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Mercedes: tre stint la scelta azzeccata per Bottas e Russell

La pole position nel GP di Sakhir si è decisa sul filo dei centesimi, per cui la Mercedes ha messo i suoi piloti nella condizione di limare il loro tempo ogni volta che sono scesi in pista. Bottas ha fatto il suo dovere centrando la partenza al palo di 26 millesimi su Russell capace di arrivare molto vicino al finlandese. A Verstappen è mancato il colpo di reni, mentre Leclerc è andato oltre il potenziale della Ferrari portando la SF1000 in seconda fila.

Polesitter Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, secondo classificato George Russell, Mercedes F1 W11

Andy Hone / Motorsport Images

Questione di centesimi, pochi tra l’altro, e questo era nelle previsioni. E proprio perché le aspettative erano ben chiare, ovvero che la lotta per la pole position sarebbe stata ottenuta di slancio sotto la bandiera a scacchi, la Mercedes ha provato a mettere i suoi piloti nelle condizioni migliori possibili per poter limare ogni possibile centesimo.

Il programma per Valtteri Bottas e George Russell prevedeva tre stint nella Q3, il primo con un set di soft usate in Q1, e due treni nuovi, e così è stato fatto.

L’ultimo assalto è stato quello vincente, con Bottas capace di centrare una delle pole position più importanti della sua carriera, non perché quella ottenuto stasera in Bahrain abbia un valore specifico diverso, ma per aver fermato sul nascere qualcosa di potenzialmente pericoloso.

Se Valtteri avesse mancato la prima posizione, l’aria di Al Sakhir per lui sarebbe stata molto diversa, soprattutto se si fosse ritrovato dietro a Russell.

Sono 26 i millesimi di secondo che hanno separato in classifica il tandem della Mercedes, un margine piccolo con un peso specifico decisamente alto, che permette a Bottas di poter preparare al meglio la gara di domani pensando in grande.

E grande è stato anche George Russell, che da vero purosangue a fine qualifica ha assaporato più la delusione per la pole mancata che la gioia per la prima fila.

Può sembrare strano, visto che parliamo di un pilota che fino allo scorso weekend guidava una Williams e festeggiava i passaggi in Q2 più di quanto facesse Hamilton per le pole, ma è giusto così: non c’è campione senza ambizione, e la conferma è arrivata dall’espressione del volto appena si è sfilato il casco.

La strada che Russell ha davanti a sé ancora molto lunga, indipendentemente da quanto farà domani. Lo attende una stagione 2021 al volante della Williams, ed è un esercizio sciocco accostare il suo buon inizio di weekend bahrenita allo status di Lewis Hamilton, ma l’embrione di ciò che Mercedes spera da tempo che sia, cresce sempre di più, e nella giusta direzione.

Oltre a monopolizzare la prima fila, nella serata di Al Sakhir la Mercedes ha messo a segno anche un altro colpo importante, ovvero essere l’unico team ad avere due piloti nella top-10 che scatteranno domani con gomme medie.

Un obiettivo sfuggito clamorosamente a Max Verstappen, che in una concitatissima sessione Q2 è stato costretto a tornare in pista con un set di soft dopo aver ottenuto un primo crono con gomme medie. La Red Bull non se l’è sentita di rischiare un secondo tentativo con le gialle (come è stato fatto da Mercedes), e Verstappen ha passato facilmente il turno ma con gomma rossa.

La seconda delusione di giornata Verstappen l’ha dovuta incassare venti minuti dopo, quando si è ritrovato nella sua abituale terza posizione, a 0”056 dalla pole di Bottas e 0”030 da Russell. L’olandese credeva molto nella possibilità di mettere a segno il gran colpo, ma anche la seconda posizione sarebbe stata comunque un buon risultato in vista del via della gara di domani, quando nei primi due giri potrà contare sulla maggior trazione delle gomme soft. Ma con due Mercedes davanti non sarà semplice avere strada, ed ora Max per puntare a vincere deve sperare in una super-partenza.

Al termine delle qualifiche di tutt’altro tipo è stata invece l’espressione di Leclerc, che ha assistito alle fasi finali della Q3 al muretto box della Ferrari avendo terminato presto il suo lavoro. Il monegasco in Q3 aveva a disposizione un solo colpo, ovvero un solo set di gomme soft, ed era chiamato a dare tutto in un giro.

Leclerc ci è riuscito in modo magistrale, riuscendo a portare la SF1000 dove voleva e come voleva. Il primo a rendersi conto di aver fatto qualcosa di straordinario è stato proprio Charles che via radio ha subito commentato “Questi giro è stato davvero buono”, un exploit che ha lasciato stupito anche il box ferrarista.

La rottura del semiasse all’avvio della sessione FP2 non aveva consentito a Leclerc e ai tecnici del Cavallino di poter valutare il setup scelto per il monegasco, ma le poche curve percorse nella serata di ieri sono bastate a convincere Charles che la strada era quella corretta. Il lavoro è proseguito oggi nella FP3, ma nessuno osava sperare in un quarto posto in qualifica.

“Non sta a me dire che ho fatto un giro perfetto – si è quasi schernito Leclerc- ma posso dire di aver messo tutto insieme come volevo e speravo di fare”.

In gara, forse, sarà un'altra Ferrari, ma questo è un eventuale problema da affrontare domani e soprattutto non è un problema che può risolvere Leclerc.
“Oggi mettere tutto insieme era davvero un casino”, ha commentato Sergio Perez al termine delle qualifiche, sottolineando che quanto fatto da Leclerc è qualcosa che non si vede tutti i giorni. Il pilota c’è, ora sta alla Ferrari dargli ciò che serve per tornare dove questo ragazzo merita di essere.

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