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Marquez: “Finita la striscia di pole, finirà quella di vittorie”

Marc Marquez aveva conquistato la pole position negli ultimi sette anni al Sachsenring in MotoGP, una striscia che questo sabato si è interrotta perché il pilota Honda si è piazzato in quinta posizione.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

L’idillio tra Marc Marquez e il Sachsenring si è concluso questo sabato dopo la qualifica. Sulla pista tedesca il pilota Honda vantava sette pole position e altrettante vittorie consecutive in MotoGP, oltre alle tre nelle classi minori. La causa dell’interruzione di questa striscia è da attribuire alle limitazioni fisiche che condizionano il pilota, tornato a Portimao lo scorso 18 aprile dopo nove mesi di assenza dalle gare.

Marquez è pienamente consapevole della propria situazione fisica e dei problemi di Honda: “Non sono rimasto male per non aver fatto la pole position, perché non ho mai pensato di poterla conquistare, dopo che venivo da due circuiti in cui facevo anche fatica a rientrare nel Q2. L’obiettivo era lottare ed essere il più vicino possibile ai piloti davanti e ci siamo riusciti. La striscia di pole è finita e domani finirà anche quella di vittorie. Non siamo in condizioni di vincere, ma vediamo se possiamo essere più vicini ai primi, che poi è l’obiettivo”.

Il pilota Honda è stato uno di quelli che ha girato di più nei test di Barcellona di due settimane fa e questo weekend ha introdotto alcune novità, compreso un pacchetto aerodinamico: “Nei test al Montmelo abbiamo completato molti giri, abbiamo provato tante cose e abbiamo provato a capire. Ma la verità è che qui siamo con la stessa moto con cui abbiamo corso nella gara di Barcellona. Abbiamo cambiato piccole cose per tornare al passato e cercare una base che conoscessi, altrimenti è impossibile trovare la strada dell’evoluzione”.

 

Una strada che crede sia quella giusta e che comincia a portare frutto: “In questo modo, tutti i passi che stiamo facendo nel nostro lato del box ci portano a migliorare. Ad altri piloti Honda piace quello che provano, quindi andiamo in una direzione accettabile, buona. Ma non è sufficiente per uscire dalla situazione attuale. Con la Honda abbiamo molti spaventi, tante cadute, andiamo al limite. Andiamo meglio su questa pista, ma non come gli altri anni. Non abbiamo ritmo e non andiamo più veloci degli altri come altre volte qui”.

Anche se non vuole sentire parlare di vittoria, i miglioramenti nel rendimento sono stati evidenti questo fine settimana: “Su questo circuito dobbiamo goderci la gara, siamo più vicini ai primi, ma quando arriveremo in Olanda temo che saremo nella stessa situazione di Barcellona”.

Con queste prospettive, gli viene chiesto a cosa può ambire domani: “È una bella domanda. Ci sono tre piloti, Zarco, Quartararo e Oliveira, che hanno il miglior ritmo e che in gara fanno sempre un passo in più. Quindi, essendo ottimisti e allo stesso tempo realisti, finire nelle prime cinque posizioni sarebbe un gran risultato. Chiude in top 5 e con il minor distacco possibile dal primo darebbe una buona giornata per noi”.

Al momento, il pilota Honda non vuole immaginare di tornare sul podio: “Non si può pensare alla vittoria, perché non ci sono i presupposti. Chiudere nei primi cinque è un obiettivo reale, ma deve anche venire un po’ fuori. Il podio non è così da escludere, ma deve uscire fuori la gara perfetta, che a volte è difficile che accada”.

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