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Video: al Nurburgring con Mark Webber sulla nuova Porsche 911 GT3 RS

Il Campione del Mondo del FIA WEC 2015 ci ha portato sulla pista tedesca a bordo della nuova macchina estrema della casa di Stoccarda... Guardate il video!

Porsche 911 GT3 RS

Porsche 911 GT3 RS

Il mondo delle super-sportive funziona più o meno con le stesse logiche del capitalismo; nel senso che nulla è mai abbastanza ed ogni obbiettivo raggiunto non è altro che l’incipit di una nuova sfida. Così è per la Porsche 911 GT3 RS la cui filosofia costruttiva e concettuale – leggerezza, potenza, tecnica e precisione al ritmo del boxer aspirato più godurioso in commercio – è rimasta immutata dal lancio. Mi riferisco alla mitica Carrera RS 2.7 del 1972 da 900 chili e 210 cavalli e poi, premendo il pulsante dell’avanti veloce, alla prima RS “contemporanea” su base 996 introdotta nel 2003. Modello equipaggiato con il 3.6 litri 6 cilindri da 381 cavalli ed elevata a track-day car dei sogni prima ancora di
arrivare su strada.

Da quel momento e come da logica di performance e sportività, tutti parametri e componenti hanno vissuto un continuo crescendo di numeri, intenti, cavalli e tecnologie. Il risultato dell’evoluzione - come ci spiega nel video l’ex pilota di F1 e brand amabassador Porsche Mark Webber - è che in appena quindici anni la casa di Zuffenhausen ha guadagnato quasi un minuto di tempo al Nordschleife passando dal 7:50 alto degli esordi all’attuale 6:56,4 stampato dalla nuova 911 GT3 RS con pacchetto Weissach (che abbassa il peso a 1430 chili ndr) e 520 cavalli scaricati a terra con un’efficienza senza eguali da un 4 litri boxer capolavoro. Sound paradisiaco, acume e compiutezza tra primati – la GT3 RS 991.2 è la più potente della storia - ed elementi nostalgici; salvo produzioni speciali, la versione che ho guidato al Nurburgring GP sarà l’ultima con motore aspirate.

Potete interpretarlo come l’inevitabile canto del cigno dettato dalla guerra alle emissioni o come una pragmatica scelta di rottura da quotazioni alle stelle. La realtà è che nessuna casa è abile quanto Porsche nell’applicare il progresso all’heritage e nel cambiare tutto – come scriveva Tommaso di Lampedusa nel Gattopoardo - perché tutto resti cos’ com’è. Che applicato al modello specifico con
mega alettone, incavi, prese d’aria, quattro ruote sterzanti, dischi dei freni a prova di staccate furibonde in sequenza ed un motore che spinge fino a 9000 giri collegato al sublime cambio pdk a sette rapporti, significa confermarsi riferimento per la categoria in termini di comportamento dinamico, precisione di guida, prontezza alla pista e sinergie con l’universo motor sport; dove la Porsche 911 GT3 RS sta alle super sportive come Magritte al surrealismo.

Non solo per i numeri (0-100 in 3,2 secondi, 312 orari di velocità massima, 1430 kg di peso ndr) ma per la facilità con cui l’auto asseconda il rapido approssimarsi dei propri limiti in pista. Infatti, durante i circa quindici di giri al Nurburgring Gp seguendo una GT2 RS – e con riferimenti imparati durante la lezione privata di Webber - non potevo credere alla facilità con cui si riescono ad affrontare curve a
230 orari, tornanti in pendenza e chicane cieche senza alcun tipo di indecisione da parte di chassis, freni e controlli elettronici che prevengono potenziali disastri senza invasività.

Nel caso del giro di Webber poi, il TC non è mai intervenuti nonostante la danza sul ciglio del limite. Ma anche senza essere piloti, la sensazione predominante è di assoluto controllo. Questo perché in movimento e quando si forza il ritmo, gli oltre mille componenti della 911 GT3 RS diventano un’arma intuitiva e specialistico coadiuvata da tecnologie complesse ma tangibili. In altre parole, seduti al
posto guida, si resta esterrefatti dalle vagonate di confidenza trasmesse dall’equilibrio complessivo e da una velocità tanto estrema quanto approcciabile. Il tutto senza assetti spacca schiena o abitabilità claustrofobiche.

Inoltre, ciò che separa ulteriormente la GT3 RS dalla concorrenza - oltre all’handling unico nel suo genere che resta impresso come un tatuaggio al pari del suono in accelerazione – è la
capacità di affrontare come meglio non si potrebbe ogni circuito del mondo e poi uscire silenziosamente dalla pista, fare un salto al supermercato, accogliere nel bagagliaio e tra
gli spazi del roll-bar la spesa settimanale e il giorno successivo partire per viaggi o gite fuoriporta.

Si potrebbero trascorrere ore - se non giorni - ad elencare pregi e virtù delle 911 in generale. Di conseguenza la 911 GT3 RS può essere solo descritta attraverso i superlativi Perché la regina incontrastata delle giornate in pista non è mai stata così rapida, reattiva, tecnologica e performante tanto da diventare il terzo modello Porsche a scendere sotto il muro dei 7 minuti al Nordschleife girando di quasi tre secondi più veloce della 918 Spyder ed incassando appena 9 secondi di distacco - in un percorso di 174 curve e 20,4 chilometri - dalla GT2 RS da 700 cavalli.

A cura  di Matteo Morichini

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