Verstappen: “Cosa mi impressiona di Honda? L'affidabilità”
Max Verstappen traccia un bilancio della prima stagione del binomio Red Bull - Honda, facendo un plauso al motorista nipponico capace, a suo dire, di fornire una power unit performance, veloce, che si è saputa migliorare nel corso dell'ano e, soprattutto, affidabile.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Il 2019 per la Red Bull è stato per certi aspetti un anno di transizione, capace tuttavia di fruttare al team 3 vittorie figlie del talento di Max Verstappen. L'olandese si è imposto in Austria, Germania e Brasile, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position in carriera.
Merito dei successi della scuderia di Milton Keynes è senza dubbio anche la power unit Honda, sulla quale ad inizio stagione in pochi avrebbero scommesso circa la reale competitività.
Verstappen, invece, si è detto stupito del motopropulsore nipponico per diversi fattori, alcuni incredibili se si pensa ai risultati del binomio McLaren – Honda di pochi anni fa.
“Penso sia stata una buona stagione. All'inizio ci si fa molte domande su come si sarebbe potuta evolvere l'annata, ma penso che di miglioramenti importanti ne siano stati fatti. Ad esempio, non ci siamo mai ritirati a causa di un problema al motore: un aspetto importante che ci ha permesso di essere così competitivi è stata senza dubbio l'affidabilità”, commenta Max.
“Poter contare su una power unit affidabile è uno step essenziale se si vuole vincere un campionato del mondo. Amo lavorare con queste persone perché non perdono tempo in parole inutili, ma si concentrano sull'obiettivo. In Honda c'è un'attenzione maniacale anche ai dettagli più piccoli, e la cosa mi piace molto, oltre ad essere importante”.
Ad onore del vero, va detto che Honda ha potuto contare su quattro aggiornamenti di motore nel corso dell'anno, contro le 3 dei principali rivali. Nonostante ciò si sia tradotto in una penalità sulla griglia di partenza per Max, il ventiduenne non ci da peso più di tanto.
“Sapevamo che la Spec-4 sarebbe stata un importante passo in avanti per noi, continuavo a chiedere ai ragazzi 'allora, quando arriva? Allora, quando arriva?'. Hanno dato tutto ciò che potevano e i risultati si sono visti.
Una chiosa, infine, Verstappen la concede sulla qualifica, sembrata essere un po' il tallone d'Achille della Red Bull. “Penso che i risultati del sabato dipendano molto dalle caratteristiche della pista. Da un week end all'altro, il divario tra le tre scuderie di vertice si può allargare o rimpicciolire. Non è andata male, ma possiamo e vogliamo fare di meglio. C'è ancora del lavoro da fare”, conclude Max.
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