Capirossi: "Con l'Energica EgoGP guardiamo al futuro"
L'ex Campione del Mondo in classe 250 e ora rappresentate Dorna in Race Direction di MotoGP, non poteva mancare alla presentazione della nascita della MotoE passo importante verso il futuro delle due ruote.
Loris Capirossi
Michele Salvatore
Futuro. E' questa la parola chiave attorno alla quale è girata tutta la conferenza stampa che ha presentato al mondo la MotoE, la neonata competizione riservata alle moto elettriche. "Ci stiamo muovendo in questa direzione, non so tra quanti anni avverrà, ma la mobilità negli anni a venire sarà completamente elettrica. Abbiamo voluto dare un segnale, noi nel futuro abbiamo messo già un piede dentro". A dirlo è Loris Capirossi, rappresentate Dorna in Race Direction di MotoGP, ma come ex pilota e Campione del Mondo parere autorevole sull'argomento. Il rider di Castel San Pietro Terme, infatti, è stato coinvolto nei test che hanno portato alla scelta della EgoGP.
"L'idea di creare il campionato c'era da un po' e ho provato diverse moto in giro per il mondo. Il cerchio si è ristretto a una prodotta da un'azienda belga e una americana, ma queste si sono rivelate solo dei prototipi. La EgoGP si è mostrata come il progetto più pronto fra tutti".
Ora, però, il progetto va affinato per arrivare alla moto definitiva quando il campionato prenderà il via nel 2019 e Capirossi, sebbene non sia voluto scendere troppo nei dettagli, ha rivelato quali sono le aree di sviluppo della moto. "La partita sull'evoluzione delle moto elettriche si gioca tutta sulla durata delle batterie ed è in quella direzione che abbiamo lavorato. Prevediamo che, tra aprile e maggio, avremo una batteria delle stesse dimensioni, ma di durata raddoppiata che consentirà un'autonomia di 10-12 giri. L'idea è di basare il format su gare sprint: i piloti devono poter andare a piena potenza, dall'inizio alla fine, senza cambio moto. Inoltre, con Michelin, stiamo sviluppando le gomme. La posteriore sarà derivata dalla MotoGP, l'anteriore nascerà con qualche modifica".
Ma la curiosità di addetti ai lavori e tifosi ruota tutta attorno alle sensazioni e alle prestazioni che la moto offrirà: reggeranno il paragone con le Moto2 e Moto3? "E' presto per dirlo" ha concluso Capirsossi. "La EgoGP eroga tra i 150 e 160 HP, le batterie le conferiscono un peso importate, ma una volta in pista è una caratteristica che non si percepisce. Il baricentro basso le dona un buon handling, che non ha niente da invidiare a una moto tradizionale, anche se l'assenza di cambio e frizione ti impongono di guidare in maniera diversa. Ma è il silenzio la sensazione più 'strana' che regala. Non mi ero mai trovato in pista, a gas spalancato, in totale assenza di rumore... Ed è stato bellissimo".
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