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Honda non perde più tempo a fare "pulizia" dai problemi

La maggior affidabilità ottenuta dalla Honda in Formula 1 le ha permesso di investire più tempo nello sviluppo delle prestazioni, senza distrazioni legate al lavoro di "pulizia" per trovare soluzioni ai problemi.

Il logo Honda sul cofano motore di una Red Bull

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Nel primo anno insieme alla Red Bull, il costruttore giapponese ha conquistato tre vittorie, due pole position, oltre ad un'intera stagione senza un ritiro causato da problemi al motore.

Sebbene la Honda debba ancora dimostrare di poter completare un'intera stagione senza incappare in penalità, visto che la Red Bull ha utilizzato più motori rispeto ai tre consentiti dal regolamento, questa scelta è servita per incrementare le prestazioni ed avvicinarsi alle power unit rivali di Ferrari e Mercedes.

La collaborazione della Honda con la Red Bull è iniziata lo scorso anno, quando la Casa giapponese ha fornito i suoi propulsori alla Toro Rosso, anche se il salto di qualità è arrivato grazie ad un anno di lavoro con la "prima squadra".

"Credo che abbiamo imparato quale sia la priorità per le qualifiche o come vincere una gara" ha detto Toyoharu Tanabe, direttore tecnico di Honda F1, a Motorsport.com.

"A Sakura, alla nostra base giapponese, ho chiesto di concentrarsi su alcuni punti chiave da migliorare. Abbiamo imparato molto".

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"D'altra parte, non siamo ancora stati perfetti a livello di affidabilità, anche se siamo migliorati molto rispetto all'anno scorso. Questo significa che al banco abbiamo potuto sviluppare invece che fare solo prove per trovare delle contromisure".

"In passato abbiamo passato molto tempo a fare dei test di 'pulizia', mentre ora possiamo dedicarci maggiormente alle prestazioni, lavorando di più sui dettagli di ciascuna area".

Gli obiettivi prestazionali della Honda sono stati stabiliti in concerto con la Red Bull ed i suoi piloti, ma nel 2020 il concetto della power unit sarà "molto simile", perché il regolamento sarà stabile da questo punto di vista.

Il 2019 comunque è stato molto importante per la Honda, perché grazie alla partnership con una squadra vincente come la Red Bull è riuscita a conquistare subito il suo primo podio nell'era turbo ibrida, arrivando anche a porre fine ad un'astinenza dalla vittoria che durava dal 2006.

"Potremmo mostrare i nostri progressi non solo con la Red Bull, ma anche con la Toro Rosso" ha proseguito Tanabe.

"E' stato molto bello per tutte le persone che lavorano a questo progetto e per tutta la Honda, quindi vogliamo mantenere questo slancio il prossimo anno. Anzi, dobbiamo spingere di più per raggiungere il nostro obiettivo di lottare per il campionato".

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, secondo classificato, festeggia sgommando
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, lotta con Charles Leclerc, Ferrari SF90
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
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Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, secondo classificato, festeggia sgommando
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Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Max Verstappen, Red Bull RB15
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° classificato, e Pierre Gasly, Toro Rosso, 2° classificato, sul podio con i loro trofei
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, nel giro di rientro
Logo Honda sul cofano motore della monoposto di Max Verstappen Red Bull Racing RB15
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
Pierre Gasly, Toro Rosso STR14
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