Mir: “Nakagami può essere un rivale per il titolo"
Nel venerdì di libere, Joan Mir ha lavorato sulla risoluzione del problema che ha riscontrato la scorsa settimana a causa della gomma anteriore e che gli ha impedito di lottare per la vittoria in gara.
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Gold and Goose / Motorsport Images
Joan Mir ha firmato il quinto crono della prima giornata del Gran Premio di Teruel di MotoGP, che si disputa questo fine settimana a MotorLand. Il pilota Suzuki ha lavorato sulla comprensione dei problemi avuti sulla gomma anteriore che, secondo lui, gli hanno impedito di lottare per la vittoria domenica scorsa su questa stessa pista.
Il maiorchino ha sofferto sulla parte sinistra del suo pneumatico anteriore e questo gli ha fatto perdere le prime due posizioni. Pur riuscendo a salire sul podio e diventare leader della classifica, Mir ha concluso il weekend con un po' di delusione.
Diverso è lo spirito mostrato oggi: "Sono contento di come sono andate oggi le cose, abbiamo provato molte soluzioni per capire cosa è successo domenica in gara e per far sì che non succeda di nuovo. Stasera la squadra lavorerà per vedere cosa è accaduto esattamente, così potremo essere competitivi domenica".
Mir ha utilizzato la combinazione di morbida anteriore e posteriore e ha visto come Alex Marquez, con la media anteriore, lo ha sorpassato come un razzo: "Abbiamo provato la media posteriore ed anteriore e mi sono sentito bene. Con molti giri sulla gomma ho potuto fare dei tempi decenti".
Oltre ad Alex, il più rapido nella prima sessione, Takaaki Nakagami ha firmato il miglior crono nella combinata e questo sembra indicare che Honda sia tornata in lotta. Al momento però Mir non ne sembra preoccupato: "Non mi importa in quanti siamo competitivi. Sembra che Nakagami possa essere un rivale in vista del campionato, è sempre molto costante e qui oggi è andato fortissimo. Bisogna vedere dove arriveranno domani".
Durante le prove odierne, Quartararo ha potuto seguire Mir e Rins, alla ricerca del potenziale delle due Suzuki: "Non penso che ci abbia cercato, credo che ci abbia trovato sul suo cammino e ne ha approfittato per migliorare i suoi tempi, o forse no. Seguire un rivale è la cosa più normale per capire quali sono i suoi punti forti. Per quanto mi riguarda, io mi sono fermato perché non voglio mostrare le mie carte, ma nemmeno lui vorrebbe mostrarmi le sue".
Per ciò che riguarda i problemi accusati domenica, Mir spiega: "Sicuramente non possiamo avere nuovamente lo stesso problema all'anteriore, questo ha penalizzato tutte le mie opzioni di vittoria ed è l'aspetto che sto cercando di migliorare, insieme al ritmo, perché tutti miglioreranno. Dobbiamo essere veloci senza rompere la gomma. L'anteriore si è rovinata, ma dobbiamo essere sicuri che non sia a causa del setting. Non è che Michelin mi abbia dato una gomma che non funziona bene. Non è questione di pressione, con il setup che ho, la moto usa di più la parte anteriore sinistra rispetto alla moto di Rins, per esempio, che non ha avuto questo problema".
"Abbiamo lavorato con due setup diversi, con quello della gara ed un altro che non richiede troppo sforzo sull'anteriore. Sono andato veloce con entrambi, bisogna capire perché la gomma si è rovinata, se c'è più consumo con un setting rispetto ad un altro. Il team ci sta lavorando, le sensazioni sono buone, ma bisogna essere sicuri che la gomma non si rompa".
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