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Andreucci: "E' il momento giusto per fare cose nuove, ma continuo a correre. Magari nel Mondiale..."

l'11 volte campione CIR racconta la scelta di diventare tutor per Peugeot Sport Italia e testimonial del Leone Rampante, ma svela anche di avere alcuni progetti e desideri per il programma gare 2019.

Paolo Andreucci, Peugeot Sport Italia

Paolo Andreucci, Peugeot Sport Italia

Peugeot Sport Italia

Il 2019 di Paolo Andreucci sarà molto differente dagli anni appena trascorsi in cui ha fatto incetta di titoli nel Campionato Italiano Rally. Alla presentazione ufficiale dei programmi sportivi di Peugeot Sport Italia il toscano ha svelato quali saranno i suoi nuovi incarichi per la Casa del Leone Rampante, ma ha tenuto a precisare che la sua voglia di correre non è affatto tramontata. Infatti l'11 volte campione italiano rally, oltre a fare il tutor per i giovani Ciuffi e Gonella e il testimonial per Peugeot, avrà un programma gare che però è ancora tutto da definire.

Al termine della presentazione, "Ucci" ha parlato dei suoi nuovi ruoli e della mai sopita voglia di correre, che sfocerà in un programma gare inedito per lui dopo tanti anni fatti da protagonista e vincitore del CIR.

Paolo, dopo un inverno di speculazioni è arrivata la conferma. Resti un "uomo Peugeot"...
"Mi fa piacere continuare con Peugeot, perché ormai sono 10 anni che siamo legati, così come con Pirelli. Per cui c'è questa collaborazione. Cercherò di portare la mia esperienza nel team per questi ragazzi giovani. Se c'è la possibilità di fare qualche gara, e ci sarà, la farò perché la voglia di correre c'è sempre. Però voglio provare questa nuova esperienza. Me lo sentivo, era il momento giusto, per cui abbiamo trovato tra noi la possibilità di continuare e sono ben felice di essere qua e mettere a disposizione dei programmi Peugeot la mia esperienza".

Che lavoro ti aspetta nei prossimi mesi?
"E' stato sicuramente difficile fare questa scelta. Ma rimango allenato per i test, per dare un esempio a questi giovani perché apprendere per imitazione è la cosa più facile e questa è una cosa che ho imparato anche dallo sci. E poi vedere di fare da testimonial di Peugeot e fare le cose che mi indicheranno. Devo dire che anche quando sono stato accanto a Stefano Accorsi sono riuscito a imparare qualcosa. E' stato difficile, ma...".

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Il tuo programma gare prevede anche la presenza di Anna al tuo fianco?
"Mi piacerebbe proseguire a correre con Anna, ma deciderà lei se vorrà ancora correre o no. Fate così, chiedete a lei. Lo scorso anno l'ambiente dei CIR è stato un po' troppo movimentato e non siamo usciti bene. Certo, siamo stati molto, molto felici alla fine di aver vinto il titolo, ma siamo usciti da un ambiente che non è che ci entusiasmasse...".

Le Peugeot 208 T16 R5 sono già state tutte vendute o il team ne ha ancora qualcuna per te?
"Non so se le Peugeot T16 R5 siano già state vendute tutte o se ce ne siano ancora di disponibili. Quel che è certo è che ci correrò ancora. Poi certo, dovrò anche vedere se sarò in grado di fare questo nuovo ruolo di tutor e se Peugeot e Pirelli saranno contenti di me. Poi a metà anno ci sarà da fare anche lo sviluppo della R2 nuova, la R2T".

Parlando del nuovo progetto di Citroen nel CIR, cosa pensi di questa scelta e del pilota che correrà con la C3 R5?
"Sono in veste Peugeot e quindi è difficile dare una risposta. Posso dire che il livello del CIR è ancora molto alto, per cui ci sono dei piloti come Rossetti, Basso, Scandola, Campedelli che rendono molto alto il livello del CIR. Lo abbiamo dimostrato quando siamo andati a fare gare europee o del Mondiale. Lo abbiamo dimostrato nei risultati di Basso e Rossetti nell'Europeo, nei tempi che ha fatto Scandola nel WRC. Sceglierne uno è difficile e non lo voglio fare. Sicuramente è una scelta giusta. E' una delle squadre da battere. Vedremo come sarà la lotta nel CIR, ma Citroen-Rossetti-Pirelli saranno certamente la squadra da battere".

Farai la tua gara di casa al Rally il Ciocco o non correrai proprio nel CIR?
"Sicuramente non sarò al via della gara di casa, il Rally il Ciocco e Valle del Serchio. Non abbiamo ancora definito le cose. Sarà argomento di questi giorni però dobbiamo ancora vedere. Non abbiamo ancora parlato, non credo che farò il Ciocco perché penso che l'obiettivo sarà fare delle belle gare su terra, magari anche la Sardegna, poi dipenderà certamente anche dal budget che avremo a nostra disposizione. Magari fare qualche esperienza nel Mondiale, perché no, è quella che gradirei maggiormente".

Quali gare del Mondiale ti piacerebbe fare? Considerando che Monte-Carlo lo hai già perso...
"Quello purtroppo sì. Sarebbe bello fare la Sardegna perché è una bella gara e poi è in Italia. Mi ha sempre affascinato il 1000 Laghi. il Rally del Galles GB è un'altra gara che farei volentieri. Ma si vedrà. A oggi va tutto seminato. Però chiaramente queste gare del WRC sono molto belle".

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