F1 | La FIA va verso il no alla Superlicenza per Herta
La FIA ha spiegato che "non subirà pressioni" da parte dei team di Formula 1 su questioni come i punti della superlicenza, e le indicazioni sono che la richiesta di Colton Herta sarà respinta.
Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images
Secondo alcune fonti, dopo aver esaminato la situazione, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem è intenzionato ad attenersi alle regole stabilite dal Codice Sportivo Internazionale, che non prevedono la possibilità di concedere a Colton Herta una superlicenza senza ricorrere a cause di forza maggiore.
Ben Sulayem ha voluto sottolineare che la FIA seguirà la corretta governance, sottolineando al contempo che l'organo di governo non deve essere spinto in quella direzione dai team di F1 che si oppongono alla richiesta della superlicenza da parte di Herta.
Un portavoce della FIA ha dichiarato a Motorsport.com: "La FIA non subirà pressioni da parte dei team per prendere decisioni su questioni come i punti della superlicenza. Il Presidente della FIA ha implementato una solida governance e noi la rispetteremo".
La questione della superlicenza per la stella della IndyCar Herta è diventata un argomento scottante nel paddock, con diversi team principal che insistono sul fatto che la FIA non dovrebbe ricorrere alle cause di forza maggiore e piegare le proprie regole per aiutare l'americano a schierarsi in griglia con l'AlphaTauri nel 2023.
Toto Wolff della Mercedes, Fred Vasseur dell'Alfa Romeo, Mike Krack dell'Aston Martin e Gunther Steiner della Haas hanno tutti dichiarato che a Herta non dovrebbe essere concessa la superlicenza in quanto non ha raggiunto il totale richiesto di 40 punti.
Sabato, a Monza, anche il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha appoggiato questa linea, suggerendo al contempo che la sua squadra terrà sotto controllo la situazione.
Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari
Photo by: FIA Pool
Ha dichiarato: "Certamente vedremo cosa farà la FIA a questo proposito. E penso che ogni singolo team lo farà, perché è nell'interesse del nostro sport".
"Non possiamo avere cause di forza maggiore o qualsiasi altra situazione, che certamente in questo caso non è una causa di forza maggiore".
Anche l'amministratore delegato della F1, Stefano Domenicali, ha indicato che il sistema dei punti dovrebbe essere rispettato.
La questione è una delle prime controversie legate alla F1 emersa da quando Ben Sulayem ha assunto l'incarico a dicembre e, attenendosi alle regole, sembra voler tracciare una chiara linea di demarcazione.
"Per me la cosa più importante è avere una governance solida", ha detto Wolff dei primi mesi di Ben Sulayem. "Ci sono regole scritte, c'è un quadro di governance che esiste".
"E credo che lui si stia impegnando in questo senso. Non è sempre comodo. Ma la cosa più importante è la trasparenza, l'integrità e il rispetto delle regole, nient'altro. E finora, questo è ciò che ha fatto".
La Red Bull ha chiarito che se Herta non otterrà una superlicenza, non rilascerà Pierre Gasly per andare all'Alpine, obbligando il team di Enstone a cercare un pilota altrove.
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