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Hamilton: "Senza Angela non farei ciò che riesco a realizzare"

Lewis è arrivato alla confrenza stampa in ritardo di qualche minuto perché non è riuscito ad uscire dalla camera dell'hotel con la maniglia della porta rotta. L'inglese è entusiasta di tornare ad Austin dove ha vinto spesso, ma è consapevole che i prossimi sei GP saranno come delle finali. L'epta-campione solitamente criptico sulla sua fisioterapista, questa volta ha avuto parole davvero speciali per lei...

Lewis Hamilton, Mercedes

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

È arrivato alla conferenza stampa trafelato, con qualche minuto di ritardo, e prima di rispondere alla domanda introduttiva, Lewis Hamilton si è scusato: “Eh si, sono rimasto chiuso in camera - ha commentato ridendo e mimando la maniglia rotta che non apriva la porta – sì, proprio chiuso, non è uno scherzo”.

Poi Lewis ha elogiato gli Stati Uniti, un amore ricambiato (è il pilota che ha vinto di più ad Austin) e che spera possa crescere ancora in futuro, auspicando anche il ritorno della Formula 1 in Sud Africa.

E a proposito di stima, Hamilton ha parlato molto di Angela Cullen (cosa non frequente) sottolineando l’importanza del suo ruolo in questa ultima fase della carriera. Ovviamente c’è anche il Mondiale in corso, ma qui Lewis non si è sbilanciato, se non per sottolineare che non vuole sentir parlare di piste su cui partirà battuto, messaggio arrivato dalla stessa Mercedes in merito della temuta tappa messicana.

Dopo un anno di assenza siamo nuovamente qui sul circuito di Austin, una pista sulla quale sei riuscito a vincere come nessun’altro. Cosa significa per te questo posto?
“È bello essere tornati, ho già visto un’accoglienza davvero calorosa da parte di alcuni dei miei fan che arrivano dal Messico. Che dire, è un posto in cui ho tanti e grandi ricordi. Poi Austin è una bellissima città, ed abbiamo sempre avuto una grande affluenza di pubblico che credo abbia anche assistito a delle belle gare. Quindi sì, sono davvero entusiasta di rivedere i fan, perché mancavamo da un po' e sono impaziente di essere in pista per dare inizio a questo weekend”.

Come vedi l’idea di disputare tre gare negli Stati Uniti? C’è un paese attualmente non in calendario in cui vorresti correre?
“Inizierò dalla seconda domanda. Il paese che mi sta a cuore e nel quale vorrei davvero disputare un Gran Premio è il Sud Africa, penso che potrebbe esserci un grande seguito e sarebbe un’opportunità per evidenziare quanto sia bella la madrepatria".

"Passando agli Stati Uniti è fantastico venire a correre qui, è una nazione molto grande e un solo Gran Premio non credo sia abbastanza per poter avere vicino tutti i fan che ci sono. Abbiamo sicuramente bisogno di almeno due gare, e ci sono così tante grandi città che potrebbero ospitare un Gran Premio da avere solo l’imbarazzo della scelta. Miami sarà incredibile, così come lo è Austin, non ho idea del dove potremmo andare per una terza gara ma non mi oppongo di sicuro, mi piace l’idea che ci possano essere dei mini-campionati in zone come gli Usa, penso che non sia una cosa negativa per lo sport”.

È passato del tempo da quando la F1 ha iniziato a correre su questa pista, e tu stesso negli ultimi dieci anni hai trascorso molto tempo in questo paese. Quanto hai visto cambiare il panorama negli Stati Uniti?
“Penso che sapessimo da tempo che c’è un enorme potenziale in questo paese, la mia prima gara negli Stati Uniti l’ho disputata nel 2007, e ho avuto l’opportunità di vedere gare NASCAR, partite NFL, NBA e… qui sono pazzi per lo sport! Non c'è mai abbastanza sport, ne vogliono sempre di più, e vogliono sempre più azione".

"I progressi che ho visto in questi anni sono stati enormi, e negli ultimi due in modo particolare, vedo sempre più persone che parlano di F1 e sempre più persone che conosco da anni negli Stati Uniti che hanno finalmente capito cosa faccio… e mi hanno chiesto di poter venire ad una gara. Penso che molti di loro arriveranno qui in questo fine settimana, quindi penso che una buona idea venire negli USA ed è bello vedere questa risposta”.

