BMW i3S e Nissan Leaf, quando l’elettrica si dà allo sport
La tedesca è già sul mercato, la giapponese per ora è solo un concept, ma l’idea dell’elettrica sportiva è già realtà
Foto di: BMW
Chi è cresciuto a pane e benzina definisce le auto elettrice come delle “lavatrici con le ruote”, perché incapaci di produrre rumore (o sound, dipende dai punti di vista) ed emozioni. Un punto di vista certo un po’ estremo ma che un suo fondamento ce l’ha. BMW con la i3S e Nissan con la Leaf Nismo vogliono però iniziare a far percepire in modo diverso la macchina a batterie, che peraltro ha grandissime potenzialità dal punto di vista prestazionale, come già sa chi un minimo si è interessato alla Tesla. Detto che il rumore del motore a scoppio mai ci sarà - se non prodotto artificialmente, e allora forse è davvero meglio che non ci sia del tutto… - ecco come i tedeschi e i giapponesi propongono la loro visione dell’auto sportiva a zero emissioni (allo scarico).
184 CV per la i3S
Partendo in ordine alfabetico, dunque dalla BMW, la i3S è la vera novità della gamma i3, rinfrescata in occasione del Salone di Francoforte. E se si parla di sportività, in BMW sono più che preparati: ecco dunque che la potenza sale dai 170 CV della i3 “base” ai 184 della “S”, per 270 Nm di coppia. Al crescere della potenza corrisponde un adeguamento dell’assetto, che si abbassa di 1 cm, adotta carreggiate allargate e tarature più rigide per molle e ammortizzatori. Cambiano anche le barre antirollio, per garantire un handling ancora più reattivo rispetto a quello già appagante della i3 “base”. Le prestazioni? 160 km/h di velocità massima e 6,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Esteticamente, la i3S si distingue per i cerchi in lega da 20 pollici specifici, per i paraurti ridisegnati con inserti in nero e per i nuovi fari antinebbia. Minime le modifiche all’abitacolo.
La Leaf Nismo al Salone di Tokyo
Per sapere tutto della Leaf Nismo - acronimo che sta per Nissan Motorsport - bisognerà avere pazienza ancora qualche giorno, fino all’apertura del Salone di Tokyo. Di sicuro, da quello che si può vedere dalle prime immagini diffuse, i giapponesi non hanno lesinato con la cattiveria. Il bello è che le modifiche non sono solo estetiche ma anche e soprattutto funzionali, perché si è lavorato per aumentare il carico verticale senza sacrificare il coefficiente di penetrazione, mentre una diversa gestione del motore elettrico garantirà tempi più rapidi in accelerazione. Il tutto, accompagnato ovviamente da un assetto ad hoc e da pneumatici ad alte prestazioni. Insomma, il futuro elettrico potrebbe essere meno noioso di quanto si temesse…
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments