MotoGP | Aleix Espargaró: “Le concessioni aiutano, ma non mi piacciono”
Ad Aprilia manca un solo podio prima di perdere le concessioni di cui gode in MotoGP, ma Aleix Espargaro non è preoccupato da questa cosa.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
A partire dal 2016, la MotoGP ha introdotto il sistema delle concessioni, aiuti ai team in svantaggio tecnico come lo era Ducati all’epoca o le nuove squadre che entravano nel campionato, come Suzuki, KTM e Aprilia. Questo sistema offriva dei vantaggi nello sviluppo dei motori e giornate di test privati. Secondo le regole, si perdono le concessioni se si sommano sei punti in due anni (tre per una vittoria, due per un secondo posto e uno per un terzo). La prima a perderle è stata Ducati, poi Suzuki, che le ha recuperate e poi perse di nuovo, e lo scorso anno è stato il turno di KTM. L’unico team che continua a goderne è Aprilia, che al momento ha cinque punti ed è a un solo punto (terzo posto) dal perderle.
I magnifici risultati di Aleix Espargaro hanno portato i punti per la perdita delle concessioni: lo scorso anno ha chiuso in terza posizione a Silverstone, conquistando il primo podio per Aprilia, quest’anno in Argentina è arrivata la prima vittoria ed è salito sul podio a Portimao domenica scorsa. Questo significa che un nuovo podio farebbe perdere definitivamente questi aiuti importanti, aspetto che i vertici di Noale hanno già previsto e stanno lavorando come se già non le avessero.
Per Espargaro, autentico leader del progetto Aprilia, perdere le concessioni non solo non è un problema, ma lo desidera davvero: “Forse alcuni ingegneri a Noale sono un po’ più preoccupati di me, ma non mi piacciono le concessioni. Non sono stupido, so che questo sistema ci ha aiutato, ma non mi piacciono per niente e penso di aver dimostrato di guidare a un buon livello, così come la RS-GP. Se non fossimo a un buon livello sarebbe impossibile fare questi risultati. Quindi, da questo momento penso che abbiamo una buona base e spero che a Jerez possiamo perdere le concessioni”.
Ad ogni modo, guadagnando il sesto punto Aprilia perderebbe automaticamente una parte delle concessioni, ovvero i test liberi, ma manterrebbe fino alla fine dell’anno l’opportunità di utilizzare 9 piloti invece di 7 e di fare sei wild card invece di tre. Non si può scartare l’idea che Dorna abolisca le concessioni una volta che Aprilia le perde.
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Senza pressione
La cosa certa è che il passo in avanti fatto da Aprilia da metà della scorsa stagione e soprattutto all’inizio del 2022 colloca il team all’altezza dei suoi rivali, per quanto Aleix non si aspettasse di essere a questi livelli in questa fase della stagione: “Non me lo aspettavo minimamente. Siamo in lotta per il campionato dopo la quinta gara, questo è sicuro. Siamo solo a tre punti dal campione in carica Fabio Quartararo. Mi aspettavo di avere un livello alto quest’anno, ma non così tanto”.
Con i suoi 32 anni, il maggiore dei fratelli di Granollers si trova nel miglior momento della sua carriera: “Credo che sto guidando a un buon livello, ma penso che lo fossi anche l’anno scorso. Però bisogna avere una moto competitiva, cosa che quest’anno Aprilia ha portato, si adatta al mio stile di guida”.
Nonostante la grande esperienza nel mondiale, per Espargaro questa è la prima volta che si vede in una situazione del genere, ma per lui non è un problema: “Quest’anno ho dimostrato di essere forte con questa moto, sinceramente non sento pressione. Non penso al campionato, sono super rilassato, mi godo molto il momento. Ho impiegato molto tempo ad arrivare a questo punto della mia carriera”.
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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