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Quartararo: “Basta con la storia che Yamaha sia una moto facile”

Fabio Quartararo ha conquistato la seconda posizione nelle prime qualifiche della stagione a Losail. Il pilota Yamaha ha battuto il record della pista ma è stato beffato da Bagnaia. Per vincere domani sarà importante la strategia, secondo El Diablo, che dovrà sopperire alla poca velocità rispetto a Ducati.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Il suo tempo record sembrava irraggiungibile eppure Francesco Bagnaia è riuscito a beffarlo prendendosi la prima pole position della stagione: Fabio Quartararo si accontenta a Losail della seconda posizione in griglia di partenza, a 266 millesimi dal pilota Ducati. L’avventura del transalpino nel team Factory Yamaha inizia con una prima fila che però lo lascia più che soddisfatto, consapevole del fatto che può ambire alla posizione più alta del podio.

Non sarà facile lottare con le Ducati, in particolare con quella di Bagnaia, apparso davvero in forma. Quartararo non è equipaggiato della moto più veloce della griglia, anzi. Losail è storicamente favorevole alla Desmosedici, ma il pilota francese punta a fare una buona strategia per poter sopperire alla differenza di velocità. El Diablo dovrà però confrontarsi con una Yamaha che non ritiene più semplice come si pensa: “Con la moto 2019, più spingevo e più andavo piano. Con il 2020 e il 2021, devi spingere come una bestia per ottenere i tempi. Non è il modo in cui mi piace guidare, ma è il modo in cui la moto funziona meglio. La storia che la Yamaha è una moto facile è finita. Ora dobbiamo spingere come animali per ottenere i tempi. Dobbiamo lavorare su questo per le qualifiche e il ritmo di gara, perché richiede due diversi tipi di guida e dobbiamo adattarlo ad ogni circostanza”.

Sei soddisfatto della qualifica di oggi?
“È stata difficile, abbiamo fatto un po’ di tentativi nelle FP3, ma le condizioni erano completamente diverse rispetto alle FP4. Speravo che le cose potessero andare bene, ma in realtà il passo non andava. Nel passaggio dalle FP4 alle qualifiche  non ero soddisfatto e abbiamo deciso di tornare indietro al setup dei test, che era quello migliore e più veloce che avevamo trovato, con cui avevo fatto i tempi migliori. Quindi alla fine sono contento. Non ho potuto usare il secondo set di gomme, Franco era davanti a me, ho preso la bandiera a scacchi per un secondo. Ma oggi il risultato migliore che ci potessimo aspettare era la seconda posizione, quindi va bene così”.

Con la velocità di punta inferiore alle Ducati, quanto è cruciale essere in prima fila?
“Credo che sia davvero importantissimo, perché non so se tutti i costruttori abbiano gli interventi per l’anteriore, per la partenza. Sia io sia Maverick abbiamo fatto tantissime prove per la partenza migliore possibile, però è molto difficile fare una buona partenza ed è facile sbagliarla. Siamo lenti rispetto agli altri piloti, per questo cercheremo di gestire questa cosa nel miglior modo possibile. Proverò a sfruttare al meglio il nostro potenziale e quindi domani ce la metterò tutta”.

Morbidelli nei test aveva detto che la M1 può vincere ma non lottare. Cosa pensi?
“Credo che sia vero. In qualche modo ha ragione, se pensiamo alle vittorie dell’anno scorso, la Yamaha ne ha accumulate tante, sempre partendo davanti e costruendo un vantaggio durante la gara. Sappiamo che abbiamo difficoltà a stare dietro a moto diverse dalle Yamaha. A Barcellona quando ho vinto ero dietro a Franco e Vale. Lottare tra Yamaha va bene, ma quando dobbiamo lottare con altri è diverso. L’idea è di essere sempre davanti e imporre il ritmo, però anche se non è la moto perfetta per battagliare cercherò di fare la differenza”.

La partenza è molto importante, quindi sapremo già al primo giro se potete vincere?
“Dipende. Il mio obiettivo è quello di fare una buona partenza e dei buoni primi giri, dobbiamo essere aggressivi sin dall’inizio. Io ho fatto un po’ di sorpassi nei test, credo che siamo in grado di farlo bene. Penso che i primi 5 giri saranno importantissimi, poi vedremo. Dalla seconda posizine spero di non ritrovarmi troppo in fondo, ma nei primi giri le cose saranno importanti, il primo giro sarà aggressivo come sempre e dobbiamo cercare di non perdere posizioni anzi di guadagnarle.

C’è qualche possibilità di collaborare con il tuo compagno di squadra in gara?
“Maverick ed io ne abbiamo parlato nei test. Dal mio punto di vista credo che si può sfruttare la scia, superare se c’è un aiuto di questo tipo, non perdere tempo sulle curve. Questo va benissimo come strategia, ma sarà difficile. Però l’idea sarebbe ottima”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Top 3, Pole sitter Francesco Bagnaia, Ducati Team, Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing, Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing parc ferme

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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