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F1 | Sprint Qualifying 2022: ecco le possibili novità

Ross Brawn, amministratore delegato della F1, fa il punto sulle possibili novità delle Sprint Qualifying 2022: saranno quasi certamente 6, potrebbero avere un nome e un punteggio differente. Ecco i dettagli.

Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lando Norris, McLaren MCL35M, Lewis Hamilton, Mercedes W12, Charles Leclerc, Ferrari SF21

Steve Etherington / Motorsport Images

Della Sprint Qualifying abbiamo già avuto più di un assaggio nel corso di questa stagione. Sino a oggi sono state disputate a Silverstone e a Monza, aspettando di vedere lo svolgimento della terza e ultima prova che avverrà fra 2 weekend a Interlagos, sede del Gran Premio di San Paolo del Brasile.

Questo nuovo format, ideato per cercare di rendere più interessante i weekend di gara, troverà più spazio in Formula 1 a partire dalla prossima stagione, quella 2022, che sarà formata da ben 23 gran premi.

I vertici del Circus iridato, dopo aver visto due prove su tre svolte in questa stagione, si sono convinti riguardo al fatto che il nuovo format sia un successo. Ecco perché hanno deciso di portarlo avanti. Ancora non è certo in che modo, perché sarà deciso non solo dalla F1, ma anche assieme a FIA e i team nel corso dell'inverno.

Tuttavia, la Sprint Qualifying non sarà immune da cambiamenti. L'amministratore delegato della F1, Ross Brawn, ha dichiarato recentemente che l'obiettivo per il 2022 è quello di avere 6 Sprint Qualifying, dunque il doppio rispetto a questa stagione e ogni promotore avrebbe espresso la volontà di ospitare una Sprint Race nel 2022.

Prima di apportare cambiamenti alla Sprint Race i vertici di F1 e FIA dovranno anche capire come si comporteranno le nuove monoposto a effetto suolo che saranno introdotte a partire dal 2022. Questo dal punto di vista tecnico, ma da quello sportivo ci sono idee che quasi certamente saranno implementate da subito.

Una di queste è un'assegnazione dei punti differente, l'assegnazione della pole position e il nome stesso della Sprint Race. Parlando questo lunedì con alcuni media selezionati, tra cui Motorsport.com, Ross Brawn ha dichiarato: "In linea di principio abbiamo concordato con le squadre che cercheremo di individuare 6 eventi che nell'arco della prossima stagione possano ospitare le Sprint Race. Prima di allora ci saranno tante cose da sistemare. La nostra intenzione è fare passi avanti progressivi, ma non radicali. Questo, almeno in parte, è perché stanno per arrivare le nuove monoposto e tutti hanno bisogno di capire di più riguardo le nuove vetture e sistemarsi".

 

"Abbiamo bisogno di vedere l'impatto delle macchine nuove. Per questo siamo stati relativamente conservatori ed evolutivi per il 2022. Ma siamo positivi sul concetto e siamo contenti che la F1 sia abbastanza coraggiosa da provare un concetto alternativo di format per 3 gare nell'arco di questa stagione per vedere come questo funziona".

Brawn ha affermato che mentre la F1 non cambierà radicalmente il format della Sprint Race, ci sono alcune revisioni chiave in corso d'esame. Una di queste, forse la più significativa, è la modifica legata a una nuova assegnazione dei punti.

"Non c'è dubbio che stiamo discutendo con tutti i team su come il sabato possa essere reso più impegnativo, più coinvolgente. Sono molto ottimista sul fatto che le nuove auto aiuteranno lo spettacolo, perché dovrebbero riuscire a battagliare tra loro. E ciò che è in discussione è come possiamo rendere il sabato più remunerativo a livello di punti, dunque dare più incentivi a rischiare già al sabato".

"Penso che probabilmente cose come le griglie invertite, ecc... potrebbero portare non poco divertimento, devo dire. Ma penso che forse sarebbe anche un passo troppo lungo. Ci sono però alcune cose sul tavolo di cui stiamo discutendo".

"Una di queste è la pole al venerdì. Non è eccitante avere una pole in quel giorno. Quindi questo è all'ordine del giorno. Il nome dell'evento (Qualifying Sprint), come tutti chiamiamo la gara: il nome è qualcosa su cui vogliamo intervenire e vogliamo cambiare. Forse una nuova distribuzione di punti per il sabato potrebbe renderla più stimolante e invitante per i piloti".

Attualmente la Sprint Qualifying assegna punti solo per i primi 3 classificati (3 al primo, 2 al secondo e 1 al terzo). Brawn afferma che questo sistema potrebbe cambiare per offrire fino a un terzo del sistema attuale di punteggio utilizzato per le gare.

Ciò potrebbe significare che il vincitore della gara potrebbe ottenere tra gli 8 e i 10 punti, con i primi 10 che potrebbero così ricevere punti dalla Sprint Qualifying.

 

"Personalmente abbiamo proposto qualcosa attorno a un terzo di punti che si ottengono in gara, per la Sprint Qualifying", ha proseguito Brawn. "Questa era la proposta iniziale, che non è stata accolta perché la sensazione era che abbiamo bisogno di vedere come funziona la Sprint Qualifying prima di assegnare punti. Quindi pensiamo he questo possa essere un punto di partenza per le discussioni a tal riguardo".

"Vogliamo che i punti assegnati siano abbastanza significativi per lottare non solo ai piani alti, ma anche a centro classifica. Così come non vogliamo elargire un numero di punti che possa avere eccessiva influenza sul campionato. Avrà un'influenza sul campionato, quello è certo. Deve averla ed è quello che vogliamo, ma non in quantità eccessiva".

Brawn ha detto che sino a ora sono arrivate poche lamentele riguardo la Sprint Qualyfing, almeno riguardo a quelle svolte in questa stagione a Silverstone e Monza. E anche se l'evento non ha prodotto una grande quantità d'intrattenimento, è l'impatto più ampio che in format ha sul miglioramento dell'azione al venerdì e della gara che ha convinto l'ex direttore tecnico della Ferrari.

Alla domanda di Motorsport.com, legata al fatto se abbia avvertito noia al sabato delle Sprint Qualifying, Brawn ha detto: "Personalmente penso che sia un prezzo da pagare se il sabato non è un evento dall'impatto atomico Non sono sicuro che lo sarà mai. Penso che il fine settimana complessivo sia migliorato tanto che continueremo a proporlo".

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