Maserati MC20: una regina nata per correre in GT4?
La Super Sportiva del Tridente è chiamata a rilanciare il marchio Maserati con una GT di matrice sportiva che evoca i fasti della MC12. Telaio in carbonio, motore innovativo Nettuno V6 Turbo da 630 cavalli. Scopriamo questo gioiello che nasce in via Ciro Menotti nella tradizionale sede di Modena.
Maserati MC20
Motor1
La MC20 ha un compito: rilanciare il marchio Maserati nel mondo delle Super Sportive. E per farlo, ovviamente, prenderà la via delle corse. Senza andare in concorrenza con i programmi sportivi della Ferrari, “cugina” a cui non vuole pestare i piedi, ritagliandosi uno spazio tutto suo nel Motorsport dal quale trarre quei successi che rinnovino il dominio della MC12 nel GT FIA.
E, allora, è facile pronosticare l’omologazione della Maserati C20 in GT4, la categoria di accesso alle gare Gran Turismo che ha una larga diffusione nei campionati di tutto il mondo e, in particolare in quei mercati, come gli Stati Uniti e l’Asia, dove la regina del Tridente dovrebbe trovare importanti estimatori.
Parliamo di una macchina che pronta corse dovrebbe essere disponibile in un range di 300/350 mila euro e che potrebbe diventare il punto di riferimento della categoria.
Del resto i contenuti tecnici ci sono tutti: la Maserati MC20 è stata presentata questa sera a Modena: chi l’ha mostrata ha parlato di “…un capolavoro di tecnica e di estetica che apre una nuova era per la Casa del Tridente. Con la MC20, Maserati torna a recitare su un palcoscenico dove è sempre stata protagonista, quello delle Super Sportive che abbinano lusso e prestazioni con l’inconfondibile Stile Maserati”.
La MC20 oltre a ricercare l’efficienza aerodinamica, è una GT che sotto l’abito, nasconde un’anima sportiva con il nuovo motore Nettuno V6 turbo da 630 cavalli che garantisce un’accelerazione da 0-100 km/h in meno di 2,9 secondi e una velocità massima superiore ai 325 km orari.
Novità Maserati Twin Combustion
Un motore coperto da brevetto che sfrutta la tecnologia MTC (Maserati Twin Combustion) l’innovativo sistema di combustione sviluppato dalla Casa e basato sulla tecnologia della precamera adottata sui propulsori di Formula 1.
Tre sono i principali componenti: precamera, candela laterale e doppio sistema di iniezione: diretta e indiretta.
Motore Nettuno innovativo da F1
Il nuovo motore Nettuno V6 Turbo è dotato di una doppia camera di combustione per ogni cilindro. Una tecnologia tipo F1 che si avvale di una precamera nella quale sono incorporati sia la candela di accensione che l’iniettore. La miscela viene forzata nella precamera durante la fase di compressione del pistone. In prossimità del punto morto superiore, la candela principale innesca il volume di miscela contenuto nella precamera avviando una combustione pilota che propaga (tramite appositi fori) nella camera di combustione tradizionale.
Il processo genera una combustione con una molteplicità di fronti di fiamma caratterizzata da elevata turbolenza e conseguente maggior efficienza; questo si traduce in un miglioramento del rendimento globale del motore e in un aumento di potenza specifica senza penalizzare il consumo specifico. Il nuovo motore Nettuno garantisce una potenza di 210 cavalli/litro.
Il cambio a 8 marce
Il cambio automatico è un Dual Clutch a bagno d’olio a 8 rapporti con 6 marce di potenza e due di overdrive per consentire le giuste emissioni.
Rapporto pero/potenza
La MC20 è una GT che pesa meno di 1.500 kg e grazie ai 630 CV gode del miglior rapporto peso/potenza che è di 2,33 kg/CV. Per raggiungere questa leggerezza si è intervenuti sui materiali. La scocca è in fibra di carbonio e materiali compositi consentendo un grado di libertà nella ricerca delle forme. Le portiere, per esempio, sono “butterfly”.
Aerodinamica raffinata
2000 ore/uomo sono state spese nella galleria del vento Vento Dallara e più di 1.000 simulazioni al CFD hanno permesso di ottenere una vettura con un’aerodinamica raffinata, elegante ma sportiva.
Lo sviluppo aerodinamico della MC20 si divide in due parti: una porzione alta della vettura con prevalenza stilistica e una parte bassa maggiormente tecnica, cromaticamente contraddistinta dal colore nero o dal carbonio.
Nella zona superiore della vettura, infatti, le forme sono guidate dallo stile e gli elementi aerodinamici sono amalgamati con le linee dei designer, in modo da ottenere un’elevata efficienza mantenendo la carrozzeria pulita ed elegante.
Spoiler integrato
Non sono presenti appariscenti appendici aerodinamiche: c’è uno spoiler posteriore utile a estrarre il flusso che viene generato dal fondo. Il carico aerodinamico, quindi, è prodotto dal corpo vetture, lasciando inalterata la bellezza della vettura.
Nella zona inferiore è predominante la componente tecnica. Le prese d’aria anteriori sono state ottimizzate in modo da garantire un’efficiente ripartizione del flusso destinato al raffreddamento e a generare il carico aerodinamico del fondo che è completamente carenato.
Nell’anteriore c’è un elaborato sistema di generatori di vortici che alimentano il fondo e il suo estrattore centrale. Lo sviluppo di questa soluzione, tipica delle vetture da corsa, ha richiesto una particolare conformazione della monoscocca in carbonio, del passaruota e delle portiere, così come fatto in precedenza sulla MC12. L’esteso diffusore, con canali di differenti profondità e derive verticali ottimizzate che sfruttano le differenze di pressione tra le varie sezioni per generare vortici ed energizzare il flusso.
Una monoscocca per tre
La monoscocca in carbonio è frutto della collaborazione tra Maserati e Dallara: viene realizzata dalla TTA Adler. Il telaio in compositi è stato studiato per soddisfare tutte e tre le tipologie di vettura che andranno in produzione nei prossimi anni: coupé, cabrio e la futura versione elettrica che verrà presentata nel 2022.
L'architettura e la geometria della monoscocca è unica per le tre versioni, ma differisce per la distribuzione delle fibre e dei layers di carbonio, consentendo così di avere monoscocche con caratteristiche strutturali differenti: la coupé avrà il focus su leggerezza e performance, la cabrio, non avendo il tetto, necessita di più rigidezza torsionale, mentre l’elettrica avrà più protezione della parte dedicata alle batterie.
Sospensioni semi virtuali
La MC20 ha un sistema di sospensioni a doppio braccio oscillante con ammortizzatori attivi. L'archetipo a doppio braccio trasversale semi-virtuale a mandrino corto è montato sia sull'asse anteriore che su quello posteriore.
Il doppio braccio trasversale semi-virtuale sull'assale anteriore garantisce il miglior controllo del volante, la massima precisione di sterzo e attenua le asperità trasmesse dalla strada al volante, garantendo un miglior comfort finale per il guidatore.
Tutti i componenti sono in alluminio forgiato per garantire il massimo risparmio di peso.
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