Silk Way Rally: cancellata l'edizione 2020
La decima edizione del Silk Way Rally è stata annullata a poco più di un mese prima del via a causa della pandemia di Coronavirus.
Nonostante l'organizzatore fosse in fase avanzata di preparazione, si è concluso che quest'anno il rally non potrà essere disputato a causa delle "incertezze relative all'attraversamento delle frontiere, alle restrizioni del traffico aereo e ad altre diverse misure di quarantena ancora in vigore in Russia per i cittadini stranieri".
La decisione è stata ratificata da D.N. Tchernychenko, vice primo ministro della Federazione Russa, in seguito alle raccomandazioni del Ministero dello Sport e della Federazione Russa dell'Automobile.
Dalla sua prima edizione nel 2009, il Silk Way Rally è cresciuto fino a diventare un elemento importante nel calendario internazionale dei rally, e fa parte sia del Campionato del Mondo Cross-Country Rallies FIM che della Coppa del Mondo FIA per i Cross-Country Rallies.
Il Silk Way Rally 2020 si sarebbe dovuto disputare da Mosca a Kazan, con otto tappe dal 2 all'11 luglio, prima di essere annullato definitivamente stamani.
Il comitato organizzatore ha detto che inizierà a lavorare alla preparazione del rally dell'anno prossimo a partire dalla prossima settimana.
"Abbiamo fatto un lavoro notevole, ma questa decisione deve essere accettata e compresa. Abbiamo un approccio responsabile e oggi la salute è la priorità assoluta" ha detto Vladimir Chagin, direttore dell'organizzazione del Silk Way Rally ed ex vincitore della Dakar nella classe Camion.
"La situazione mondiale è ancora molto delicata e dobbiamo affrontare misure di quarantena nella maggior parte della Russia. Con queste incertezze, non siamo in grado di finire il lavoro di preparazione e poi organizzare l'evento".
"La prossima settimana approfitteremo di questa pausa forzata per iniziare, con l'entusiasmo di sempre, l'organizzazione della prossima edizione, che sarà entusiasmante ed emozionante come sempre".
Nasser Al-Attiyah ha vinto l'edizione dell'anno scorso al volante una Toyota Hilux, mentre tra le moto ad imporsi era stata la KTM di Sam Sunderland.
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