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Red Bull: è allarme per i ricambi nella triplice trasferta

Quella di Sergio Perez era sembrata una innocua toccata nelle libere, ma non si è risolta solo con la sostituzione dell'ala posteriore. C'è stato bisogno di cambiare anche il fondo e secondo Marko c'è penuria di ricambi perché tutta la produzione è orientata verso la vettura 2022. Anche Russell partirà con una penalità di cinque posizioni sulla griglia perché la trasmissione che si è rotta non era di rotazione, ma quella destinata al weekend di gara.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

La prima giornata di attività sul circuito Hermanos Rodriguez è stata indubbiamente positiva per la Red Bull. I riscontri arrivati sia dalla simulazione di qualifica che dai long-run hanno confermato Max Verstappen il più veloce in assoluto, ed anche Sergio Perez ha evidenziato un passo gara molto vicino a quello del compagno di squadra. Tuttavia un allarme nel box Red Bull c’è stato, un ‘warning’ che preoccupa non poco il personale della squadra.

Dopo soli dieci minuti dall’inizio della sessione FP1 Sergio Perez ha colpito le barriere poste all’esterno della curva 16, replicando quanto è accaduto a Charles Leclerc pochi minuti prima.

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Entrambi hanno colpito le protezioni con la parte posteriore della monoposto, ma l’urto di Perez è avvenuto ad una velocità un po' superiore rispetto a quello del pilota della Ferrari. La differenza di velocità è stata confermata dall’analisi dei danni riportati dalle monoposto una volta che le vetture sono rientrate ai box.

Sulla monoposto di Perez è risultata subito danneggiata in modo irreparabile l’ala posteriore, ma la cattiva sorpresa per i tecnici della Red Bull è stata la scoperta dei danni riportati dal fondo, valutati importanti al punto da richiederne la sua sostituzione.
“Il fondo della vettura è risultato molto danneggiato – ha confermato Helmut Marko – mentre l’ala posteriore è da buttare. Il problema è che non abbiamo quasi più pezzi di ricambio, e dopo questo fine settimana dobbiamo affrontare altri due weekend di gara senza soste”.

Al di là dell’aspetto legato ai costi, ormai al limite del budget cap, se si verificheranno altri incidenti nel corso del weekend messicano la squadra sarà costretta a richiedere un ulteriore sforzo al personale in sede per costruire ed inviare dei set di ricambi a Losail, indispensabili per affrontare il Gran Premio di Qatar, il tutto nella speranza di non aver imprevisti la prossima settimana a Interlagos. “È un problema che hanno in molti – ha confidato un addetto ai lavori – i ricambi per queste tre gare sono al limite, in sede si lavora da tempo sul 2022, e se dovessero esserci imprevisti di peso tra qui e Brasile, sarebbe un bel grattacapo”.

George Russell, Williams FW43B

George Russell, Williams FW43B

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Russell paga cinque posizioni in griglia

Un po' di pressione c’è anche in casa Williams. George Russell non ha completato alcun giro lanciato nella sessione FP2, ritrovandosi nelle vesti di spettatore a causa del cedimento della trasmissione. I tecnici della Williams hanno dovuto sostituire l’intero cambio, e un po' a sorpresa è emerso che non si trattava del gruppo trasmissione utilizzato normalmente nelle prove del venerdì, ma del cambio ‘gara’.

Anche in questo caso l’impressione è che la squadra abbia ridotto al minimo necessario i pezzi di ricambio per la tripla trasferta Messico-Brasile-Qatar, e subito è arrivato il prezzo da pagare, che nel caso di Russell saranno cinque posizioni sulla griglia di partenza di domenica.

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