MotoGP: nessun Gran Premio sospeso anche in caso di contagio
Dorna, promotore del mondiale MotoGP, sta ultimando il protocollo per l’avvio della stagione 2020.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
A seguito della sospensione o cancellazione dei primi 11 Gran Premi del calendario del 2020, la MotoGP ha annunciato che la stagione inizierà il 19 luglio a Jerez de la Frontera, con un doppio appuntamento che si disputerà dopo l’accordo avvenuto tra Dorna ed il circuito andaluso, sempre che le autorità del Governo spagnolo diano l’ok per l’evento.
Il campionato verrà disputato con una seria di restrizioni che stanno prendendo forma nelle ultime settimane. Dorna ha già annunciato una riduzione del personale presente in circuito, una quarantena obbligatoria di 14 giorni prima di viaggiare a Jerez e la cancellazione delle wild card nel 2020.
Una volta in circuito inoltre, si cerca di blindare il paddock per garantire la salute del personale presente, con test regolari per verificare che non ci siano casi di Coronavirus ed eventualmente localizzarli subito. Tuttavia, Dorna è cosciente del fatto che possa capitare che qualcuno venga contagiato, ma si sta lavorando ad un piano per poter proseguire con il gran premio.
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, in un’intervista a Marca ha dichiarato: “Il piano è praticamente terminato. Abbiamo formato parte di un comitato che ha creato il Consiglio Superiore dello Sport. Siamo in attesa di presentare le nostre misure per l’approvazione o effettuare i cambi necessari. Ora siamo molto più preparati e abbiamo dei protocolli in caso di positività di qualcuno o se ci fossero persone che presentano sintomi. Dipende dall’importanza del tema. Ma ciò che è sicuro è che il gran premio non si fermerà con un caso di contagio”.
Il Governo spagnolo ha stabilito l’obbligo di quarantena di 14 giorni alle persone che arrivano in Spagna, perciò tutti i lavoratori ed i piloti dovranno regolarsi di conseguenza per rientrare con i tempi: “Era previsto per le persone che arrivano da fuori la Spagna. Bisogna anche sapere la durata di questa norma, non sappiamo fino a quando sarà in vigore. Si mischierà con altre cose. Se cominciassimo oggi stesso, bisognerebbe fare la quarantena in Spagna. Se sarà a fine giugno, che sarà il momento in cui credo che le cose potrebbero cambiare, vedremo”.
Per quanto riguarda le gare, non è ancora chiaro se correranno le categorie di contorno del Mondiale: “Stiamo valutando. Appena avremo il protocollo con il numero di persone che include, vedremo. In alcuni eventi ci sarà la MotoE ed in altri la Red Bull Rookies Cup. Esattamente non abbiamo ancora deciso”.
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