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Razgatlioglu: “Ho lottato più con la mia moto che con Scott e Rea”

In Gara 2 sfuma l'occasione di conquistare la prima tripletta per Toprak Razgatlioglu, costretto a tenere in pista una R1 difficilmente gestibile. Il pilota Yamaha però resta leader del mondiale con 30 punti di vantaggio su Jonathan Rea e guarda all'Indonesia con la voglia di vincere tutto.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Sembrava davvero l’uomo battere e così è stato almeno fino a Gara 2: Toprak Razgatlioglu ha dominato l’intero round di San Juan El Villcum piegandosi solo alla mancanza di grip della sua R1. Già, perché il pilota Yamaha non è riuscito a coronare il sogno della tripletta nella seconda gara lunga del weekend per via di una moto non perfettamente a posto che non gli ha permesso di essere davanti a Scott Redding e Jonathan Rea, vincitore e secondo rispettivamente.

Razgatlioglu però lascia l’Argentina con 30 punti di vantaggio su Jonathan Rea. A un solo round dalla fine della stagione, è chiaramente il turco il favorito per il titolo, anche se in Gara 2 non è riuscito a mettere le sue ruote davanti a quelle della Kawasaki numero 65. Rea tiene aperta la lotta con una seconda posizione di forza, complice anche le evidenti difficoltà del rivale, e non permette al leader di fuggire nella generale.

Toprak ha lottato fino a quanto ha potuto, cercando in ogni modo di contrastare i propri rivali, agguerritissimi e determinati a stargli davanti. Ma prima di tutto ha dovuto combattere con una M1 piuttosto ingestibile, che soffriva di grip, chattering e le cui gomme sono crollate ben presto: “Ho dato il mio meglio perché le mie gomme sono crollate molto presto. Negli ultimi giri ho provato a prendere la seconda posizione, ma Rea era troppo forte”.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team,  Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“Sono sorpreso di non aver vinto – prosegue Razgatlioglu – perché il mio piano era di lottare con Scott e, al massimo, accontentarmi della seconda posizione. Ma scivolavo troppo e avevo tanto chattering, non girava e non riuscivo a fermarla, forse per il vento o per il caldo. La mia rivale oggi è stata la mia moto, oltre Scott e Johnny. Quindi mi sono detto che la terza posizione andava bene per Gara 2. Ma sono felice, non sono caduto e abbiamo preso punti preziosi per il campionato”.

La maledizione della tripletta, si potrebbe dire. Razgatlioglu, nonostante la vetta della classifica e il grande dominio mostrato, non è ancora riuscito ad affermarsi in tutte e tre le gare di un weekend. Ci ha provato in Argentina, invano. Ci riproverà a Mandalika, fra un mese, quando la Superbike approderà per la prima volta in Indonesia per l’ultimo appuntamento della stagione: “Anche domenica ero molto vicino alla tripletta, ma non è stato abbastanza. Ci ho provato, ma non è stato possibile. Magari in Indonesia! Sono entusiasta di andare a Madalika, perché è una pista nuova per tutti. Proverò a vincere anche lì, perché questo è il mio stile. Non mi accontento, cerco solo la vittoria”.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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