I rapporti tra i piloti spesso cambiano nel corso di una stagione, soprattutto quelli tra chi è coinvolto nella corsa per il titolo. Rispetto allo scorso anno, quanto e come a come è cambiato il tuo rapporto con Verstappen?
“Non ho davvero molto da dire, non abbiamo mai parlato tanto tra noi, forse ci sono alcuni ragazzi che sono più legati, ma nel mio caso non ho rapporti particolari con altri piloti. Con Max è come lo scorso anno, quando ci si vede ci salutiamo, e quest’anno è come dodici mesi fa, per quanto mi riguarda non è cambiato nulla”.

La prossima tappa sarà in Messico, una pista che Mercedes teme molto. Questo aspetto rende ancora più importante fare bottino pieno qui ad Austin?
“È importante vincere ogni gara, o portare a casa il massimo dei punti possibili, questo è il nostro obiettivo per i prossimi sei Gran Premi. Sarà incredibilmente difficile e ci saranno momenti in cui potremo avere qualcosa in più così come altri meno buoni, ma non mi piace pensare che in Messico sarà impossibile per noi, loro [Red Bull] di solito sono molto forti su quella pista, ma possono succedere molte cose in queste prossime sei gare, quindi credo che possiamo affrontare questi prossimi sei Gran Premi uno alla volta, e vediamo che succede”.

Lewis Hamilton arriva in pista ad Austin seguito da Angela Cullen

Lewis Hamilton arriva in pista ad Austin seguito da Angela Cullen

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Qual è la tua opinione sulle capacità di guida di Charles e sulla sua crescita negli ultimi tre anni? Cosa pensi potrà ottenere in futuro?
“Quanto mi paghi per una buona risposta? (Lewis sorride guardando Leclerc, al suo fianco). È stata una crescita fantastica quella fatta vedere da Charles, sta ancora crescendo per diventare il leader di una squadra fenomenale, e nonostante abbiano avuto un momento difficile, sono andati sempre più rafforzandosi. Stanno diventando più veloci, stanno risalendo il gruppo e stanno iniziando ad avvicinarsi molto alle squadre di testa".

"Charles è ancora molto giovane… a proposito buon compleanno per l'altro giorno! (Leclerc ha compiuto 24 anni). Credo che sia sulla strada giusta e continuerà a crescere e diventerà più forte, ha già mostrato tanto potenziale e ha una grande squadra in cui crescere. Non vedo l’ora di avere più gare da vivere insieme a lui fianco a fianco”.

Questa stagione, forse a causa del confronto molto al limite con Max, emerge ancora di più l’importanza del supporto che ricevi da Angela Cullen. Credi che possa essere un tuo vantaggio su Max poter contare su questo rapporto?
“Angela ed io siamo incredibilmente uniti, viviamo praticamente insieme e siamo anche ottimi amici, sono molto, molto fortunato ad aver trovato una persona così speciale. Quando sono entrato in Formula 1 mi è sempre stato assegnato un allenatore, all'epoca si chiamavano tutti fisioterapisti, ma non erano in realtà dei fisioterapisti per quanto fossero chiamati così".

"Di solito era una persona che conoscevo, che viaggiava e si allenava con me, ma poi ho iniziato a notare che quando avevo piccolo problema fisico, ad esempio al collo o qualunque altra parte del corpo, non ho mai avuto nessuno vicino che sia stato in grado di risolverlo, e così è stato fino a quando non ho iniziato a lavorare con Angela. Quindi le ho subito chiesto di poter restare a lavorare con me a tempo pieno, avevo bisogno di una fisioterapista che conoscesse il mio corpo e sapesse di cosa ha bisogno per essere preparato al meglio prima e durante un weekend di gara".

"Abbiamo iniziato un percorso durante il quale siamo cresciuti insieme in termini di gestione dei weekend, di preparazione e in generale abbiamo trovato tante soluzioni che mi consentono di essere il più fresco possibile quando salgo in macchina. Angela è generalmente con me fino alle 22:00 o alle 23:00 tutti i giorni, e riprendiamo dalle 6:00 alle 7:00 ogni mattina, quindi è un ruolo ed una relazione molto, molto importante".

"Non credo che quest'anno ci abbia portato più vicini rispetto a prima, perché lo siamo da quando abbiamo iniziato a collaborare, amiamo il nostro lavoro, amiamo fare quello che facciamo e amiamo farlo insieme, e sono incredibilmente grato di poterla avere con me, non credo che potrei fare ciò che sto facendo senza di lei”.

Angela Cullen, fisioterapista di Lewis Hamilton, si siede in macchina e chiacchiera con Lewis Hamilton, Mercedes

Angela Cullen, fisioterapista di Lewis Hamilton, si siede in macchina e chiacchiera con Lewis Hamilton, Mercedes

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

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