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Red Bull, McLaren, Renault: niente test per GP d'Austria

Mercedes e Ferrari gireranno con F1 di due anni fa, Red Bull non può fare un test senza la fornitura di motore Renault, mentre McLaren è in crisi economica e il personale francese di Renault dovrebbe andare in quarantena.

Red Bull Racing RB14, dettaglio del motore

Giorgio Piola

Mercedes e Ferrari gireranno, Red Bull Racing, Renault e McLaren no. L’avvicinamento della Formula 1 alla prima gara del mondiale 2020 rischia di essere più complicato del previsto: in vista del GP d’Austria in programma dal 3 al 5 luglio a Spielberg alcune squadre hanno pensato bene di rimettere in macchina i loro piloti per fargli riprendere la confidenza con una monoposto di F1 dopo una lunga sosta dovuta al lockdown causato dal COVID-19.

La Mercedes, infatti, domani con Valtteri Bottas e mercoledì con Lewis Hamilton sarà in pista a Silverstone con una vecchia W09 con l'obiettivo di togliere ai piloti di dosso un po' di ruggine, ma anche di consentire ai meccanici di acquisire dimestichezza con i nuovi protocolli sanitari.

La stessa cosa farà la Ferrari più avanti con una SF71-H che verrà utilizzata a Fiorano prima di partire per la Stiria: il regolamento di F1 vieta i test con monoposto attuali nel corso della stagione, ma non mette limiti di chilometraggio se si porta in vista una macchina di due anni prima dotata di gomme specifiche da esibizione.

Non potranno far valere la stessa opportunità anche Red Bull Racing e McLaren. Il team di Milton Keynes dispone della RB14, ma si trattava di una vettura spinta dalla power unit Renault, marchio con il quale c’era stata una rottura piena di polemiche.

Lo stesso discorso non vale per la McLaren che sulla MCL33 montava il motore Renault. Il team di Woking però dovrebbe far arrivare la power unit da Viry Chatillon e i francesi al seguito dell’unità dovrebbero essere sottoposti alla quarantena che il governo britannico di Boris Johnson ha mantenuto di 14 giorni.

Questa è la scusa ufficiale, ma nella squadra diretta da Andreas Siedl le motivazioni sono altre visto che la struttura si trova in una grave crisi economica e occupazionale, per cui le priorità non sono certo quelle di varare un test non previsto.

Non deve sorprendere, quindi, se Lando Norris nei giorni scorsi abbia sfruttato i buoni rapporti con la Carlin, squadra con cui è stato campione di Formula 3 nel 2018 e con cui ha corso in Formula 2 nel 2019, per concedersi qualche giro a Silverstone proprio su una Formula 3. Anche papà Sainz sta cercando una soluzione per Carlos: è in contatto con Trevor per consentire allo spagnolo di sgranchirsi le gambe prima di iniziare il mondiale 2020 di F1.

La Renault, infine, si trova con un team spezzato in due fra la realtà di Enstone e quella francese di Viry Chatillon: le implicazioni legate alla quarantena hanno spinto la Losanga a lasciare perdere…

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