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MotoGP | Bagnaia: "Non sono qui per fare il tester, ma per vincere"

Dopo il deludente ritiro nel GP del Qatar, il pilota della Ducati non ha nascosto di non aver gradito l'approccio alla prima gara della stagione, ritenendo che la GP22 sia stata un cantiere aperto troppo a lungo, impedendogli di concentrarsi su se stesso fino alla FP4 di ieri. A Mandalika servirà una svolta, perché la concorrenza non aspetta.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il 2022 è iniziato decisamente in salita per Pecco Bagnaia. Dopo il nono tempo nelle qualifiche, il weekend del Gran Premio del Qatar si è chiuso con uno zero in classifica. Il pilota della Ducati stava mettendo una pezza ad una brutta partenza, ma poi è scivolato alla curva 1 nel tentativo di infilare Jorge Martin, portando entrambi al ritiro.

A preoccupare il piemontese non è tanto la gara in sé, che alla fine ha visto la vittoria di un'altra Ducati, la vecchia GP21 di Enea Bastianini, quanto il fatto che ci sia voluto troppo tempo per definire il pacchetto della sua Desmosedici, cosa che lo ha obbligato a rincorrere per tutto il weekend.

"E' strano, perché tutte le Ducati GP22 sono partite davvero male. Io ho perso tante posizioni ed ero 16° alla curva 3. A quel punto ho iniziato a spingere per cercare di recuperare il più possibile, ma oggi non eravamo pronti per lottare per la vittoria. Il mio passo non era male, se rapportato a cosa abbiamo fatto questo weekend, ma non tale da pensare in grande", ha detto Bagnaia.

"La cosa più importante ora è ripartire da qui e non toccare più niente sulla moto, perché ho bisogno di concentrarmi su me stesso, sul mio stile di guida, e ritrovare il feeling ed i risultati dell'anno scorso. So che abbiamo la possibilità di vincere, ma ora devo pensare solo a me stesso e questa può essere la chiave per tornare davanti", ha aggiunto.

Questa seconda parte del discorso ha lasciato trasparire un po' di malessere, che Pecco non ha nascosto quando gli è stato chiesto di approfondire la questione, spiegando che probabilmente lo sviluppo della moto nuova non è stato gestito nel migliore dei modi.

"E' normale provare cose nuove, ma evidentemente gli altri sono riusciti ad ottimizzare il lavoro anche in pochi giorni e noi no, ma perché avevamo delle dinamiche molto diverse. Sembra che la nostra moto sia molto simile alla vecchia, ma in realtà non è così. Dall'inizio dei test non ho mai guidato la stessa moto per due sessioni di fila, quindi non ho mai potuto lavorare per adattare il mio stile di guida alla moto o alla pista".

"Abbiamo fatto un miliardo di prove e purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per definire il miglior pacchetto possibile. Ci siamo riusciti solo nella FP4, ma ormai era troppo tardi per metterci a posto per le condizioni della pista. La cosa buona è che possiamo ripartire da lì la prossima volta e credo che sarà un qualcosa che aiuterà anche gli altri piloti Ducati. Però d'ora in avanti vorrei anche evitare di fare questo tipo di lavoro durante un weekend di gara, perché non è il momento adatto. Io non sono qui per fare il tester, sono qui per vincere le gare".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Inevitabilmente, gli è stato chiesto anche di commentare l'incidente che ha portato al suo ritiro. Una manovra che secondo il ducatista non era troppo azzardata, ma che non ha avuto l'epilogo sperato.

"Non ho esagerato, non è la parola giusta. Jorge stava andando abbastanza più piano di me in quel momento. Il problema è che ho faticato a passarlo sul dritto e la stessa cosa mi era già successa anche con la Yamaha, quindi dobbiamo capire un po' di cose che sono capitate oggi. Sono arrivato un po' in ritardo ad affacciarmi su Martin, ma la frenata non è stata esagerata, perché anche lui non stava staccando più troppo forte. Ero in traiettoria, ero nella posizione giusta, ma ho perso l'anteriore".

"L'unica cosa che posso fare è chiedere scusa a Ducati, a Pramac e a Jorge, però non è stata una manovra da fuori di testa. E' stato un sorpasso che non è andato a buon fine e dobbiamo capire bene i motivi. Sicuramente il mio obiettivo era di arrivare più avanti e non potevo accontentarmi di un nono posto quando il potenziale, visto che giravo quattro decimi più forte, il sorpasso era da tentare".

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Volendo guardare al bicchiere mezzo pieno, anche altri big come Marc Marquez e Fabio Quartararo non hanno raccolto troppi punti. Secondo Pecco però bisogna considerare in corsa per il titolo anche chi ha brillato oggi, compreso quel Bastianini che sfrutta la tanto amata GP21.

"I tre piloti che sono saliti sul podio possano lottare per il Mondiale in questo momento. Enea non ha niente da fare sulla moto, perché la sua era già perfetta alla fine dell'anno scorso ed è ripartito da lì. Oggi però è stato veramente bravissimo, non voglio che passi il messaggio che chiunque possa vincere con quella moto".

"Gli altri sicuramente sono stati più veloci di noi, ma non hanno ottenuto il massimo risultato. Noi purtroppo abbiamo ottenuto molto meno però. La cosa positiva è che finalmente siamo riusciti a trovare la quadra nella FP4 di ieri, quindi d'ora in avanti non avrò più da lavorare e potrò solo pensare solo a me. Questo è quello di cui ho bisogno, essendo un pilota sensibile", ha concluso.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: MotoGP

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