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Andreucci: "Il decimo titolo non è un'ossessione. Il regolamento però ci va stretto"

Paolo Andreucci ammette: "Ci tiene più Anna al titolo, io voglio vincere le gare", poi critica ancora il regolamento, che non premia la costanza. Infine afferma: "Fare un'altra gara WRC? Non è in programma ma ci spero!".

Paolo Andreucci e Anna Andreussi, Peugeot Sport Italia

Paolo Andreucci e Anna Andreussi, Peugeot Sport Italia

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La Peugeot 208 T16 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
Da sx a dx: Eugenio Franzetti, Anna Andreussi, Paolo Andreucci
Paolo Andreucci e Anna Andreussi svelano la Peugeot 208 T16
La Peugeot 208 T16 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
Paolo Andreucci e Anna Andreussi svelano la Peugeot 208 T16
Anna Andreussi con la Peugeot 208 T16
Da sx a dx: Giuseppe Testa, Paolo Andreucci e Eugenio Franzetti
Paolo Andreucci e Anna Andreussi svelano la Peugeot 208 T16
La Peugeot 208 T16 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
La Peugeot 208 T16 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
Celebrazione per i 9 titoli vinti nel 2015
Da sx a dx: Eugenio Franzetti,Giuseppe Testa, Daniele Mangiarotti, Anna Andreussi e Paolo Andreucci
Paolo Andreucci e Anna Andreussi svelano la Peugeot 208 T16
La Peugeot 208 R2 di Giuseppe Testa e Daniele Mangiarotti
Paolo Andreucci e Anna Andreussi svelano la Peugeot 208 T16
Paolo Andreucci e Anna Andreussi, Peugeot Sport Italia

La cerimonia di presentazione dei programmi sportivi 2016 di Peugeot Sport Italia è finita da pochi minuti con la caduta dei veli dalle 208 R2 e T16. La cena è quasi servita, ma noi abbiamo deciso di prendere Paolo Andreucci tutto per noi per qualche minuto e scambiare quattro chiacchiere sulla stagione passata, conclusa in maniera trionfale con il nono titolo italiano Rally della carriera, e il 2016, che potrebbe regalare al pilota di Castelnuovo di Garfagnana il decimo titolo, quello della doppia cifra. Ecco cosa ci ha raccontato Paolo nell'intervista che ha rilasciato a it.motorsport.com questa settimana.

"Arrivare al decimo titolo in questa stagione, o anche nella prossima diciamo che sì, mi stuzzica, ma la vedo come una cosa non importante quanto la si vede dall'esterno. Voglio solo andare bene e vincere le gare, mi dà soddisfazione riuscire ad essere competitivo. E' quello che provo ormai da tanti anni. Sfidare gli altri è bello, però è diventata anche una dimostrazione a me stesso riuscire a rimanere competitivo negli anni. Anche se sto andando avanti con l'età (sorride). Però è una scommessa e una soddisfazione ogni anno che riesco a raggiungere certi traguardi. Sono sempre andato bene. Poi ho soddisfazione a sfruttare sempre meglio la macchina, per vivere meglio anche le gare".

Ci sta dicendo che tiene più Anna a vincere il decimo...
"Credo proprio di sì! Ci tiene più Anna. Come ti dicevo l'importante è essere competitivi in ogni singola gara. Questo mi dà soddisfazione. Vincere il decimo titolo sarebbe fantastico, sia chiaro, ma non veo questa cosa come un'ossessione".

A fronte di quanto mi ha appena detto, mi può parlare delle ultime due are del 2015? Non sono andate bene e riparte dopo aver visto trionfare Scandola...
"Sì, mi è dispiaciuto, perché vincere è sempre bello. Lo scorso anno, dopo il Rally Alpi Orientali, è stata una bellissima soddisfazione. Le ultime due gare non sono andate bene perché comunque ci sono occorse cose strane, nel senso positivo del termine. Poi bisogna sempre fare i conti con gli avversari, che comunque sono molto forti. Erano molto determinati a vincere. Dovevano dimostrare che il loro valore reale non fosse quello espresso nella prima parte di stagione, infatti era un altro e nelle ultime due gare della stagione abbiamo potuto appurarlo".

