Transborgaro 2017: un grande pubblico per tanti grandi piloti
La storica manifestazione ad invito è arrivata alla sua 39esima edizione ed ha visto i successi di Broc Glover, Paolo Caramellino e John Dowd.
Broc Glover
Adriano Dondi
La Trasborgaro è sempre un evento che attira piloti e pubblico. E’ una manifestazione ad invito che nel corso degli anni è diventata un cult nel suo genere e sono sempre di più le richieste di partecipazione. Esserci vuol dire che fai parte di uno speciale gruppo di riders.
L’edizione 2017, la 39° per intenderci, ha confermato quanto la Trasborgaro sia bella, iideata e portata avanti da Pino Mangano e da Bruno Morselli coadiuvati da uno staff di appassionati.
La gara si svolge su tre distinte categorie: anni 70 – anni 80 – anni 90. La pista è un semplice (si fa per dire) fettucciato dove tutti danno il gas perchè, anche se è una prova non agonistica, nessuno ci sta ad arrivare secondo. Girando nel Paddock tutti dicono “guarda sono venuto per divertirmi e sono almeno anni che non vado in moto”. Poi però scopri che qualcuno giorni prima li ha visti “girare” e tutti stanno a stecchetto nei primi dieci giorni che precedono la gara.
Certo qualcuno è in leggero sovrappeso, ma chi non lo è quando si smette di competere ad alti livelli come lo sono stati loro.
Ci sono Campioni “titolati” ma anche motocrossisti che hanno fatto la loro figura nei campionati locali. Tutti però legati dalla passione per ruote artigliate.
Tanti i Campioni presenti. Nella categoria anni '70 si va da Broc Glover, classe 1960 e vincitore di sei titoli AMA National tutti su Yamaha, passando dall’olandese Marc Velkeneers e dall’americano Chuck Sun classe 1956. Gli italiani sono stati pienamente rappresentati da Giuseppe Gaspardone – Pietro Miccheli – Mauro Santi – Renato Zocchi e tanti altri. Per la cronaca questa categoria è stata vinta da Glover che si è imposto in entrambe le manche davanti a Gaspardone e Velkeneers.
Nella ’80 l’indimenticabile Micky Diamond, americano nato nel 1965 e vincitore di due titoli AMA National nella 125, era il pilota Yankee più rappresentativo ma, come si dice “le ha prese” dall’italiano Paolo Karamel Caramellino che ha vinto la categoria e dal belga Jan Blanchquaert che si è piazzato secondo. Al via abbiamo visto anche Michele Magarotto, indimenticabile Campione veneto e Kurt Lijungqvist, finlandese che ha sempre gareggiato nelle classi maggiori.
Con la presenza di Alex Puzar, la 90 ci vedeva favoriti ma il due volte Campione del Mondo (250 nel 1990 e 125 nel 1995) dopo aver vinto gara uno, nella seconda scivola un paio di volte e non va oltre il 15esimo posto. La gara la vince John Down davanti a Fabrizio Dini ed al danese Brian Jorgensen. Tra i partenti c’era anche Michele Fanton, indimenticabile pilota veneto che ha dato al motocross italiano tante soddisfazioni e David Philippaerts che in mattinata, insieme al fratello Dany ha vinto la Coppa Famiglia.
Ripetendoci, vogliamo ancora una volta sottolineare la bellezza e la familiarità di questo evento. Tutti ci si ritrova a fine anno e gli aneddoti ed i racconti che si sentono, per chi è appassionato di motocross, non si sprecano. Storie che abbiamo sentito decine e decine di volte, ma sono sempre piacevoli risentirle dalla voce dei protagonisti, soprattutto a fine gara davanti ad un buon bicchiere di vino.
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