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Morbidelli: "Gli ultimi 10 giri ho pensato a qualsiasi cosa"

Il pilota della Yamaha Petronas sembra ancora incredulo per la prima vittoria in MotoGP, arrivata proprio nella gara di casa di Misano.

Podio: il vincitore della gara Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, secondo classificato Francesco Bagnaia, Pramac Racing, terzo classificato Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli non sembra aver ancora realizzato la grande impresa che ha realizzato oggi a Misano. Il pilota della Yamaha Petronas ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP proprio sulla pista di casa, dominando dall'inizio alla fine, con una prova di grande maturità.

All'inizio dell'anno lo aveva detto: lui è un pilota che ha bisogno di un po' di tempo per "arrivare", ma una volta raggiunto il top è difficile buttarlo giù da lì. Lo aveva dimostrato in Moto2, conquistando il titolo nel 2017, e lo sta facendo anche in MotoGP: dopo il primo podio a Brno, arrivato sfiorando la vittoria, a Misano ha completato la sua opera. E ora potrebbe non fermarsi più, o almeno questo è quello che spera.

Quando ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD gli è stato chiesto come si immaginava questo primo successo, ha spiegato: "Non me lo immaginavo. Ho sempre sperato e sognato di vincere una gara in MotoGP, ma è una cosa che non mi ha mai ossessionato. Ho sempre guardato allo step successivo e questo weekend era la vittoria. Abbiamo cercato di lavorare al massimo per metterci a posto per la gara in ogni minimo dettaglio".

"Oggi mi sentivo molto bene, a postissimo. Riuscivo a fare le mie linee e a guidare in maniera fluida e costante. E' stato bellissimo. I primi giri ero con Valentino, che mi metteva una gran pressione dietro, quindi era un po' come avere un forcone nel di dietro. La seconda parte della gara invece è stata un po' come una seduta psicologica, perché ho avuto tempo di pensare a tantissime cose" ha aggiunto.

Dopo il podio di Brno, Franco aveva raccontato di ritenere di arrivare dalla "Serie B", non avendo fatto una carriera tipica di un pilota del Mondiale. Cosa che ha ribadito oggi, ringraziando tutti quelli che lo hanno aiutato in questa progressione repentina, ma assolutamente meritata.

"Il primo pensiero va a tutte le persone che mi hanno aiutato nella mia carriera. Solo sette anni fa ero sempre qui a Misano, ma nel Campionato Italiano Superstock. E' stata una carriera molto corta e molto ripida e se è stato così è grazie alla VR46 e a tutte le persone che hanno lavorato con me: la mia famiglia, la mia ragazza, mia mamma. Loro hanno fatto un ottimo lavoro con me, credendo in me e spingendomi al massimo in ogni momento".

Dopo aver tagliato il traguardo, ha alzato anche gli occhi al cielo, per una dedica al padre, scomparso qualche anno fa: "Questa ovviamente va anche a lui. Mi ha dato una grande mano, mi ha insegnato ad essere forte, ad essere coriaceo. Quindi non può non andare anche a lui".

Infine, ha raccontato cosa gli passava per la testa negli ultimi passaggi della gara, quando era in fuga solitaria: "Gli ultimi dieci ho pensato a tutto. La cosa che aveva meno spazio nella mia testa era la pista. In quei momento, quando stai per vincere la tua prima gara, pensi ad un sacco di cose e non riesci a concentrarti. Però sono contento perché il mio passo rimaneva costante. Di solito perdo la concentrazione, poi la riprendo quando vedo che sto guidando male. Oggi invece riuscivo ad avere la testa tra le nuvole, ma a girara in 1'33" basso. Qualcuno voleva che io vincessi oggi".

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
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