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Sainz: "Felice della prima vittoria della 2008 DKR16"

Con il successo di tappa conquistato ieri, il pilota della Peugeot ha preso la testa del Rally del Marocco

#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena and #311 Peugeot Sport Peugeot 200

#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena and #311 Peugeot Sport Peugeot 200

Peugeot Sport

Carlos Sainz, Peugeot Sport
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena and #311 Peugeot Sport Peugeot 200
Carlos Sainz, Peugeot Sport
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena and #311 Peugeot Sport Peugeot 200
Carlos Sainz, Peugeot 2008DKR16
Sébastien Loeb, Peugeot Sport stopped in the stage
Bruno Famin and Sébastien Loeb, Peugeot Sport
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Peugeot Sport mechanics at work
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#312 Peugeot Sport Peugeot 2008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena

Carlos Sainz ha vinto la seconda tappa del OiLibya Rally del Marocco, e il primo successo alla Peugeot 2008 DKR16 è il più bel regalo che il Pilota potesse fare a sé stesso, alla Squadra e alla Marca che ha acceso la fantasia degli appassionati con il “remake” di un’avventura leggendaria. La vittoria, mancata di un soffio al termine della prima tappa, a causa di una foratura, è arrivata puntuale in quella successiva e, se possibile, in una forma ancor più definita e schiacciante.

Partito dalla quarta posizione, Sainz ha alzato immediatamente il ritmo ed è passato in testa, assumendo il comando delle operazioni e transitando ai due controlli di passaggio dei chilometri 80 e 160 con un vantaggio che è arrivato a sfiorare i due minuti. Nell’ultimo tratto della Speciale dell’”Anello della Draa”, 224 chilometri tra piste veloci, labirinti di tracce fuorvianti e il passaggio sui primi cordoni di dune, l’Asso spagnolo ha stabilizzato l’andatura e si è limitato a controllare l’unico avversario sopravvissuto all’”esecuzione” Peugeot, Nasser Al-Attiyah. Il Principe del Qatar, parzialmente rallentato dal compagno di Marca Vasilyev, ha infatti dimostrato di poter sostenere, con la Mini ufficiale, il ritmo del “Matador”, ma non la sua velocità, e a due terzi di gara il suo ritardo si è congelato in un gap incolmabile.

Il sudafricano Giniel De Villiers e Yazeed Al Rajhi, il saudita vincitore della tappa inaugurale del Rally, hanno concluso al terzo e quinto posto alle spalle dell’imprendibile duo di testa, e il tedesco Van Loon ha ottenuto il quarto, ma il ritardo accusato dalle Toyota e dalla seconda Mini è sensibile, dagli otto ai dieci minuti, e tale da “dimagrire” le ambizioni di Piloti e Macchine.

Al sesto posto è tornato sul palcoscenico del Rally del Marocco, dopo il ritiro della prima tappa, Sébastien Loeb. Partire dalle retrovie, condizione in cui si è trovato obbligato Loeb, è una missione difficilissima. Il fuoriclasse vincitore di 9 Titoli Mondiali WRC, tuttavia, è risalito rapidamente dalla 19esima posizione, e già a metà della Speciale, “bucato” il muro di polvere e di avversari da superare, era emerso nel pacchetto di testa.

Con la prima vittoria della 2008 DKR16 in una prova di Coppa del Mondo, Sainz conquista anche la leadership del Rally, Al-Attiyah è secondo a poco meno di un minuto e mezzo dall’Ufficiale Peugeot e… basta. Il Rally infatti, stando così le cose, diventa un affare a due tra lo spagnolo e il qatariano.

La prospettiva è avvincente, forse più della prestazione pura che ha portato a Peugeot quel successo che sigilla con l’atteso “passed” più di un anno di lavoro. La progressione di efficacia dell’attacco di Sainz è stata emozionante, ma il duello con il vincitore della Dakar 2015 potrà essere addirittura entusiasmante. Il finale del “film” è ancora da scrivere, certo, ma la “trama” proposta dal successo di Sainz promuove le Peugeot al ruolo di protagoniste assolute, non solo in chiave Rally del Marocco. È chiaro, infatti, che sulla disciplina dei Rally Raid è scesa ora la “scure” forgiata dalla Marca francese, e che nelle officine dell’atelier di Velizy si lavora adesso con lo stimolo del più potente dei motori, la consapevolezza dei propri mezzi che deriva dal successo. Tanti discorsi, insomma, per dire che la vittoria e il primato di Sainz sono per Peugeot un successo tecnico e agonistico di altissimo valore per il morale di Peugeot.

La prima tappa del rally aveva già suggerito il tema della forte competitività delle nuove Peugeot, ma il trionfo ottenuto nella seconda è una fionda psicologica, ed è ora del tutto plausibile che il lavoro dell’intero Team Peugeot Total subisca un’accelerazione decisiva. A 88 giorni dal via della Dakar 2016, che con il nuovo percorso, vogliamo ricordarlo, non è più il terreno ideale per la nuova 2008 DKR16, la direzione presa da quello che solo un anno e mezzo fa era un magnifico “concept”, si riallinea perfettamente agli obiettivi originali del Progetto diretto da Bruno Famin.

Carlos Sainz: "Sono contentissimo, non si vede? Siamo riusciti a vincere la nostra prima gara con la 2008 DKR16 e a dare al nostro lavoro quell'impulso eccezionalmente positivo che è la vittoria. All’inizio ho tenuto un buon ritmo, e la macchina ha risposto alla perfezione. È la macchina che ci aspettavamo. Poi ho iniziato a spingere, e poi sempre più forte, ho allungato in testa ed è arrivato il primo successo. Ma per vincere ci vuole una buona macchina, e una equipe straordinaria! Sì, va bene, ci vuole anche un buon pilota, però in questo momento, e con questo risultato, valgono due cose soltanto. La prima è che ora abbiamo la certezza di aver lavorato tutti nella buona direzione. La seconda è che sono felice di aver portato alla Squadra la prima vittoria della 2008 DKR16!".

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