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Analisi

Supersportive Jap 2017: finalmente si gioca ad armi pari

4 moto iperprestazionali per 4 nuovi progetti sul mercato, erano anni che non assistevamo a una sfida così equa

Yamaha YZF-R1
Nicky Hayden, Honda World Superbike Team, e la Honda CBR1000RR Fireblade SP 2017
Honda CBR1000RR Fireblade SP 2017
Honda CBR1000RR Fireblade SP 2017
Kawasaki Ninja ZX-10RR
Kawasaki Ninja ZX-10RR
Kawasaki Ninja ZX-10RR
Yamaha YZF-R1
Yamaha YZF-R1
Yamaha YZF-R1
Suzuki GSX-R 1000
Suzuki GSX-R 1000
Suzuki GSX-R 1000

Honda CBR1000RRYamaha YZF-R1Kawasaki ZX-10R e Suzuki GSX-R 1000. Con le ultime presentazioni di Intermot 2016, la lineup superbike delle "big 4" giapponesi è finalmente al completo: sono tutti nuovi modelli, hanno tutti un'elettronica al top e hanno potenze mai viste prima e molto equilibrate. Nel 2017 la sfida si farà accesa e vale la pena dare un'occhiata a cosa bolle in pentola.

Benvenuti nella nuova generazione

Yamaha e Kawasaki sono moto già presenti a listino, alle quali si aggiungono Honda e Suzuki con un progetto tutto nuovo. La sfida non è esattamente fra moto dello stesso anno, ma se consideriamo la R1 2015 la più vecchia delle quattro, possiamo capire che si tratta di una sfida generazionale più che di "annata".

L'ultima volta che abbiamo assistito a un confronto così diretto fra mezzi giapponesi all'avanguardia della tecnica è stato nel 2009, quando Yamaha R1 (quella con l'albero a croce) e Suzuki GSX-R 1000 K9 si sono unite a Honda CBR 1000 RR e Kawasaki ZX-10R in versione 2008. 8 anni dopo eccole, di nuovo, ad armi pari.

Dall'Europa abbiamo sempre vissuto questo confronto in maniera un po' distaccata, inserendo sempre nel confronto anche le altre moto europee (Ducati, Aprilia e BMW) senza mai considerare quella Jap una sfida nella sfida. Nel paese del Sol Levante, però, questo aspetto si sente molto edopo 8 anni di lotta non equilibrata sul mercato, si ha di nuovo la possibilità di scoprire chi merita il gradino più alto nel podio delle superbike stradali.

4-in-linea, tradizione e filosofia Jap

Tutte sono accomunate dalla stessa architettura meccanica: il 4 cilindri in linea si conferma come una sorta di obbligo per una Jap di questa tipologia. Tradizione e tecnologia si uniscono in uno schema ancora attualissimo e con un futuro ancora lungo. I princìpi e la coerenza del popolo dell'estremo oriente si rispecchiano nella filosofia delle 4 aziende, che hanno voluto tener fede alle forti tradizioni nonostante il mercato stia cambiando parecchio.

Per dirvi con sicurezza se anche nel 2017 l'innovazione non avrà tradito l'anima conservatrice delle "Big 4", bisognerà metter mano sulle nuove Gixxer e Fireblade e capire quello che le schede tecniche non riescono a spiegare con i freddi numeri.

L'Honda CBR1000RR 2017 è l'unica moto sotto i 200 CV, la meno potente del gruppo come sempre, ma di solito la più sfruttabile in tutte le condizioni, soprattutto nella guida stradale, non a caso è una delle moto preferite da chi corre nelle Road Racing. Yamaha YZF-R1, moto dedita alla prestazione pura e all'efficienza in pista, una caratteristica un po' persa con l'edizione 2009 ma che è tornata prepotentemente nella rinnovata 2015. Kawasaki ZX-10R, sempre famosa per essere una moto da guidare con il fisico, rigorosa quanto impegnativa. L'elettronica della versione 2016 l'ha resa meno selvaggia ma non per questo scialba. Infine la GSX-R 1000, una supersportiva che ha puntato da sempre sull'equilibrio generale di meccanica e ciclistica come punto forte. Nel 2017 sarà ancora così? speriamo fortemente di si, nonostante i 202 CV e l'elettronica massiccia.

Finalmente godremo dell'incertezza

A voi non rimane che puntare su una di queste, quella che vi piace di più. Le comparative nazionali e internzionali si sprecheranno e ci sarà chi premierà una piuttosto che l'altra. La cosa che più ci piace è che, finalmente, possiamo godere dell'incertezza, farci guidare dalla passione e non dividere queste meraviglie giapponesi fra moto nuove e moto vecchie. In condizioni di equilibrio come questa i numeri assoluti, le prestazioni e i tempi sul giro descrivono solo in parte la bontà della singola moto, si tratta di sfumature che l'appassionato riconosce e sarà bello scoprire quale delle quattro diverrà la vera regina delle Jap nel 2017.

Redazione OmniMoto.it

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