Tre campionati costruttori e un campionato piloti nel mondale per i rally. Due indizi che identificano la Fiat 131 Abarth Rally. La berlina è stata una delle leggende del rally nella seconda metà degli anni ’70.
Non solo sterrato, però: per prendere parte alla competizione nel Gruppo 4, Fiat dovette realizzare 400 esemplari stradali. Ecco quindi il motivo dietro la nascita di uno dei modelli Abarth più famosi ed esclusivi della storia che sarà in vendita alla prossima asta di RM Sotheby’s in Svizzera dal 23 al 30 giugno.
Leggerissima e potente
La base di partenza fu la Fiat 131, una berlina piuttosto diffusa all’epoca e dotata di motori senza eccessive pretese con potenza tra 65 e 75 CV. Per trasformarla in un’auto da competizione, Abarth le fece perdere circa 50 kg arrivando a far segnare 930 kg sulla bilancia.
L’obiettivo fu raggiunto installando componenti leggere in alluminio e vetroresina. Alla “cura dimagrante” furono aggiunti passaruota maggiorati e un kit carrozzeria completo con tanto di spoiler e prese d’aria.
Come motore, invece, fu scelto un 2.0 a 4 cilindri da 215 CV, i quali diventarono 230 a seguito dall’installazione dell’iniezione Kugelfisher.
Come nuova
L’esemplare in vendita all’asta è ottimamente conservato e ha percorso circa 50 mila chilometri dal 1976. Regolarmente tagliandato, nel 2019 ha subito una serie di interventi di aggiornamento per riportarla al vecchio splendore. Sterzo, sospensioni, motore e freni sono stati sostituiti, mentre la carrozzeria è stata riverniciata. In aggiunta, il sistema d’iniezione e il carburatore sono stati ripristinati.
Alla fine, quindi, la 131 Abarth è praticamente perfetta e RM Sotheby’s ha stimato il suo valore tra i 95 mila e i 150 mila franchi svizzeri (87 mila e 137 mila euro al cambio attuale). Da notare come un modello preparato da rally del 1980 sia stato venduto nel 2020 a più di 300 mila euro.
Fotogallery: 1976 Fiat 131 Abarth Rally Stradale
Fonte: RM Sotheby's