Siedler e Kaffer al top, ma la Lamborghini c'è
Dietro le Ferrari 458 Italia dell'austriaco e del tedesco, emerge forte la Huracan GT3 di Fabio Babini
Una Ferrari in pole position, com'era preventivabile, nella Blancpain Endurance Series. In assoluto, sul circuito apparentemente più favorevole alle “Rosse” di Maranello e su una pista in cui le 458 Italia avevano già dimostrato di essere al top nel Bronze Test, nelle prove libere e nelle Pre Qualifiche del sabato.
La pole position è stata staccata dall'austriaco Norbert Siedler sulla vettura numero 333 (un numero decisamente “simbolico”) della Rinaldi Racing in 1'46”571 davanti alla macchina “letteralmente” gemella di Pierre Kaffer curata dalla Black Pearl Racing con 1'46”831, ma alle sue spalle scatterà una delle new entry più attese della gara di Monza: la Lamborghini Huracan GT3 di Fabio Babini, leader anche della categoria PRO e autrice in 1'47”275 di un crono analogo a quello dei test privati di qualche settimana prima.
"Questo risultato è qualcosa di incredibile per la squadra dopo un weekend difficile come quello nella Blancpain Sprint Series di Nogaro, dove la pista non era veramente adatta alla macchina", ha detto Norbert Siedler. "Non è stato un giro perfetto, ma tutto sommato abbastanza buono: gestire ogni singolo punto di frenata da queste parti è difficile. Siamo davvero competitivi qui e dovrebbe essere una buona gara la nostra, ma l'obiettivo dichiarato è il risultato nella graduatoria PRO-AM, piuttosto che il risultato complessivo".
Sul giro lanciato la supercar di Sant'Agata Bolognese ha dimostrato di non subire troppo le penalità inflittele dalla SRO in virtù del Balance of Performance e che hanno fatto un po' storcere il naso al motorsport coordinator Giorgio Sanna alla vigilia (65 kg di peso, 10 mm di altezza da terra e flange all'alimentazione da 40 mm), ma che cosa accadrà davvero in una gara di tre ore, quando saranno messi alla frusta freni e gomme?
Il quarto miglior tempo è stato appannaggio di Michael Lyons, giunto a Monza nella notte dopo aver preso parte alla gara ELMS di Silverstone (una scelta analoga è stata compiuta fra gli italiani da Marco Cioci e Alessandro Bonacini) e capace di spingersi nella Q2 sino al limite di 1'47”484 al volante della Ferrari 458 Italia della Kessel Racing.
Le tre sessioni di qualifica, ciascuna da un quarto d'ora cui era ammesso un solo pilota per equipaggio, non ha registrato particolari inconvenienti se non due incidenti abbastanza choc per i piloti, ma in fondo non così “leggere” per i telai delle macchine: quello dell'olandese Max Koebolt alla Roggia sull'Audi R8 LMS Ultra del Team WRT nella Q1 e quella dell'italiano Fabio Onidi alla chicane Ascari con la identica vettura della I.S.R. nella Q3.
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