CIAR | Rally Alba, PS4-6: Aldolfi rompe, Basso sale terzo
Andolfi rompe un semiasse ed è costretto a scivolare al sesto posto. Ne approfitta Basso, che sale virtualmente sul podio. Lefebvre continua ad aumentare il vantaggio su Crugnola.
Stéphane Lefebvre continua a essere inarrestabile. Il pilota francese ha centrato il miglior tempo anche in tutte le prove del secondo giro del Rally di Alba - Regione Piemonte, ovvero le PS4,5,6, aumentando ancora il suo margine nei confronti dei diretti rivali.
Il francese, al volante di una Citroen C3 Rally2, ha firmato il miglior tempo nella San Grato 2 di 14,74 chilometri, nella Roddino 1 di 13,31 chilometri e nella Igliano 2 di 14,21 chilometri, portando a 15"9 il suo vantaggio sul 2 volte campione italiano Andrea Crugnola.
Il varesino, anche lui al volante di una Citroen C3 Rally2, sembra ormai essersi accontentato della seconda piazza. Una scelta intelligente, considerando che mancano poche prove alla fine dell'evento e lo svantaggio nei confronti di Lefebvre è talmente ampio che sembra ormai impossibile da colmare se non con un errore del transalpino.
Cambia tutto invece nella rincorsa al terzo posto. Alla fine del primo giro era Fabio Andolfi ad occupare il gradino più basso della Top 3, ma il ligure ha rotto il semiasse nella PS6 e ora piò contare solo sulla trazione posteriore della sua Skoda Fabia.
Il problema meccanico avuto da Andolfi ha lasciato via libera a Gandomenico Basso e Lorenzo Granai, ora terzi anche loro su Skoda Fabia. Attenzione però, perché non è finita. Hayden Paddon ha miglirato sensibilmente le sue prestazioni e ora si trova quarto nella classifica generale, ma ad appena 7 decimi dal podio.
Damiano De Tommaso torna così il quinta posizione, ma è a 9"1 da Paddon che lo precede. Fabio Andolfi, almeno per ora, si trova sesto ma dovrà cercare di stringere i denti a causa del guasto alla trasmissione che lo costringe a correre con sole 2 ruote motrici.
Da segnalare la foratura alla gomma anteriore sinistra per Luca Bottarelli, l'uscita di strada di Jean Claude Vallino e quella di Giacomo Scattolon, costretto al ritiro per aver staccato una ruota.
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