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WTCR | Caos Lynk & Co, tra richieste improponibili e dietrofront

In una conferenza stampa dedicata, i vertici della massima serie turismo Lotti-Ley-Nawarecki hanno spiegato la durissima situazione creata dal marchio cinese, che voleva cambiare il BoP in corso d'opera e poi ha mollato tutto dopo aver accettato le proposte del campionato per risolvere le problematiche.

Yvan Muller, Cyan Racing Lynk & Co, Lynk & Co 03 TCR

WTCR

Il FIA WTCR sta attraversando un momento più che buio e problematico che fa riapparire all'orizzonte il fantasma della fine del FIA WTCC, anno 2017.

Allora la massima serie turismo, che dopo 3 anni di nuovi regolamenti TC1 introdotti dalla FIA per consentire l'ingresso della Citroen Racing si trovò davanti al tracollo economico e alla pochezza di Costruttori, fu salvata dal nuovo concetto TCR.

Oggi siamo nella situazione simile, dovuta al polemico abbandono da parte della Lynk & Co, che non ha accettato la situazione dovuta ai guai con le gomme Goodyear. Sicuramente il costruttore di pneumatici ha le sue colpe, ma va anche detto che il marchio gestito in pista da Cyan Racing ha agito più per ragioni politiche che sportive.

Tutto ciò è emerso nella Conferenza Stampa organizzata stamattina ad Anneu du Rhin, dove si svolge il weekend della Race of Alsace GrandEst, alla quale Motorsport.com ha presenziato per capirne di più sulla situazione.

A rispondere alle domande sono stati Marek Nawarecki (Direttore Sportivo e Touring Cars della FIA), Marcello Lotti (Presidente di WSC Group, proprietario del TCR) e Jean-Baptiste Ley (Direttore del WTCR per il promoter Discovery Sports Events).

Di seguito riportiamo quanto è emerso, cominciando da Nawarecki, che ha chiarito quanto accaduto con le gomme Goodyear fin dalle gare cancellate al Nordschleife in maggio e arrivando ai cedimenti di Vallelunga.

Yvan Muller, Cyan Racing Lynk & Co, Lynk & Co 03 TCR

Yvan Muller, Cyan Racing Lynk & Co, Lynk & Co 03 TCR

Photo by: WTCR

"Dopo il Nurburgring abbiamo fatto test e analisi sulle gomme per capire cosa era successo, stessa cosa dopo Vallelunga. Non abbiamo trovato alcun problema particolare, anche se dopo la Germania è stata apportata una modifica alla costruzione del pneumatico. Quello che è accaduto è dovuto a fattori diversi, la temperatura era probabilmente la causa principale dei cedimenti, oltre alla severità del tracciato".

"Abbiamo preso delle precauzioni per ridurre al massimo i rischi che tali situazioni si ricreassero, in base anche alle caratteristiche della pista. Al momento siamo piuttosto tranquilli che non si possano verificare nuovamente certe problematiche e che i rischi siano stati significativamente ridotti".

"Prima di questa gara abbiamo avuto modo di parlare con Cyan Racing per capire dal punto di vista tecnico come ridurre i rischi legati alle gomme. Come FIA abbiamo capito che il loro problema derivava dal peso, per cui immagino che l'abbandono sia legato a questo".

"Abbiamo un regolamento deciso e approvato per questa stagione e tutti i team stanno correndo osservandolo com'è. Ci sono delle raccomandazioni da parte del Costruttore di gomme che le squadre devono prendere in considerazione, anche se non sono obbligatorie. E' chiaro che certi team possono incontrare delle problematiche, ma se vengono date delle linee guida un motivo c'è ed è per garantire la sicurezza".

Azione

Azione

Photo by: WTCR

Lotti: "Cambiare il BoP oggi è scorretto"

Lotti ha invece sottolineato la sua amarezza riguardo al comportamento di Lynk & Co, che prima ha fatto richieste improbabili e quasi assurde, poi ha accettato le soluzioni proposte (come tutti gli altri Costruttori presenti nel WTCR) e arrivando infine alla decisione di abbandonare il campionato, che ora ha solo 12 macchine in griglia.

