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Pininfarina: a Ginevra debutta la concept car H2 Speed a idrogeno

Al Salone dell’Auto anteprima mondiale per l’auto da pista a idrogeno sviluppata con il partner GreenGT

Pininfarina H2 Speed

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Alessandro Lago

Pininfarina H2 Speed
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Pininfarina H2 Speed

 

Si chiama H2 Speed la nuova concept car che Pininfarina presenta oggi in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile di Ginevra.Un gioiello di stile e tecnologia all’insegna della sportività, delle performance e del puro divertimento di guida nel pieno rispetto dell’ambiente.

H2 Speed è la visione innovativa di Pininfarina di un’auto da pista ad alte prestazioni basata su una rivoluzionaria tecnologia a idrogeno fuel cell sperimentata da GreenGT, società franco-svizzera che dal 2008 progetta, sviluppa e realizza sistemi di propulsione puliti e sostenibili.

H2 Speed si rivolge agli appassionati della velocità e dell’innovazione attratti, al tempo stesso, dall’esclusività tipica di un veicolo di design Pininfarina prodotto in serie limitata. A metà strada tra il prototipo da competizione e la supercar di produzione, H2 Speed è la prima auto da pista a idrogeno ad alte prestazioni al mondo. Merito della tecnologia ‘Full Hydrogen Power’, un potente gruppo motopropulsore “elettrico-idrogeno” fuel cell messo a punto dal partner GreenGT. Il risultato è una vettura a zero emissioni in grado di raggiungere i 300 km/h rilasciando nell’atmosfera solo vapore acqueo. Grazie ad una potenza massima di 503 cavalli, il motore consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Notevole anche la rapidità di rifornimento, sconosciuta alle elettriche tradizionali: il pieno di idrogeno può essere fatto in soli 3 minuti. Oltre quello atmosferico, H2 Speed azzera quasi del tutto l’inquinamento acustico: la sua espressione sonora, infatti, si avvicina molto al silenzio.

Con la novità H2 Speed, Pininfarina conferma la propria eccellenza nel design e nella ricerca applicata alla mobilità sostenibile, punte di diamante di un’Azienda fortemente impegnata anche nei servizi di ingegneria e nella realizzazione di Fuoriserie e serie limitate di modelli esclusivi.

H2 Speed – spiega il Presidente Paolo Pininfarinaè l'emblema della Pininfarina nel solco della purezza, dell’eleganza e dell’innovazione. Lo spirito del progetto si collega alla grande tradizione dell’aerodinamica, più volte esplorata da Pininfarina nel corso dei decenni, ma anche alle nostre più recenti dream car. Questo concept è una sintesi di tecnologia, sostenibilità, armonia, flusso aerodinamico e, soprattutto, velocità. Ed è anche il modo migliore per confermare il ruolo di Pininfarina quale vessillo dei valori estetici del design italiano nel mondo e per rafforzare il suo marchio, vero carattere distintivo dell’Azienda”.

"Stile italiano e ingegneria al servizio dell’innovazione di prodotto e della manifattura di veicoli speciali, siano essi di grande serie o di nicchia. Questa è in sintesi la Pininfarina oggi - aggiunge l’AD Silvio Pietro Angori. - Con il concept H2 Speed la Pininfarina prosegue nella strategia di concepire e realizzare Fuoriserie, cioè veicoli prodotti in serie limitata per collezionisti ed appassionati di auto uniche. La Pininfarina H2 Speed interpreta la passione per la corsa e prestazioni automobilistiche non comuni nel totale rispetto dell’ambiente. Essa è un concentrato di stile italiano e tecnologia sostenibile per gentlemen drivers ed appassionati”.

H2 Speed rientra in uno dei filoni principali della ricerca Pininfarina, quello legato alle performance e all’innovazione aerodinamica e tecnologica per le competizioni, come dimostrano la Lancia Aprila Aerodinamica del 1937, la Fiat Abarth Monoposto Pininfarina Record del 1960, la Dino 206 Competizione del 1967, la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gruppo 5 del 1978. In questo ambito, tuttavia, l’esempio più eclatante è la Sigma Grand Prix del 1969, che è infatti esposta a Ginevra accanto alla novità H2 Speed. La Sigma reinterpretava e rinnovava il concetto di Formula 1 introducendo importanti contenuti di sicurezza tesi a ridurre drasticamente la componente di rischio intrinseca in questo sport. Risultato del lavoro di un team internazionale di esperti, il prototipo incorporava soluzioni all’epoca avveniristiche e diventate oggi di uso comune, come i serbatoi di sicurezza e il sistema antincendio di bordo.

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