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Todt e le Nazioni Unite studiano un fondo per la sicurezza stradale

Jean Todt, delegato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, ha affermato di voler creare un fondo che sarà utilizzato per migliorare la sicurezza stradale. Ecco come.

Jean Todt Presidente FIA

Jean Todt Presidente FIA

Alejandro Agag, Formula E CEO e Jean Todt, Presidente FIA
Jean Todt, FIA President on the grid with Fan Bingbing, Actress
Anne Hidalgo, sindaco di Parigi e Jean Todt, presidente FIA
Jean Todt, FIA President
Jean Todt, FIA President
Jean Todt, Presidente FIA
Jean Todt Presidente FIA
Gerard Neveu, CEO WEC; José Abed Vicepresidente FIA Messico; Jean Todt Presidente FIA e Ricardo Gonz
José Abed, Vice presidente  FIA Messico e Jean Todt, Presidente FIA e Ricardo González
Jean Todt, Presidente FIA e Ricardo González RGR Sport
José Abed, Vice presidente  FIA Messico e Jean Todt, Presidente FIA
(izq-der) José Abed Vicepresidente de FIA México;Adrian Férnandez; Ricardo Gonzalez RGR Sport y  Jea
Jean Todt, Presidente FIA, Alejandro Agag, CEO Formula E e Salvador Duran, Team Aguri
Jean Todt, presidente della FIA

Oltre all'incarico di presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, Jean Todt è anche delegato speciale delle Nazioni Unite per quanto riguarda la sicurezza stradale. Nelle ultime ore ha affermato di voler creare un fondo che sarà utilizzato per migliorare la sicurezza degli automobilisti e diminuire le morti dovute a incidenti stradali.

"Oggi è un giorno molto importante per la comunità della sicurezza stradale", ha dichiarato Todt. "Insieme agli altri membri del FIA High Level Panel faremo tutto quello che è in nostro potere per sostenere la creazione di questo fondo, che ha il compito di rivoluzionare i finanziamenti alla sicurezza stradale".

"Abbiamo la responsabilità di fornire a ogni persona una sicurezza maggiore per quanto riguarda la mobilità, e parliamo di tutto il pianeta. Non ci sono altri investimenti politici o pubblici più redditizi di quello proposto da noi, se andiamo a confrontare i costi e i benefici".

Modello della Corea del Sud

In un discorso tenuto lo scorso anno a Città del Messico, Todt ha raccontato come in Corea del Sud abbiano migliorate le cose grazie all'educazione alla sicurezza stradale. Tutto ciò aveva aiutato il paese a ridurre i decessi nelle strade attorno alle scuole del 95%. Un dato impressionante.

"Noi abiamo le risposte. Possiamo eliminare gli incidenti stradali intorno alle scuole. Non si tratta di una fantasia, è questione di volontà", ha asserito il presidente della FIA.

"Abbiamo esempi dove, con il giusto apporto politico, sono stati fatti progressi fantastici. Nei primi anni 90 1.500 ragazzi sono morti mentre andavano a scuola in Sud Corea. Dal 2010 sono meno di 100. Un miglioramento del 95%. Ma i 100 che sono morti sono ancora troppi".

Il modello sudcoreano è teoricamente semplice da implementare: ridurre la velocità a 30 Km/h attorno alle scuole, attraverso una combinazione di dossi e telecamere dedicate al traffico. Rendere obbligatorio l'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole (10 ore di lezione hanno contribuito a fare la differenza) e sanzioni per i conducenti coinvolti in incidenti e infrazioni all'interno delle aree scolastiche.

Finanziamenti supplementari

Anche semplici modifiche, però, richiedono finanziamenti aggiuntivi. E qui entrerebbe in gioco il fondo proposto dalla sicurezza stradale delle Nazioni Unite.

Nel 2005 e nel 2012 sono stati creati tre fondi da due enti differenti: la World Bank e dal programma Bloomberg Philanthropies-backed Road Safety Grants. Il primo con l'obiettivo di aumentare i finanziamenti e l'assistenza tecnica per consentire ai paesi a basso e medio reddito di implementare i propri programmi di sicurezza. Il secondo invece, per supportare le organizzazioni non governative in Brasile, Cambogia, Cina, India, Kenya, Messico, Russia e Vietnam per promuovere la sicurezza stradale e le azioni per ridurre i decessi e le lesioni come conseguenza degli incidenti dovuti al traffico".

Unica soluzione di finanziamento

Ciò che separa questi attuali meccanismi di finanziamento sulla sicurezza stradale dalla proposta delle Nazioni Unite è la maniera in cui vengono generati. L'obiettivo del nuovo sistema di supporto finanziario è utilizzare soluzioni finanziarie innovative - ad esempio un livello di solidarietà globale simile alla "talla di cambiamento climatico" sui viaggi aerei - per garantire il necessario recupero di moneta.

Allo stato attuale, la sicurezza stradale è una questione di privilegio e non un diritto fondamentale per l'uomo. I morti a causa di incidenti stradali sono 1,3 milioni all'anno, con quasi 100 feriti ogni minuto. Ma ancora più scioccante è che il 90% dei decessi avvengano nei paesi di reddito medio-basso, che possono vantare solo il 53% dei veicoli che circolano su questo pianeta

Una crisi globale che richiede una risposta globale

E' per questo motivo che il FIA High Level Panel per la sicurezza stradale sta lavorando per finanziare misure che possano essere utilizzate per lanciare progetti di prevenzione per infortuni e decessi. Questi saranno chiamati ad aiutare non solo i fruitori delle strade, ma anche la progettazione e lo sviluppo di veicoli, rendendoli più sicuri di quanto già non siano.

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