"Al momento non posso dire cosa succederà l'anno prossimo con la Lynk & Co, ma credo che non ci siano problemi insormontabili per averli in griglia nel 2023. Certamente la posizione presa per i problemi con le gomme è importante, probabilmente dovuta alle caratteristiche della loro auto che è diversa rispetto alle altre, quindi hanno scelto di non correre le ultime tre gare della stagione".

"Credo sia molto importante capire perché loro non sono qui e ci tengo a sottolinearlo. Penso che la FIA e Discovey abbiano fatto di tutto per dare l'opportunità a tutti i concorrenti di risolvere i problemi. Ne abbiamo discusso e si è arrivati all'organizzare un'ulteriore sessione di prove al giovedì, oltre a quella aggiunta al venerdì recentemente prima delle Prove Libere".

"Secondo me era la scelta più logica, onestamente non so perché non abbiano aderito, dato che fra l'altro avevano già qui tutti i materiali. Hanno deciso di andarsene prima ancora di provare nelle condizioni attuali, che fra l'altro vedono la temperatura a 20°C, quindi ottima per gomme e vetture in generale. La domanda è: perché hanno agito così?"

"Hanno fatto una richiesta al Dipartimento Tecnico del TCR e si è arrivati alla decisione di ridurre il Peso di Compensazione di 20kg, anche se loro chiedevano di calare pure quello del Balance of Performance di altri 30kg, agendo anche sull'altezza da terra. Gli abbiamo spiegato che non sarebbe stato possibile adeguare il BoP e tutti i parametri nell'immediato per loro, fra l'altro sarebbe stato scorretto nei confronti degli altri".

"Per cambiare il BoP servono analisi specifiche per capire come agire, tra pesi, potenze, altezze e quant'altro. Non era possibile oggi prendere una decisione, magari si poteva ridurre il peso e allo stesso tempo la potenza, ma diventava problematico. Ecco perché eravamo arrivati alla conclusione che 20kg tolti a tutti erano la soluzione più adeguata e corretta, aggiungendo altri test in pista".

"Siamo venuti qui per chiarire la situazione, da parte nostra non c'è molto altro da dire, ma siamo aperti al dialogo e alle discussioni".

Partenza, Santiago Urrutia, Cyan Performance Lynk & Co, Lynk & Co 03 TCR guida

Partenza, Santiago Urrutia, Cyan Performance Lynk & Co, Lynk & Co 03 TCR guida

Photo by: WTCR

Ley: "Cambiare il concetto e il format per ridare lustro al WTCR"

Infine Ley ha parlato di quello che attualmente è un momento difficile per il suo campionato, ma il portavoce di Discovery Sports Events si mostra fiducioso che in futuro si trovino le soluzioni per farlo ripartire come si deve.

"Nemmeno io ho la palla di cristallo per dire cosa farà la Lynk & Co l'anno prossimo, sono però fiducioso che si possa trovare una soluzione per averli in griglia. Io rispetto sempre le decisioni dei concorrenti, anche se ovviamente ci mette in difficoltà. Ne dovremo parlare perché tornino nel 2023, dato che sono qui da diversi anni".

"Chiaro che la situazione di oggi mette in difficoltà tutte le parti, Discovery, WSC e FIA, oltre che gli altri addetti ai lavori. Cyan Racing schiera fra l'altro i due piloti di casa in Alsazia, quindi non sarà stata una decisione facile per loro da prendere".

"Riguardo al futuro della serie, non è un mistero che il WTCR stia incontrando un momento difficile, quindi dobbiamo capire come agire per risolvere i problemi. Con la FIA stiamo lavorando per rimpiazzare le gare che non si disputeranno in Asia, un paio si terranno al di fuori dell'Europa e lo annunceremo dopo approvazione del Consiglio Mondiale FIA della prossima settimana".

"Sul 2023 dobbiamo però già cominciare a darci da fare, vogliamo avere di nuovo un calendario che tocchi tutti i posti del mondo e bisognerà capire come modificare il format per attirare più partecipanti. Il livello normale del WTCR ha una griglia numerosa, quindi il concetto andrà rivisto".

"Il WTCR ha un grande potenziale e dobbiamo radunare nuovamente tutti i grandi delle corse Turismo come merita e deve. Dobbiamo farlo velocemente e sono convinto che i piani e i cambiamenti che risolveremo la situazione migliorando tutto il possibile".

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