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Due Valli: Andreucci fa un salto nella storia col decimo titolo piloti!

Campedelli ha vinto Gara 2 con la Ford, ma non è bastato per bloccare Andreucci che con il quarto posto riporta al successo Peugeot Italia. "Ucci" è al suo decimo titolo piloti. La classifica assoluta è stata vinta da Rossetti al rientro nel CIR.

Paolo Andreucci, Anna Andreussi, Peugeot 208 T16, Peugeot Sport Italia

Foto di: Marco Passaniti

Non deve essere stato facile per Paolo Andreucci disinteressarsi di Gara 2 per concludere al quarto posto con la Peugeot 208 T16 R5 il 35esimo Rally Due Valli, ultima prova del CIR. Il toscano è un combattente e averlo visto gareggiare ad andatura ridotta rimarrà un unicum della sua carriera: ha pagato un minuto e dodici secondi a Simone Campedelli come se fosse un gentleman driver qualsiasi e non il nuovo campione italiano rally. Sì, stiamo parlando proprio dello sfidante per il titolo che è stato battuto per appena 4 punti nell'astruso regolamento che capivano solo gli addetti ai lavori. Perché chi non lo sapesse, la classifica assoluta del Due Valli se l'è aggiudicata Luca Rossetti con la Skoda Fabia della P.A. Racing.

Paolo Andreucci ha vinto sabato Gara 1 seguito come un'ombra da Luca Rossetti, invitato da Pirelli, a dare una mano a "Ucci". Con la convincente prestazione di ieri il garfagnino aveva già messo le mani sul titolo tricolore, mentre domenica si è sganciato dalla sfida al vertice per ritagliarsi un quarto posto che lo mettesse al riparo da qualsiasi sorpresa. E così si è attenuto al canovaccio, mentre il pordenonese andava alla carica non solo per vincere l'Assoluta al rientro nel CIR ma anche per costringere Campedelli a tirare al limite, spingendolo all'errore.

"Sono arrivato sulle tele nell'ultima prova speciale - spiega Rossetti - ma è andata alla grande: devo ringraziare Perico e Testoni per l'opportunità che mi hanno dato per centrare una grandissima vittoria. Sono contentissimo e gli dedico la vittoria". 

Simone Campedelli, dunque, si è trovato in una morsa asfissiante, ma il romagnolo è stato bravo a non commettere errori andando sempre all'attacco con coraggio: il pilota di Orange 1 Racing ha compromesso la sua corsa al titolo sabato con la foratura che lo ha fatto scivolare al quarto posto di Gara 1, mentre "Ucci" vinceva. Sapeva che domenica avrebbe dovuto sperare in una debacle di Andreucci, ma ciononostante ha dato il massimo con la Fiesta curata dalla BRC e più che vincere la manche non poteva fare, rivelando una maturità agonistica ormai raggiunta. A fine gara si è visto appioppare una penalità di 5 minuti per non aver timbrato a un controllo orario all'uscita dall'ultima speciale. Il risultato finale non conta: l'importante è che ci ha provato a sfidare Andreucci alla pari.

Un team privato contro una struttura supportata da un marchio ufficiale che ha fatto il pieno di titoli nel 2017: Peugeot Italia, infatti, ha centrato una grande cinquina che premia lo storico impegno del Leone nei
rally tricolori: Campionato Costruttori assoluto, Campionato Piloti assoluto, Campionato Junior, Campionato Costruttori Due Ruote Motrici, Campionato Piloti Due Ruote Motrici.

Paolo Andreucci si cuce la stella del decimo titolo sulla tuta ignifuga...
“Che dire… Sono stracontento!! E’ stata davvero dura e complicata ma ce l’abbiamo fatta! E' stato fatto un gran bel lavoro di squadra che ci ha supportato davvero tanto, grazie davvero a tutti. Un grosso grazie anche a Pirelli, per la qualità dei suoi pneumatici ma anche per il suo grande supporto ed assistenza in
ogni occasione, sono stati davvero il partner ideale. Questa vittoria è frutto di un lungo lavoro iniziato a fine della stagione scorsa, quando abbiamo deciso che volevamo riprenderci il titolo. E ce l’abbiamo fatta!!! Sono emozionato…”.

E' il momento della festa, delle emozioni, ma tutti sanno che questo decimo titolo chiude un ciclo importante. E, forse, irripetibile. L'anno prossimo per il Gruppo PSA arriverà nel tricolore la Citroen C3 R5, una macchina nuovissima che prenderà il posto della 208 T16 che è ormai quasi al limite dello sviluppo. "Ucci" ha già provato la "cugina", ma c'è da chiedersi se il garfagnino voglia farsi tentare dall'avvio di una nuova avventura (con le stesse persone che cambieranno solo casacca), oppure se la cifra tonda di titoli lo consiglierà a uscire di scena da vincente. Oggi crediamo che non lo sappia nemmeno "Ucci", ma non ci stupiremmo affatto se il toscano decvidesse di cambiare ruolo in una struttura che lo ha sempre trattato come in una famiglia...

 

 

 

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