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SRT conferma l'addio di Petronas alla MotoGP

Il Sepang Racing Team (SRT) ha confermato sabato mattina presto la separazione da Petronas nel campionato del mondo MotoGP, così come la chiusura delle sue due strutture Moto2 e Moto3, in vista della prossima stagione.

Cal Crutchlow, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La notizia, riportata per la prima volta da Motorsport.com giovedì, rappresenta un addio importante per la compagnia petrolifera malese, solo tre anni dopo che è sbarcata nella classe regina, dichiarando di essere entrata in MotoGP con grandi ambizioni.

Infatti, l'obiettivo principale del team MotoGP, che ha debuttato nel 2019 con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, era quello di diventare il migliore tra gli indipendenti. Oltre alle sei vittorie ottenute fino ad oggi, il traguardo più notevole è il secondo posto ottenuto da Morbidelli nel Mondiale 2020.

Stando a quanto ha appreso Motorsport.com, la decisione di Petronas è arrivata in risposta a un recente cambiamento importante nel top management della società. È chiaro che la nuova gestione preferisce concentrare le sue risorse in un'altra direzione.

Mentre i membri dei team di Moto2 e Moto3 sono già alla ricerca di lavoro per la prossima stagione, il personale della squadra di MotoGP ha il posto garantito per il 2022. Tuttavia, resta da vedere come la partenza dello sponsor principale della squadra influenzerà la struttura a tutti i livelli.

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Per cominciare, il legame con Yamaha, fornitore delle moto in MotoGP, è stato ridotto a un accordo minimo, con cui la SRT rinuncia alla M1 ufficiale a cui aveva diritto, per avere invece due prototipi considerati standard.

"Abbiamo iniziato questa partnership con il SIC (Sepang International Circuit) per mostrare le nostre capacità di R&S e siamo orgogliosi che Petronas sia stata determinante nel posizionare la squadra come un contendente al titolo. Insieme, abbiamo avuto alcuni grandi momenti, confermando che abbiamo raggiunto ciò che ci eravamo prefissati. Riteniamo quindi che sia il momento giusto per concludere questa partnership", ha spiegato il portavoce di Petronas nel comunicato dell'annuncio.

Uno dei problemi che ha portato a questo effetto a catena è stata la difficoltà dei dirigenti SRT a finalizzare una formazione di piloti convincente, una volta confermato il ritiro di Valentino Rossi e la promozione di Franco Morbidelli nel box del team ufficiale Yamaha. In cima alla lista ora c'è Darryn Binder, che se confermato farebbe il salto direttamente dalla Moto3, proprio come ha già fatto Jack Miller qualche anno fa.

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