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Analisi

F1 | Ferrari: guerrilla marketing nella controprogrammazione Red Bull?

Mentre era in corso la finta presentazione della RB19 a New York, la squadra del Cavallino ha lanciato sui social il primo vagito del motore 066/7 montato sulla prima 675 assemblata nel reparto Montaggio Veicolo. A molti è sembrata una provocazione cercata, mentre da Maranello assicurano che il fire-up doveva essere un antipasto all'annuncio dell'ingresso della Ford in F1 e un ritardo tecnico ha determinato il ritardo. Vedremo il 14 se ci sarà una risposta da Milton Keynes...

Lancio Ferrari

Foto di: Ferrari

Cresce l’aspettativa della Ferrari per la monoposto 2023 che verrà presentata a Maranello il 14 febbraio alle 11,25. La prima rossa è già stata assemblata nel reparto Montaggio Veicolo dove ieri in mattinata c’è stato il fire-up della power unit montata sulla 675.

Dobbiamo ancora usare la sigla di progetto, perché è l’unica Formula 1 che ancora non ha un nome dichiarato, sebbene sia già stato scelto. Siccome non ci saranno particolari date celebrative per il Cavallino, la F1-75 ricordava i 75 anni della fondazione Ferrari, è molto probabile, come abbiamo anticipato ieri, che la squadra di Maranello torni a declinare la sigla in modo più tradizionale. La sessantanovesima rossa di F1, se non ci saranno cambiamenti in corsa, dovrebbe chiamarsi SF23.

Ad alcuni è sembrato che alla Ferrari abbiamo voluto fare una “controprogrammazione” del… Festival di Sanremo, andando in scena con la prima messa in moto proprio mentre a New York, in pompa magna, la Red Bull ufficializzava la partnership con la Ford.

Un’azione da “guerrilla marketing” che, però, è stata smentita da Maranello: il vagito dello 066/7 avvenuto alle 11 doveva essere lanciato sui social per le 14 circa, quindi come antipasto della finta, anzi falsa, RB19, ma un ritardo nella consegna del file audio ha portato a una sovrapposizione di eventi che si poteva evitare.

 

Il canto del 6 cilindro turbo nella GeS ad un certo momento ha certamente tolto un po’ di visibilità alla presentazione della Red Bull, dando già un senso a quella che si preannuncia una stagione sportivamente molto combattuta, visto che Benedetto Vigna, CEO Ferrari, ha confermato le ambizioni iridate del team principal, Fred Vasseur.

Il manager francese nella prima uscita con i media non ha esitato a parlare di squadra che deve lottare per i due titoli mondiali, piloti e Costruttori, e il potentino ci ha aggiunto il carico parlando di raggiungere il… premio finale.

La Ferrari non avrebbe programmato uno “sgarbo istituzionale” fra le squadre, ma la provocazione non è certo passata inosservata. Nel giorno di San Valentino ci sarà una risposta di Milton Keynes?

L’applauso che ha fatto seguito alla messa in moto della rossa è stato più che beneaugurante, propiziatorio. Il destino della Ferrari dipenderà moltissimo dall’acquisita affidabilità della power unit dopo gli interventi compiuti dai tecnici di Enrico Gualtieri per allungargli la vita.

La stagione 2023 si preannuncia calda, caldissima…

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