronzoli sono pochi, anzi nulli. Trovano sede solo i due sedili, le inevitabili cinture di sicurezza, volante, pedaliera, cambio e pochi comandi elettronici: il piccolo display della consolle centrale segna la marcia inserita e una fila di luci a led indica al pilota il momento migliore per una cambiata efficace. Sotto il cofano, però, ecco il vero cuore pulsante della 208: il propulsore 1.6 turbo, vera e propria novità per il 2014, quattro cilindri in linea che sprigiona 280 cavalli a 6000 giri minuto.

COGNI, IRALDI E COGO RAPITI DALL'ASSETTO DELLE R5 E R2 I vincitori del test con le due versioni della 208, Gabriele Cogni, Paolo Iraldi e Gianluigi Cogo, hanno potuto saggiare le prestazioni della freccia francese nella seconda parte del pomeriggio, dopo una veloce ricognizione del tracciato per poter spingere sin dal primo passaggio con le 208 da competizione. Al termine della sessione di prove dedicata ai tre rallysti italiani, Cogni, Iraldi e Cogo hanno espresso il rispettivo parere sulle vetture e, guardacaso, il riscontro è stato unanime: le 208 presentano un assetto che rasenta la perfezione, coadiuvato da un impianto frenante di alto livello e un inserimento degno di nota. Menzione particolare anche per la trazione integrale, che ha convinto per risposta e prestazione. L'articolo con video e interviste del test potrete leggerlo su Omnicorse.it all'inizio della prossima settimana.

ANDREUCCI CI SALUTA "DI TRAVERSO" Al termine della giornata di test, Paolo Andreucci ha voluto espandere il tratto di strada da percorrere con la sua 208 T16 R5 per provare così alcuni aspetti della vettura per il prossimo appuntamento del campionato 2014. La nostra giornata con Peugeot Sport Italia è giunta così all'epilogo nel medesimo mondo con cui ha avuto inizio: con lo splendido rombo della 208 T16 R5 di "Ucci" a devastare la sobria quanto verde quiete dell'Appennino toscano, riecheggiando così l'inconfondibile sound del Rally del Ciocco, anche se solo per alcuni istanti.

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