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Luca Filippi ha disintegrato il record sul giro di Brno

Ben 4 i secondi di differenza con il vecchio primato

L’Auto GP è uscita dal weekend di Brno con due leader di campionato a pari punti, Luca Filippi ed Edoardo Piscopo, ma anche con l’ennesima riprova di quanto alto sia il valore del suo pacchetto tecnico. La serie ha infatti staccato il nuovo record della pista ceca, facendo letteralmente a pezzi il vecchio primato. L’1’43”260 fatto registrare da Luca Filippi, infatti, è di ben 4 secondi più basso dell’1’47”296 ottenuto nel 2006 da Alex Yoong con l’A1 GP. Già impressionante di per sé, il distacco risulta ancora più importante paragonando le prestazioni dell’Auto GP con quelle dell’ultima categoria di livello internazionale che ha corso a Brno, la Formula 2. La Formula 2 ha gareggiato a Brno nel giugno del 2009, e allora il miglior tempo fu del canadese Robert Wickens, che fermò i cronometri sull’1’49”747. Il distacco dall’Auto GP in questo caso è impressionante, ben sei secondi e mezzo. Nell’evento inaugurale della serie, lo scorso weekend, hanno gareggiato due piloti che nel 2009 erano in Formula 2 e hanno potuto guidare quella vettura sul tracciato ceco. Ecco come Edoardo Piscopo e Carlos Iaconelli interpretano la differenza di prestazioni Edoardo Piscopo: “Passare dalla Formula 2 all’Auto GP mi ha fatto un’impressione molto simile a quella che ho provato durante il test con la Formula 1 dopo aver corso una stagione di F.3. Semplicemente le due vetture non sono paragonabili. La Formula 2 crea la sua prestazione sfruttando la leggerezza del telaio, ma ha poco carico aerodinamico e poco grip, in curva è molto lenta. L’Auto GP invece è una macchina vera, lo sterzo dà lo stesso feeling di F.1 e GP2, e c’è tantissimo grip. So che quando si pensa a queste due vetture la gente crede che l’Auto GP si avvantaggi soprattutto grazie al motore, ma non è vero, a fare la differenza è anche la tenuta. A Brno questo si vedeva soprattutto nel curvone subito dopo il traguardo. Con la F2 era una curva come un’altra, con l’Auto GP è diventata un curvone fantastico da divorare in quinta, con il collo che deve resistere alla forza G e il motore che urla dietro la schiena. Una sensazione fantastica! A impressionarmi ancora di più è il fatto che con la Formula 2 nel 2009 avevamo trovato un weekend molto fresco, con tempo brutto, che aveva aiutato molto i motori, mentre con l'Auto GP le prestazioni sono state un po' frenate dal caldo. Se le temperature fossero state paragonabili, il distacco sarebbe stato addirittura maggiore”. Carlos Iaconelli: “È davvero difficile dire dove l’Auto GP guadagna quei sei secondi rispetto alla Formula 2, perché ne ha di più in tutti i settori. Certo, il motore fa una bella differenza, anche per il tipo di erogazione oltre che per la differenza di potenza, ma anche il telaio fa la sua parte, e il grip è senza dubbio maggiore. Tanto che a livello di feeling di guida, i punti dove la macchina impressiona di più sono i tratti veloci, dove la Lola dà davvero tanta fiducia".

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