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Analisi

MotoGP | Aprilia isola felice: il sorriso è la chiave del successo

Al giro di boa della stagione la Casa di Noale comanda la classifica team ed è in lizza per il titolo con Aleix Espargaro, oltre ad aver centrato la sua prima vittoria in MotoGP. L'evoluzione tecnica della RS-GP è evidente, ma una delle chiavi probabilmente è l'armonia che si respira all'interno della squadra. E Maverick Vinales ne è la prova vivente.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team, Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team, Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

L'Aprilia è la grande rivelazione della MotoGP 2022, ma quando siamo arrivati oltre la metà della stagione è giunto il momento di smetterla di chiamarla così. Il campionato ha superato il giro di boa ad Assen e la Casa di Noale non è solo in corsa per il titolo con Aleix Espargaro, ma si trova anche al comando della classifica team.

Un salto di qualità incredibile per chi già lo scorso anno aveva mostrato dei grandi progressi, conquistando il primo podio in era MotoGP a Silverstone, ma aveva chiuso al nono posto in questa stessa classifica. E' vero che parliamo dell'unico marchio della griglia che almeno fino a fine stagione dispone ancora delle concessioni, ma è altrettanto vero che gli uomini diretti da Massimo Rivola le stanno sfruttando alla grandissima.

Ogni qual volta che sulla RS-GP appare qualche novità, la vediamo poi rimanere in pianta stabile. Segno che nelle stanze di Aprilia Racing è stata trovata la strada giusta per continuare a far progredire un progetto nato bene. E conferma quanto l'arrivo di Rivola sia stato fondamentale per permettere a Romano Albesiano di tornare ad occuparsi solamente degli aspetti tecnici, perché da allora la crescita è stata costante.

Basti pensare che due anni fa l'Aprilia si è vista sbattere in faccia tutte le porte a cui aveva bussato per andare a riempire il vuoto lasciato dalla squalifica per doping di Andrea Iannone. Lo scorso anno invece, seppur con l'agevolazione del momento difficile che stava vivendo il ragazzo e del pressing del grande amico Aleix, è riuscita a convincere ad entrare in squadra un pezzo da novanta come Maverick Vinales.

E ora ha trovato anche un nuovo partner nella RNF Racing di Razlan Razali, che ha preferito puntare sulla RS-GP invece che proseguire il suo rapporto con la Yamaha. Tutti segnali evidenti di quanto il marchio veneto sia ormai una realtà consolidata della classe regina, come certificato anche dai numeri, che non sempre dicono la verità, ma tendono a dare una buona lettura dei fatti.

L'Aprilia ha raccolto 54 punti nel 2020, 135 nel 2021 e oggi è già arrivata a quota 213 quando all'appello mancano ancora nove Gran Premi. Il ruolino di Espargaro è da vero martello, perché è l'unico pilota della griglia ad aver ottenuto punti in ognuna delle 11 gare disputate finora. Segno che anche i problemi di affidabilità che avevano caratterizzato la stagione corta del COVID sono solo un lontano ricordo.

Il pilota di Granollers ormai è destinato a rimanere legato a doppio filo alla Casa di Noale. Ha creduto nel progetto quando Aprilia era davvero la "Cenerentola" della griglia, cosa che gli è sempre stata riconosciuta dal team, che ha imparato a gestire le sue sfuriate, consegnandogli anche una simbolica fascia di "capitano". Hanno stretto i denti insieme nei momenti difficili, hanno lottato e i loro sforzi sono stati ripagati nella domenica trionfale di Termas de Rio Hondo, quando è arrivata la prima vittoria nella classe regina sia per lui che per il marchio.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Quello dell'Argentina poteva sembrare un episodio sporadico, ma poi hanno continuato ad arrivare risultati a raffica. Il più esperto dei fratelli Espargaro è salito sul podio per quattro gare di fila. E avrebbero potuto essere anche cinque se non avesse commesso un errore clamoroso proprio nella gara di casa a Barcellona, quando era convinto che la corsa fosse finita quando in realtà mancava un giro dal termine, gettando via un secondo posto già messo in cassaforte.

Il segnale più forte della sua maturazione e del potenziale raggiunto oggi dalla RS-GP però è stato probabilmente quello di Assen. Aleix si è ritrovato 15° dopo essere stato portato nella ghiaia da Fabio Quartararo, ma non si è perso d'animo ed ha rimontato fino al quarto posto, con un doppio sorpasso da leggenda all'ultima chicane ai danni di Brad Binder e di Jack Miller. Una manovra da campione, o almeno da pilota che ad oltre 30 anni ha trovato finalmente la consapevolezza di poterlo essere, oltre ad avergli permesso di ridurre a 21 punti il gap dal francese della Yamaha.

In Olanda però è arrivato anche il primo podio griffato Aprilia di Vinales. Il pilota di Roses ci era già andato vicino al Sachsenring, perché era quarto quando sulla sua RS-GP si è rotto l'abbassatore. In Olanda ha completato l'opera, ma la cosa che conta di più è che finalmente sembra aver trovato la chiave per sfruttare il potenziale della moto almeno per quanto riguarda il passo gara. Manca ancora uno step in qualifica, ma la sensazione è che nella seconda parte di stagione tutti dovranno fare i conti con due Aprilia là davanti.

E' proprio nelle parole di Maverick che si capisce quale sia una delle chiavi del successo che sta avendo l'Aprilia: l'aspetto umano. Che a Noale ci fosse un clima speciale lo si era già capito quando Rivola ha difeso ed aspettato Iannone fino alla sentenza che lo ha messo fuori gioco per quattro anni, ma il modo in cui la squadra sta recuperando Vinales ne è una riprova.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo un 2021 da incubo, con l'eclatante rottura con la Yamaha e la tragica scomparsa del cugino Dean Berta, la cosa più importante per il pilota di Roses era ritrovare la serenità, perché il suo talento non lo ha mai messo in dubbio nessuno. La Casa di Noale lo ha fatto lavorare con calma, senza la pressione di dover far risultato a tutti i costi, e gli ha rinnovato il contratto per altri due anni quando questi non erano ancora arrivati.

Negli ultimi anni ci eravamo abituati a vedere un Maverick spesso cupo ed arrabbiato, ora lo vediamo sempre sorridente e non solo quando è con la moglie o con la sua Nina. "Sarei stato così felice anche se non fossi salito sul podio": parole pronunciate dopo il terzo posto di Assen, che dicono tanto del momento che sta vivendo.

L'Aprilia ha creduto in lui nel momento più buio e ora Vinales la sta ripagando: "Si merita di essere sul podio in ogni gara. Mi sembra che abbiamo la mentalità di una squadra nuova, che ha tanta voglia e tanta fame di vincere. Hanno una grande fiducia nei miei confronti e questo mi permette di dare il massimo ogni giorno ed anche di più in gara".

A Noale hanno già scritto dei capitoli importanti della "favola", dopo la pausa estiva bisognerà provare ad andare a caccia del lieto fine...

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Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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