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Quartararo: "Spero che Yamaha voglia ascoltare la mia opinione"

Fabio Quartararo spera che Yamaha tenga in considerazione i suoi suggerimenti per sviluppare la moto del 2021, ora che arriva al team factory. Nonostante la sua poca esperienza, il francese pensa di sapere esattamente cosa dire per dare il suo contributo a migliorare.

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La rapida ascesa di Fabio Quartararo prosegue nel 2021. Arrivato in MotoGP nel 2019 nel team Petronas, il francese si è mostrato competitivo da subito, salendo sul podio alla sua quarta gara dopo una prima pole position ed un terzo posto al settimo appuntamento del mondiale, a Barcellona. Yamaha ha da subito dato fiducia al giovane pilota di Nizza, affidandogli una delle moto ufficiali per il prossimo anno. A gennaio infatti è stato dato l'annuncio che Quartararo avrebbe corso nel team factory nel 2021. 

El Diablo ha continuato a progredire nel 2020, con tre successi che gli hanno permesso di essere al comando della classifica generale per molto tempo. Tuttavia, la fine della stagione è stata più complicata, a causa di una serie di risultati negativi che lo hanno fatto precipitare in ottava posizione. Mentre cerca il feeling su una Yamaha difficile da gestire in questo 2020, Quartararo mostra la sua intenzione di assumere il ruolo di leader al suo arrivo nel team factory, per diventare uno dei principali artefici dello sviluppo. 

Pertanto, quando gli è stato chiesto se vuole che Valentino Rossi, con cui si sono scambiati la moto, continui a partecipare al lavoro di sviluppo della M1, il pilota d'oltralpe ha risposto che vuole principalmente far sentire la propria voce. "Penso che meno persone ci siano e meglio è. Credo che quando ci siano troppe persone sullo sviluppo di una moto, ci genera confusione". 

"Darò la mia opinione a Yamaha - prosegue - spero che la ascoltino. Farò tutto il possibile per aiutare a portare la moto in alto, quindi bisogna che Yamaha comprenda che il mio obiettivo principale è di arrivare al top ma anche di poter guidare la moto. Dunque, credo che ci sia bisogno di fare un inverno molto buono, sia da parte mia sia per quanto riguarda il test-team. Questo sarà molto importante perché non si può modificare il motore e si dovrà quindi lavorare su tutte le altre aree". 

Quartararo pensa che Yamaha dovrà tenere in considerazione da subito le sue lamentele, dato che la M1 ha avuto poca costanza nel 2020: "Mi preoccupa, perché lo scorso anno abbiamo fatto 19 gare su 19 piste diverse e la moto andava bene ovunque. Quest'anno, abbiamo fatto 14 gare su sette circuiti differenti, ma la moto è andata bene su tre o quattro, mentre per il resto era un disastro. Ho qualcosa in mente per il prossimo anno, spero che Yamaha mi ascolti, ma sicuramente sono preoccupato perché sono molte gare che non mi diverto completamente". 

Le due parti dovranno darsi fiducia

Fabio Quartararo si augura di contare sulla fiducia reciproca tra lui e Yamaha, con la speranza che le sue richieste saranno ascoltato nonostante la poca esperienza rispetto a quella del futuro compagno di squadra Maverick Vinales, che invece corre in MotoGP dal 2015. El Diablo ha fiducia del fatto che il team possa migliorare la situazione, grazie alle prestazioni mostrate nel 2019 e alle informazioni portate dai piloti quell'anno. 

"Non ho molta esperienza in MotoGP, ma penso di sapere chiaramente cosa dire a Yamaha riguardo gli aspetti da migliorare. Credo che bisognerà anche credere in loro. Va bene dire che la moto non è così buona, che devono lavorare, ma bisogna anche credere nel fatto che abbiano fatto delle moto fantastiche in passato. Per me, la scorsa stagione è il migliore esempio, perché è stata la prima. Penso che dobbiamo dare fiducia al team, fornire le nostre idee ed è importante credere al progetto. Quindi credo che sia un vantaggio essere nel team ufficiale. Non vedo l'ora di stare con loro e riunirmi per esprimere le mie idee". 

Nell'ultima parte di campionato, Fabio Quartararo ha avuto l'idea di ispirarsi alle prestazioni più consistenti della versione 2019 della Yamaha, con la quale il suo compagno di squadra Franco Morbidelli ha avuto un finale di stagione decisamente migliore del suo, con due vittorie in tre gare. I piloti del team factory si sono mostrati più misurati. Maverick Vinales ha sottolineato la trazione fantastica della moto del 2019, affermando però che non fosse sufficiente a contrastare Marc Marquez, mentre Valentino Rossi ha ricordato che Yamaha aveva problemi già l'anno scorso. A fine anno, anche Vinales era arrivato alla conclusione che Yamaha fosse in una fase discendente dal 2016 e che nessuno trovasse la soluzione ai problemi riscontrati, cosa che Quartararo contesta. 

"Ovviamente ci sono delle soluzioni - risponde El Diablo - La moto dell'anno scorso andava veramente bene. Non ho guidato quella del 2016, ma dicevano che andasse forte. Quindi le soluzioni ci sono, bisogna solo capire come progredire nelle aree dove siamo più in difficoltà. Quando si guardano i dati di Franco, è evidente che ci manca qualcosa in curva e con il grip al posteriore. Bisogna lavorare su questo e fare delle analisi. Penso che Yamaha sia molto motivata perché vede che la moto del 2020 era un disastro per tutti nelle ultime gare". 

"Non abbiamo bisogno di dire continuamente che la moto non funziona - conclude il pilota francese - Lo vedono e ci lavorano duramente. Troveranno qualcosa e spero che potrà già debuttare nei test, compreso Cal Crutchlow. Spero che siano motivati e pronti ad identificare il problema". 

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