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Monza SP1 e SP2: la Ferrari inaugura la serie "Icona" con due speciali da 810 cv!

L'ultima idea di Marchionne è stata quella di riproporre in serie limitata dei bolidi che si ispirano alle Ferrari che hanno alimentato il mito del Cavallino negli Anni '50: Monza SP1 e SP2 si ispirano alla 750 Monza del 1954. Dispongono della tecnologia moderna più estrema.

Ferrari Monza SP1

Ferrari Monza SP1

Ferrari Media Center

Ferrari Monza SP1
Ferrari Monza SP2
Ferrari Monza SP1
Ferrari Monza SP2
Ferrari Monza SP2
Ferrari 750 Monza
Ferrari Monza SP1
Ferrari Monza SP2

Si chiamavano diversamente, ma Louis Camilleri, fresco CEO della Casa di Maranello ha voluto dare subito un’impronta personale alle prime due Ferrari che inaugurano la nuova serie “Icona”, vetture che si ispirano ai simboli degli Anni 50 e che hanno alimentato la leggenda del Cavallino vincendo in pista: Monza SP1 e SP2 raccolgono l’eredità della 750 Monza, la Ferrari che nel 1954 aveva contribuito alla conquista del campionato del mondo Sport Prototipi.

Il passato che si proietta nel futuro. È stata una delle ultime idee lanciate da Sergio Marchionne, prima della prematura scomparsa del Presidente avvenuta il 25 luglio scorso. L’entourage del Cavallino aveva sconsigliato il numero uno di avventurarsi in un terreno difficile come una barchetta, una macchina priva di tetto, parabrezza e vetri laterali, che andrà guidata con il casco e che sarà difficile da omologare in molti paesi.

Ma l’uomo del maglioncino nero non ha sentito ragioni forse per rispondere alla Dallara Stradale (ne aveva ordinato un esemplare) che ha aperto un nuovo mercato e ne ha estremizzato i concetti, visto SP sta per Special Project e 1 per monoposto e 2 per biposto.

Monza SP1 e SP2 sono costruite su base Ferrari 812 Superfast con un motore V12 da 6.5 litri capace di 8q0 CV e 718 Nm di coppia a 7.000 giri/minuto. Niente a che vedere con il 4 cilindri da tre litri disegnato da Aurelio Lampredi che erogava 260 CV a 6.000 giri, con due valvole per cilindro, accensione doppia e due spinterogeni. L’alimentazione avveniva con due carburatori Weber.

Lo stile di Monza SP1 e SP2 mantiene il muso ribassato della 750 che era frutto di un’idea di Dino Ferrari. La SP1 monoposto evidenzia una soluzione rétro con il pannello amovibile che chiude l’area del sedile del passeggero, mentre la SP2 è una due posti secchi divisi da un tunnel centrale dove sono raccolti molti comandi. Sobrietà e essenzialità associate alla tecnologia più estrema: si parla di prestazioni monstre con un’accelerazione 0-100 da 2”9!

Saranno presentate al prossimo Salone di Parigi e la produzione sarà limitata a 500 esemplari. Il prezzo non è stato ancora annunciato, ma si parla di oltre un milione di euro.

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