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Intervista

Wickens esclusivo: “Studio un volante per me, Zanardi insegna..."

La vita di Robert Wickens è ormai cambiata da 18 mesi, quando al Pocono Raceway ebbe quel tremendo incidente.

Robert Wickens, Acura NSX

Robert Wickens, Acura NSX

IndyCar Series

In questo momento, sembra banale e fuori luogo utilizzare la parola "eroe" per chi nel mondo non sta salvando vite o lavorando negli ospedali. Ma visti i progressi fatti dal canadese in un anno e mezzo, tutto sommato il termine ci sta. Specialmente per quanto accaduto nelle ultime due settimane, quando è passato dalla seguente situazione...

 

 

...a questa...

 

...arrivando poi a questa.

 

Farlo in sole 5 settimane è ovviamente incredibile. La determinazione glaciale di Wickens la si era già apprezzata quando era al volante, ma qui stiamo parlando di migliorare una mobilità degli arti limitatissima, passando da momenti di sconforto totale ad altri di carica per riprendersi. E proprio su questi ultimi Robert ha scelto di puntare, considerando anche la buona dose di fortuna che ha nel raccontarlo.

“Per fortuna sto migliorando ogni giorno, l'unica difficoltà ovviamente è gestire l'impazienza perché vorrei che tutto evolvesse più rapidamente - racconta in questa esclusiva intervista a Motorsport.com - Ma è difficile lamentarsi perché potrei anche non avere nulla ora, quindi penso di essere stato molto fortunato a dover ripartire da capo. E c'è tanto davanti a me, sapendo che la cosa più grande che mi aspetta sono le gare. Posso dire che tornerl a correre, non so se in IndyCar, sarebbe l'obiettivo, ma prima ci sono ostacoli ingegneristici da risolvere".

Come fatto in passato coi suoi ingegneri, Wickens ha sempre dedicato molto tempo alle prove, tant'è che ora ricopre il ruolo di consulente alla Arrow McLaren SP per i piloti Patricio O’Ward ed Oliver Askew. E da qui vuole passare per poi rientrare in gioco.

“In questo momento siamo in una fase di stallo perché serve un budget per mettere in piedi un team per i test. Il nostro al momento non dispone degli ingegneri per farlo, nemmeno la McLaren in Inghilterra. Si tratta di una situazione molto diversa che richiede un certo numero di dipendenti, non si possono certamente fermare ora che sono impegnati in altre faccende. Però qualcosa lo si è fatto, abbiamo realizzato dei prototipi di volante in 3D per capire di quali comandi manuali ho bisogno. Sotto questo aspetto ci siamo mossi parecchio, ma non so ancora con certezza quando rientrerò. Speravo di farlo in IndyCar nel 2020, ma ho anche visto che serviranno mesi per avere una macchina per me".

“La priorità ora è riuscire a piazzare il volante su un simulatore in modo che possa allenarmi e prendere confidenza. Allo stesso tempo bisogna parlare con i tecnici per capire come operare in termini di affidabilità e sicurezza, poi di competitività. Sinceramente, la macchina andrà adattata un bel po' rispetto alla semplice introduzione di un volante con un paio di selettori in più; si tratta di cose essenziali che nessuno ha mai fatto prima, specialmente in IndyCar. E non possiamo fare le cose di corsa col rischio di avere problemi sulla vettura".

“Sarà un'impresa, per questo sto cercando di mettere insieme un budget per aiutare Arrow, McLaren e tutti i loro collaboratori, ma non sono cose che si risolvono velocemente. Mi piacerebbe telefonare la capo dicendo semplicemente 'Ho bisogno di X milioni di dollari', vedendoli il giorno dopo sul mio conto e potendo subito gareggiare. Ma non funziona così".

Un buon punto di partenza per Wickens sarebbe quella tecnologia che in più occasioni ha già dimostrato di funzionare.

“Il prossimo passo è salire su una macchina da corsa, mi piacerebbe un sacco chiedere a Jens Marquardt di farmi provare la BMW DTM o la M8 GTLM che Alex Zanardi ha guidato, giusto per vedere come funzionano i vari controlli. Al momento in testa ho un'idea ipotetica di quello che potrebbe servirmi, ma gli scenari possono anche essere milioni, dunque quello che mi serve è capire esattamente cosa avere in macchina. Sto lavorando con ingegneri e progettisti della Arrow McLaren SP a diverse soluzioni di volante, alla fine uno dovrò sceglierlo in base a quello che necessito. Ecco perché ritengo fondamentale averne uno definitivo da poter collegare al simulatore che ho a casa; una volta preso confidenza con esso saprò anche come effettuarne le regolazioni, portarlo a quelli di Pratt & Miller, che si occupano dei simulatori IndyCar, e procedere".

Parlando delle BMW di Zanardi, è chiaro che le sue gambe non gli permettono di muoversi e avere quella forza necessaria per condurre una vettura da corsa a determinati livelli. E attualmente la mano sinistra non gli consente di avere quella sensibilità in frenata che poteva essere il suo piede.

“Su una IndyCar, se avessi un freno a mano idraulico indipendente dal volante non riuscirei ad esercitare la stessa pressione perché per frenare i piloti usano un carico di 130-160kg sul pedale, quindi farlo con un braccio non è semplicissimo! Inoltre, avendo l'acceleratore sul volante, è fondamentale che le mani non si stacchino mai, sapendo a che velocità andiamo".

