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F1 | Mercedes: la correlazione dei dati per tornare a crescere

La squadra di Brackley più che le prestazioni pure, si auspica di trovare nel weekend del GP di Spagna una corrispondenza dei dati fra i sistemi di simulazione e la pista, in modo da programmare non solo lo sviluppo della W13, ma anche l'avvio del progetto della monoposto 2023. In ballo c'è molto del futuro della Stella condizionato da una macchina che è nata sbagliata.

Il team Mercedes scarica una W13 nella corsia dei box

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Normalmente quando ci sono due squadre impegnate in un duello ‘mondiale’ i riflettori sono puntati costantemente sui loro box. Alla vigilia del Gran Premio di Spagna c’è effettivamente molto attesa in merito alle novità tecniche che porterà in pista la Ferrari, chiamata a rispondere alla crescita confermata dalla Red Bull. Un passaggio importante nella stagione della Scuderia, che definirà le gerarchie tecniche che vedremo almeno per i prossimi due mesi.

Ma c’è anche un altro box che tiene banco nella pit-lane del circuito di Catalunya, ed è quello Mercedes. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che parliamo della squadra che ha vinto gli ultimi otto mondiali Costruttori e che di colpo si è trovata alle prese con una grave (quanto imprevista) crisi tecnica.

L'arrivo della Mercedes W13 in pit-lane

L'arrivo della Mercedes W13 in pit-lane

Photo by: Franco Nugnes

Oggi a Barcellona la curiosità in merito alle novità che porterà in pista la Mercedes è decisamente elevata, il corposo pacchetto di aggiornamenti inizia a trapelare ogni qualvolta i meccanici spostano le due W13 all’interno del box, offrendo opportunità di immortalare i dettagli ai numerosi fotografi appostati in pit-lane.

Sono già apparse alcune novità al fondo, provato ieri al Paul Ricard nel filming day di 100 km, e per gli ingegneri la speranza è che le nuove soluzioni riescano a ridurre drasticamente il saltellamento con cui Hamilton e Russell fanno i conti dai primi test in Bahrain.

La correlazione è la priorità assoluta

La Mercedes spera che questo weekend porti una ventata di aria fresca, che mostri una direzione su cui proseguire il cammino verso l’uscita del tunnel, ma non si parla solo di prestazioni.

Il risultato che i tecnici di Brackley si augurano di trovare in questo fine settimana è la correlazione con quanto vedono in galleria del vento e nei loro sistemi CFD, ovvero l’origine dei problemi che ha reso molto difficile la gestione del progetto W13.

Anche se di minore portata, la Mercedes anche negli anni d’oro ha affrontato dei momenti meno felici, affrontando di petto i problemi ed arrivando alle soluzioni. Ma non ha mai dovuto affrontare delle criticità senza avere la fiducia totale nei propri ‘tools’, ovvero gli strumenti che permettono di poter valutare in sede ogni idea ed ogni modifica. Quello che caratterizza la crisi tecnica del 2022 è invece un aspetto inedito: ciò che vedono nella sede di Brackley non è ciò che conferma la pista.

Paradossalmente, nel weekend di Miami le ottime performance mostrate da George Russell nella giornata di giovedì hanno sollevato nel box (e in sede) molti interrogativi: perché siamo andati bene? Come è possibile? Cosa è cambiato? “Se imprevisto deve essere… meglio che sia positivo”, ha commentato un ingegnere della Mercedes, ma resta comunque il problema di base, ovvero che senza una correlazione diventa difficile identificare la via per uscire dalla crisi attuale.

Ad aiutare i tecnici nei weekend di Barcellona ci sarà anche il confronto incrociato con i dati raccolti nei test invernali con la W13 versione ‘provvisoria’, che al netto con le condizioni decisamente più fredde in cui si erano svolte le prove, non era sembrata avere grandi problemi di porpoising.

Dettaglio dell' endplate sulla nuova ala anteriore Mercedes W13 portata al GP di Miami

Dettaglio dell' endplate sulla nuova ala anteriore Mercedes W13 portata al GP di Miami

Photo by: Giorgio Piola

Weekend cruciale anche per il 2023

Se la W13 smetterà di saltellare, cosa non scontata ma possibile secondo i tecnici, non vorrà però dire che Hamilton e Russell potranno tornare a lottare per la vittoria. C’è un secondo step da superare, e i tecnici della Mercedes a Miami ne hanno parlato in più occasioni.

L’exploit nella sessione FP2 del weekend statunitense ha fatto capire che c’è una finestra nella quale la monoposto si ‘accende’, ma l’interrogativo è sulle dimensioni di questa finestra. Senza l’aggravante del porpoising per i tecnici sarà più semplice fare chiarezza su questo fronte, cercando di capire in che modo questa monoposto può essere condotta al suo massimo rendimento.

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Ma al momento l’unica cosa certa è che per la Mercedes la tappa di Montmelò sarà tremendamente importante, sia per il proseguimento della stagione in corso che per il 2023.

In queste settimane sono già in corso i primi meeting sui parametri di base delle vetture che vedremo nel prossimo Mondiale, e se Barcellona non porterà riscontri positivi sarà difficile per i tecnici di Brackley convincere Toto Wolff a puntare ancora sul concetto attuale della W13, che sarà splendido sul fronte puramente aerodinamico ma che la pista ha finora bocciato in modo chiaro.

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