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Analisi

Al Salone di Francoforte l'auto cambia pelle

I Costruttori tedeschi fanno la voce grossa, mentre molti hanno preferito saltare l'appuntamento di Francoforte: sono venuti solo quelli che avevano qualcosa da mostrare. Solo l'elettrico rappresenta la via maestra per il futuro, mentre il prodotto del presente quasi viene nascosto.

Audi al Salone di Francoforte

Foto di: Franco Nugnes

Il Salone di Francoforte perde i pezzi? La rassegna biennale dell’auto soddisfa l’esigenza di apparire dei Costruttori tedeschi, ma registra la fuga di molti altri marchi importanti, fra i quali FCA che si è tirata in scia la Ferrari, per non dire di PSA (presente solo con Opel), i giapponesi ad accezione di Honda, mentre c’era Hyundai ma non Kia, Volvo così come la Renault che ha fatto una toccata e… fuga per mostrare la Captur e scappare via.

Il Cavallino ha lanciato due nuovi modelli (Ferrari F8 Spider e 812 GTS) giocando d’anticipo rispetto al Salone. E non deve sorprendere, quindi, come in una struttura faraonica come quella di Messe contino i vuoti almeno quanto i pieni.

Se in un recente passato Francoforte andava fiera di ospitare i principali operatori mondiali dell’automotive, adesso si è ridotta a essere la vetrina dei costruttori tedeschi che, più di mostrare i muscoli, hanno voluto dare il loro segno sulla riconversione all’elettrico, dopo la durissima campagna anti-diesel.

Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che i Saloni sono destinati a sparire (ad eccezione di Ginevra) perché hanno perso quasi ogni attrattiva, dal momento che anche le Case presenti hanno l’ansia di mostrare i loro prodotti al di fuori dei tempi della fiera, bruciando qualsiasi esclusività.

E così il Salone in sé vive una profonda dicotomia: da una parte ci sono le aspettative sull’elettrico che proiettano il mondo dell’automobile in una dimensione futurista e futuribile, perché ancora lontano più per la mancanza di struttura che per la tecnologia già matura a sostenere l’eventuale richiesta del mercato, e dall’altro la voglia di mostrare la parte migliore della propria produzione, per esempio la gamma RS di Audi.

Quasi che le vetture che oggi rappresentano il presente siano elementi alieni da non far vedere, che sono quelle che il pubblico di Francoforte andrà a cercare nei prossimi giorni dopo l’apertura al pubblico.

Porsche ha lanciato la Taycan, la sua prima sportiva elettrica nella versione turbo: in Italia c’è molta fiducia intorno a questo modello. “Una Taycan ogni due 911 – ha spiegato Pietro Innocenti, direttore generale di Porsche Italia -, contiamo di coprire il 10% del nostro mercato”.

Un passaggio coraggioso che testimonia come il marchio di Stoccarda investa nel futuro, proprio come fa VW con la ID.3 pronta a introdurre l’auto del popolo a emissione zero in un segmento di grande diffusione, aspirando a diventare la Golf elettrica a un prezzo sotto i 30 mila euro. In realtà il prezzo è destinato a “crollare” se saranno approvati i forti incentivi governativi che potrebbero sommarsi a quelli regionali, rendendo molto appetibile il nuovo mondo che avanza.

La Vw, però, non ha cercato un salto in avanti dal punto di vista dello stile come altri concept testimoniamo a Francoforte, cercando una linea di continuità fra l’oggi e il domani, con un posteriore interessante e un muso troppo simile alle vetture che nel cofano anteriore hanno il motore termico, tanto che pare più attrattiva la Cupra Tavascan che nasce sulla stessa piattaforma MEB.

Fra le novità del Salone c’è la Land Rover Defender che ricerca il ritorno agli stilemi del primo modello nato 68 anni fa, ma che per essere un fuoristrada occhieggia troppo ai SUV specie nell’anteriore, pur senza tradire le caratteristiche della guida off-road.

Fra i padiglioni svetta su tutti quello Mercedes: all’esterno si osserva tutta la produzione della Stella, mentre all’interno della Festhalle il visitatore può fare un viaggio sensoriale che porta all’elettrificazione passando anche per l’ibrido della F1 e il full electric della F.E presentata nel pomeriggio.

La monoposto elettrica è la più esposta: Mercedes, BMW, Porsche e Audi. Fra le F1 si sono viste la freccia d’argento campione del mondo e la Red Bull motorizzata Honda ospite del Costruttore giapponese ed esposta accanto alla piccola e.

Nell’ambito corsaiolo faceva bella mostra di sé la VW ID.R che ha vinto il Pikes Peak e al Ring ha siglato il record elettrico. Da segnalare anche il debutto di due E TCR: la Cupra che sarà guidata da Mattias Ekstroem e la Hyundai Veloster N.

La Casa coreana ha presentato anche il generatore di celle a idrogeno che servirà alla ricarica delle E TCR, rendendo la nuova serie promossa da Marcello Lotti molto all’avanguardia, mentre la FE, tanto per fare un esempio, sfrutta ancora dei generatori diesel.

Hyundai al Salone di Francoforte
Monoposto della Audi al Salone di Francoforte
Lamborghini Sian
Salone di Francoforte
Monoposto della Porsche al Salone di Francoforte
Logo Audi al Salone di Francoforte
Generatore ad idrogeno della Hyundai al Salone di Francoforte
BMW al Salone di Francoforte
Hyundai al Salone di Francoforte
Lamborghini al Salone di Francoforte
Lamborghini al Salone di Francoforte
Logo Audi Sport al Salone di Francoforte
Monoposto della BMW al Salone di Francoforte
Red Bull al Salone di Francoforte
Porsche al Salone di Francoforte
Pneumatico Audi al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Cupra al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Salone di Francoforte
Volkswagen al Salone di Francoforte
Volkswagen al Salone di Francoforte
Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Salone di Francoforte
Monoposto della BMW al Salone di Francoforte, dettaglio parte posteriore
Lamborghini al Salone di Francoforte
Hyundai coperta al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Hyundai al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
Audi al Salone di Francoforte
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