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Chevrolet Corvette: ibrida e con motore posteriore!

Rivoluzione per una delle sportive icone del made in USA. Ma sono tanti i pareri contrari

2015 Indy 500 pace car, Chevrolet Corvette

Michael C. Johnson

#4 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Oliver Gavin, Tommy Milner
#4 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Oliver Gavin, Tommy Milner
#4 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Oliver Gavin, Tommy Milner
#3 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Jan Magnussen, Antonio Garcia
#4 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Oliver Gavin, Tommy Milner
#4 Corvette Racing Chevrolet Corvette C7.R: Oliver Gavin, Tommy Milner
#50 Larbre Competition Chevrolet Corvette C7: Gianluca Roda, Paolo Ruberti, Kristian Poulsen

La nuova Corvette sarà a motore posteriore centrale. Come se non bastasse, c'è ora il sospetto più che fondato di una variante ibrida. Negli USA, suo Paese natale, stanno pensando di istituire una sorta di registro per le specie protette, nel quale "lei", la Corvette, entrerebbe per direttissima. Motivo: salvaguardarne lo spirito originario, basato, fin dalla sua nascita datata 1953, sul V8 aspirato di grossa cilindrata posizionato sotto il cofano anteriore.

RIPUDIATO IL MOTORE ANTERIORE
Una filosofia costruttiva semplice la cui esecuzione non è mai stata banale, al punto da permetterle, per esempio, di vincere più volte la 24 Ore di Le Mans (mai la classifica assoluta, ma quella riservata alle GT, che negli anni ha avuto diverse denominazioni). Al di là del palmares sportivo, la Corvette è entrata nel cuore di chiunque l'abbia guidata almeno una volta nella vita. Anche i più strenui sostenitori della raffinatezza meccanica all'europea, se per caso salgono sulla Corvette, sono costretti a capitolare. Troppo forti e troppo belle le emozioni di guida e sonore che sa regalare.

MODULO PLUG-IN CON L'IBRIDO
Un patrimonio che rischia di essere rovinato, secondo alcuni, dai progetti di General Motors, che per la Corvette sta sviluppando non solo un'architettura completamente nuova - come anticipato: a motore posteriore centrale - ma persino un modulo ibrido plug-in. Apriti cielo: due "tradimenti" in uno. Lo studio sarebbe in fase piuttosto avanzata, seppur non vicinissimo al debutto sul mercato (si parla di 2017), dal momento che è già stato registrato il nome "Corvette E-Ray".

UN TRADIMENTO DELLA TRADIZIONE?
Ma si tratta davvero di tradimento? Dal nostro punto di vista sì. Più per la decisione di spostare il motore davanti all'asse posteriore, però, che per quella di implementare un motore elettrico e un pacco batterie. La prima scelta, infatti, è quella che snatura nel profondo la Corvette. Molto più dell'ibrido, che ha già dimostrato (Ferrari LaFerrari, McLaren P1 e Porsche 918, per esempio) di essere un valore aggiunto, se ben fatto e sviluppato in ottica sportiva.

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