"Stiamo lavorando ad alcuni attuatori elettronici per avere i selettori al volante e frenare con loro, un po' come quelli a cilindro utilizzati sui kart. Purtroppo bisogna capire come far funzionare velocemente il sistema brake-by-wire in termini di risposta perché con un piede puoi creare una pressione di 2000psi in meno di un decimo di secondo; su un volante non esistono attuatori che lo facciano così istantaneamente, ci vuole almeno mezzo secondo. E non basta se stai andando al massimo, devi avere un picco di pressione immediato quando hai un carico aerodinamico elevatissimo. Dobbiamo essere sicuri che questo non si tramuti in uno svantaggio".

Arrow Electronics, essendo partner di McLaren SP, potrebbe dividere le spese di questo sistema, sapendo che ne ha sviluppato uno SAM (guida semi-autonoma) per le Chevrolet Corvette del proprietario della Arrow McLaren SP, che è quadriplegico e non utilizza le mani, ma anche per la Acura NSX utilizzata da Wickens per fare un giro sul tracciato di Toronto l'anno scorso. E il sogno di tornare a lottare con Will Power e Scott Dixon prosegue...

“E' vero, sono fortunato ad avere Arrow come partner perché è qualcosa che hanno come missione, trovare sistemi innovativi che possano fare la differenza in futuro. Il loto motto è “Five Years Out”, visto che pensano sempre cinque anni in avanti. Credo che sia una grande occasione per tutti noi, oltre che un bell'aiuto per me per tornare in macchina. Sono felice di potergli dare una mano anche in questo senso".

Ma Wickens non pensa di introdurre tutte queste cose solo in IndyCar, bensì anche in altre categorie.

"Certamente mi guardo attorno, penso sempre alla Formula E seriamente perché non hanno il cambio e gli bastano un paio di selettori sul volante. Hanno già il brake-by-wire e, come ho detto prima, il freno al volante mi serve; inoltre sfruttano già una frenata assistita con il re-gen, quindi ci sono parecchie cose che fanno al caso mio. Ma un conto è pensare alla gare, un altro ai problemi. La Formula E ha un angolo di sterzo assurdo, dato che molti tracciati sono cittadini; mi chiedo se poi possa riuscire a controllare tutto questo con il volante completamente capovolto! Per questo dico che dovrei fare esperienza in altre categorie, per capire il mio livello di flessibilità in questo senso. Fare come Zanardi per me sarebbe incredibile e utilissimo, dopo allora potrò pensare se guidare anche una Formula E. E' una cosa da pensare a medio-lungo termine, una volta che sarò a mio agio sol simulatore. Voglio tornare in IndyCar, so che andrebbe rivisto il regolamento per consentirmi di installare alcune cose sulla mia macchina, ma sono convinto che si possa fare".

E a 600 giorni dal botto di Pocono, c'è da aspettarsi che Wickens possa riuscirci nuovamente, sfruttando coraggio e determinazione - oltre che inventiva - per diventare quello che (se già non lo fosse) sarà un altro eroe del motorsport.

Robert Wickens, Schmidt Peterson Motorsports Honda

Robert Wickens, Schmidt Peterson Motorsports Honda

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Robert Wickens, Schmidt Peterson Motorsports Honda

Robert Wickens, Schmidt Peterson Motorsports Honda

Foto di: Phillip Abbott / LAT Photo USA

Il candidato al

Il candidato al "Rookie of the Year" Robert Wickens invia un video messaggio per aggiornare sulle sue condizioni

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images

Robert Wickens,  Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Robert Wickens, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Robert Wickens, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Robert Wickens, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Charlie Kimball, Carlin Chevrolet, Robert Wickens

Charlie Kimball, Carlin Chevrolet, Robert Wickens

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Robert Wickens, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Robert Wickens, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Robert Wickens, Acura NSX

Robert Wickens, Acura NSX

Foto di: IndyCar Series

Robert Wickens, Acura NSX

Robert Wickens, Acura NSX

Foto di: IndyCar Series

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Il pilota Honda Robert Wickens, si prepara a guidare la Arrow Acura NSX, nel pre-gara

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Il pilota Honda Robert Wickens, che guiderà la Arrow Acura NSX, nel pre-gara, con T.E. McHale, American Honda Motorsports Manager

Il pilota Honda Robert Wickens, che guiderà la Arrow Acura NSX, nel pre-gara, con T.E. McHale, American Honda Motorsports Manager

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Oriol Servia, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda accoglie Robert Wickens

Oriol Servia, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda accoglie Robert Wickens

Foto di: Geoffrey M. Miller / Motorsport Images

Robert Wickens, Arrow McLaren SP Chevrolet

Robert Wickens, Arrow McLaren SP Chevrolet

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Robert Wickens, Arrow McLaren SP Chevrolet

Robert Wickens, Arrow McLaren SP Chevrolet

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Oliver Askew, Arrow McLaren SP Honda chiacchera con Gil de Ferran e Robert Wickens

Oliver Askew, Arrow McLaren SP Honda chiacchera con Gil de Ferran e Robert Wickens

Foto di: Phillip Abbott / LAT Photo USA

Oliver Askew, Arrow McLaren SP Honda chiacchera con Gil de Ferran e Robert Wickens

Oliver Askew, Arrow McLaren SP Honda chiacchera con Gil de Ferran e Robert Wickens

Foto di: Phillip Abbott / LAT Photo USA

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