Continuando a parlare di avversari, abbiamo visto che la Fabia R5 è competitiva. Però è arrivata sul panorama europeo la nuova Fiesta R5 EVO che sta vincendo ovunque abbia corso. E la userà Basso...
"Penso che i miei rivali saranno sempre Giandomenico e Umberto. Loro saranno sicuramente nella lotta per il titolo. Poi non dobbiamo dimenticare Alessandro Perico. Dobbiamo vedere che impatto avrà Michele Tassone. In Italia abbiamo una buona base di piloti. Sicuramente BRC e Basso lotteranno. Loro mettono sempre tanta grinta, hanno avuto aggevolazioni regolamentari lo scorso anno non da poco. Quest'anno con l'evoluzione proposta da M-Sport, con le agevolazioni regolamentari e migliorando anche con il sistema a gas secondo me saranno molto difficili da battere. La Skoda stessa sarà della partita. Sta dimostrando di essere una vettura nata bene e ha ottenuto risultati di rilievo ovunque. Sarà dura".

Per lottare con queste nuove vetture, dove vi siete concentrati per sviluppare la Peugeot 2018 T16?
"Abbiamo lavorato soprattutto sui radiatori, sul raffreddamento. Questo perquanto riguarda Peugeot Sport. Nel cambio dell'idroguida non c'è più una pompa meccanica ma è elettrica. Queste sono tutte migliorie che risutano aggiustamenti. Abbiamo lavorato anche sugli ammortizzatori e sulla trasmissione. Particolari in cui devi giocarti il jolly nell'omologazione e non si sa al momento quando verranno fuori".

Nel 2015 hai vinto il titolo con qualche gara d'anticipo. Punti a confermare la stessa cosa anche nel 2016 con il nuovo regolamento?
"Lo scorso anno ho dovuto spingere a fondo sempre, e penso si sia visto. Il ritmo era molto alto. Se consideri che è stato un campionato dove le uscite di strada sono state parecchie nei piani alti della classifica... E' stato molto tirato. Il cambio di regolamento ci va un po' stretto, perché essendo stati i più regolari va ad agevolare chi non lo è stato. Dunque è stato fatto apposta per questo... Per cui vuoi i pesi dati alla BRC, le evoluzioni della Skoda, vuoi queste gare divise in due vanno nella direzione dei miei avversari che verso di noi e la mia squadra".

C'è la possibilità di rivedervi in un appuntamento del WRC in questo 2016?
"Al momento no ma io spero proprio di sì, perché Peugeot Italia ha fatto tanto. Poi chiaramente sono momenti in cui si tende a risparmiare denaro ed è più che comprensibile. Però sarebbe bello riuscire a trovare qualche sponsor, qualche situazione che possa permetterci di farlo sarebbe fantastico. Io proprio ci spero".

Potendo rifarebbe una gara in WRC in Italia o all'estero?
"La rifarei in Italia perché credo che l'Italia meriti equipaggi italiani che facciano bene e possano veder valorizzato l'impegno nei rally. Non sto parlando di Andreucci-Anreussi, ma di Bertelli, Rendina, Crugnola, a quelli dell'ACI Team Italia, ecc... Insomma, gli italiani è giusto che ci siano, per cui spero di farlo in Italia. Anche se mi piacerebbe andare a correre all'estero ma è molto costoso, inoltre abbiamo sempre un calendario CIR che ci impegna molto, anche se non è poi così intenso come altre categorie, ma porta via molto tempo".

Per concludere, vediamo Bertelli in difficoltà nel WRC. Lei che ne pensa?
"Eh, sai non è facile. Lui andato subito a lottare con i migliori in una categoria dove gli altri hanno esperienza e lui deve farsela. Secondo me sta facendo dei tempi che non sono affatto male. Direi che in certe situazioni ha fatto bene. In Svezia si è fermato ma era decimo. Non dimentichiamoci mai che questa è una categoria molto difficile".

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