Da poco rinnovata nel model year 2021, la Mazda CX-30 è l'esatta via di mezzo fra la più piccola CX-3, da cui riprende all'incirca le dimensioni, e la più grande CX-5, a cui si ispira nel design. A cambiare, però, è il motore SkyActiv-X, noto come il "benzina che lavora come un diesel" (qui vi spieghiamo come funziona nel dettaglio), che ora ha una "e" davanti in quanto mild hybrid e 186 CV a disposizione.

L'aumento di potenza però non deve far mal pensare: la CX-30 è costruita con l'idea di essere confortevole, e la potenza aggiuntiva rispetto alla generazione precedente del motore serve a risolvere un "problema" di cui soffriva, e cioè di sembrare tappato. Vediamo quanto è cambiata, quindi, sotto la pelle.

Com'è fuori

Se avete ben presente la Mazda CX-30 model year 2020, allora sappiate che è rimasta sostanzialmente invariata. Nessun elemento della carrozzeria, dalle plastiche alle lamiere, è stato modificato, quindi rimangono intatte le dimensioni e le proporzioni della carrozzeria, con le linee che sembrano "disegnate dalla luce". A cambiare è il badge posteriore della versione con questo motore, che ora presenta il logo "eSkyActiv-X".

Fotogallery: Mazda CX-30

Com'è dentro

Così come fuori, anche l'interno è rimasto praticamente lo stesso: a cambiare rispetto al passato è un rivestimento della plancia su alcune versioni, che dal blu passano al nero. Per il resto, l'abitacolo rimane moderno ed elegante, rivestito in materiali morbidi al tatto. Il climatizzatore e le bocchette lato passeggero sono quasi nascoste, proprio per mantenere una linea pulita. 

Il display centrale da 8,8 pollici si comanda con i rotori dietro alla leva del cambio, che hanno un buon feeling al tatto e sono semplici da usare, anche se all'inizio bisogna prenderci un po' la mano.

Mazda CX-30

Piacere di guida

La novità della CX-30 model year 2021 è il motore 2.0 quattro cilindri eSkyActiv-X aggiornato: ora ci sono 186 CV a disposizione, cioè 6 CV in più di prima, per 240 Nm di coppia. Nel caso del modello in prova, il propulsore è abbinato al cambio automatico a 6 rapporti, che è un tradizionale convertitore di coppia anziché un doppia frizione.

Mazda CX-30

Nel complesso l'auto è più fluida nella guida rispetto al passato, e - complice la cavalleria che c'è, e si sente - il motore sembra meno tappato della prima generazione. Va detto, però, che lo SkyActiv-X punta all'efficienza più che alla sportività, quindi bisogna aspettarsi uno scatto bruciante, ma più che altro una ripresa pronta e sensibile agli input sull'acceleratore.

Mazda CX-30

Anche il cambio automatico fa la sua parte, che pur essendo - come già detto poco sopra - un convertitore di coppia, è tarato per limitare il più possibile gli slittamenti tipici di questo sistema. A sostegno di quanto detto sull'efficienza, i rapporti sono piuttosto lunghi, e "sacrificano" le cambiate una dopo l'altra, a favore di un regime di rotazione sempre ridotto anche in autostrada, il che tiene a bada i consumi di un motore che rimane un 2.0 a benzina.

Sta di fatto, però, che il motore riesce a lavorare in modalità SPCCI (e cioè ad accensione per compressione come i diesel) fino a circa 5.000 giri, anche premendo a fondo sul pedale. Nel complesso, dopo circa 100 km di utilizzo "normale" fra città, extraurbano e autostrada (e togliendomi qualche sfizio ogni tanto), ho percorso fra i 15 e i 16 km con un litro di benzina.

Mazda CX-30

Comfort

La taratura delle sospensioni e in generale la posizione di guida sono molto comode, e difficilmente saranno causa di mal di schiena se ben impostate. Il sedile è morbido e contenitivo il giusto, il volante è leggero e comodo da impugnare, e in generale nell'abitacolo filtrano poco le asperità, così come i rumori.

Mazda CX-30 model year 2021

Ho sentito solo qualche fruscio aerodinamico dagli specchietti a 130 km/h, ma è comprensibile viste le dimensioni delle calotte. Volendo dirla tutta, ho percepito anche un po' troppo il rotolamento delle gomme in autostrada, ma è anche vero che l'auto in prova ha le gomme invernali.

Comunque, per chi volesse togliersi qualche soddisfazione, la CX-30 è anche semplice da guidare alzando un po' il ritmo: lo sterzo è piuttosto rapido per un crossover che non nasce sportivo, e per essere "a guida alta" anche il rollio è contenuto. Questo fa prendere subito confidenza con l'auto, e fa sentire più sicuri ad alzare il ritmo.

Col cambio automatico, l'acceleratore è reattivo, ma in certi casi fin troppo: bisogna prenderci la mano all'inizio, perché tende a essere più sensibile della media e a fare balzi in avanti in manovra.

Mazda CX-30

Curiosità

Il motore SkyActiv-X di prima generazione era famoso per il suo rapporto di compressione molto elevato per un motore benzina, pari a 16,3:1, che era un po' il "punto focale" del suo alto rendimento.

In questa seconda versione, però, il rapporto di compressione è sceso a 15:1. Questo dovrebbe ridurre l'efficienza teorica, ma nella realtà permette al motore di lavorare meglio e più volentieri in modalità "accensione per compressione" (SPCCI), e lo rende anche più reattivo rispetto al passato.

Il suo comportamento è quello di un motore aspirato, ma in realtà è dotato di compressore volumetrico che fornisce la camera di scoppio della giusta quantità di aria per creare una miscela povera di benzina, cosiddetta magra. Pensate che, in questo caso, si arriva fino a un massimo di 40 parti di aria per ciascuna di benzina.

Mazda3 Skyactiv-X

Quanto costa

Se siete interessati semplicemente alla CX-30 senza SkyActiv-X, i prezzi partono da 24.950 euro per la versione d'ingresso Evolve, con motore a benzina tradizionale da 122 CV, e si arriva ai 30.650 euro della più ricca Exclusive. Con 1.000 euro in più il motore arriva a 150 CV, mentre per la trazione integrale AWD servono 2.200 euro.

Per chi invece punta allo SkyActiv-X rinnovato, si parte dai 29.550 euro della versione Executive a due ruote motrici, e si arriva ai 36.750 euro della più completa Exclusive AWD. Per ogni variante, ad esclusione della benzina a 122 CV, è disponibile il cambio automatico a 2.000 euro.