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Red Bull: l'ala posteriore scarica ha un rattoppo dal DRS

La squadra di Milton Keynes ha introdotto in Arabia Saudita un'ala posteriore dotata di un profilo principale molto incurvato in alto nel bordo d'entrata, mentre il flap mobile sembra con un'incidenza maggiorata, ma è privo del nolder. La McLaren va nella stessa direzione della RB16B per quanto il flap mobile sembra con una corda più ridotta.

Red Bull Racing RB16B, dettaglio dell'ala posteriore

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Le anticipazioni sono state confermate dalle prime immagini che sono giunte dal paddock di Jeddah: le squadre hanno preparato le loro monoposto con un assetto aerodinamico da medio – basso carico. Il tracciato disegnato sul lungomare da Hermann Tilke è un impianto molto veloce nel quale i piloti staranno con l’acceleratore full gas per il 79% del giro con una velocità media valutata sopra i 250 km/h.

La Red Bull ha portato in Arabia Saudita un’ala posteriore con un profilo principale particolarmente scarico, con il bordo d’entrata molto incurvato verso l’alto e con un disegno a cucchiaio per ridurre la resistenza all’avanzamento in prossimità delle paratie laterali.

Per contro il flap mobile ha una corda molto generosa e mostra anche un’incidenza importante, mentre non v’è traccia di un nolder nel bordo d’uscita. L’aspetto interessante è che il comando del DRS è quello standard, per cui non c’è l’intenzione di utilizzare quello che era stato rinforzato per le prove libere del sabato mattina a Losail e poi scartato.

Nell’immagine di Giorgio Piola non sfugge, invece, la pelle di rinforzo che è stata incollata alla radice del flap mobile, proprio laddove si infulcra il leveraggio inferiore, segno che i timori di uno “sfarfallamento” ad ala aperta non sono affatto esclusi.

McLaren MCL35M, dettaglio dell'ala posteriore scarica per Jeddah

McLaren MCL35M, dettaglio dell'ala posteriore scarica per Jeddah

Photo by: Giorgio Piola

Anche la McLaren segue il concetto aerodinamico della Red Bull: la squadra di Woking, oltre al profilo principale a cucchiaio, evidenzia un flap mobile con una corda minore rispetto a quello della RB16B. Anche la MCL35 M non adotta il Gurney flap aggiuntivo e, ovviamente, ha rinunciato alla T-wing.

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